■MDX, MAGGIO. 388 con li fanli a |>e’ el 11011 a cavalo cliome vanno, et por proveder per via di Manica, fo mandali do di Colegio di setimana dal marchexe di Mantoa a veder s’il potesse mandar qualche quantità da Mantoa via in Lignago, sarano pagati di qui, sicorne fo l’anno passalo; el andò sier Zuan Corner savio a terra ferma e sier Viilo Antonio Trivixan savio ai ordeni, i qual tornati referirono non à altro modo, perchè la marchesana non manderà si non per via di quel medico, come fu fato l’anno passato, etc. Veneno li capitani, stali por li debitori, 0 mostrò le polize, il forzo aver pagato, et fo mandato Segon-do Trivixan a scontrar si è la verità, e ordinato darli altro polize, ma pur alcuni non si lassa trovar elio-ine è sier Lodovico Marzolle el dolor e sier Marco suo fradello etc. Dii Mar Bello e, Gradenigo, proveditori generali, date a Abano, a dì 20, hore 18. Cimine sono venuti lì con gran pioza, justa i manda- li, per andar in Campo a Vicenza et unirsi, hanno lassù 500 fanti in Monzelese solo questi capi: Se-rafin da Cai, Mathio da Zara, Jacomo Antonio R011 -chon, Vinci vera Corso, Zanino dii Conte et Pasqual da Cataro. Itevi, il strenuo Zanforto da Orti con li cavali, balestrieri. E si provedi a quello bisogna a Moncelese etc. 1 [)3 ' Di sier Zuan Paulo Gradenigo sollo, di 20, hore 23, di Abano. Come ozi lassò il cargo di scriver al colcga suo. Avisa inimici sono tutti passati di qua di l’Adcxe e vanno col Campo verso Lignago, l’antiguardaè verso Porlo, il squadron a Begozo, il retro guardia a castel Baldo. Doman sa: ano in Campo verso Vicenza. Dii capitano di Po, date a la torre nova, a dì 20. Come è lì e fa l'orliliehar. Scrive che di una ganzar,! mancha honaeni, et altre occorenlie zercha ditto passo etc. Di Udene, dii vice locotencnte, di 18. Zercha quello cosse et zercha le laje, voriano più presto pagar llioro 200 tanti e si facesse altro decreto ut in litteris. Di Gradiscila, dii provedi tor Dolfin, di 18. Voria le taole per far li alozamenti de lì per li cavali de stralioti etc. Itevi, de 100 villani di Cremons venuti per far danni, et nostri a l’incontro etc. ut in litteris. Di Chiosa, dii podestà, di 21, da sera. Come concore a le palade assa’ poveri contadini e altri per fuzer in loco sceuro, i qualli vien manzadi da li palatieri etc. Di Trevixo, dii podestà eproveditor zeneral Mocenigo, di 21. Quante art eiarie bisogna a quella terra e si li mandi, perché voi gran guardia etc., et altre occorentie. • Fo expedì certo resto di capitoli di oratori, di Relimo, videlicet confirmazion di quanto sier Antonio Condulmer olivi synico de lì ordinoe, et è per l’autorità aula di pregadi, et questi tal capitoli fo promossi per i savij a terra ferma. Fo leto la lettera, scrita per Colegio eri sera a Padoa, zercha fortifìchar la terra et altre cosse, se li provedi e vituarie se li manda, e tegnimo ubertosa la lorra, comctendoli molte provision ut in ea, e mandando de qui quelli citadini a lhoro pari et presto. Fo leto la lettera di sier Anzolo Querini, di sier Zanoto, è deputato in Coalonga, mi scrive di 19 a mi elie le cosse de lì vanno mal, la terra è aperta da quella parte, et è poche provision, solicitando a proveder et presto. Fo leto una parte, fata notar per sier Zorzi Emo, di elezer por scurtinio in pregadi 2 proveditori solo i provedilori in Campo, con 4 cavalli et ducati 40 al inexe, e fo laudata. Fo leto la parte di sier Alvise da Molin, di ban-dizar li arzenti, et quelli meterano in zeeha habino tanto etc. Parlato di mandar numero di zentilomeni a Padoa, atento non si trova chi vogliono andar, et ricordato per mi, darli certo titolo etc. Fo laudato. Etiam il principe aricordò meter: chi andasse con provisionati tanti a sue spexe, havesseno nel ritorno olirà il titolo esser sta a la defension di Padoa etiam poter inlrar in li oficij soto pregadi, et io aricordai a le Quarantie, e questo fo laudato. Fo baiolato capitoli di Retimo, in Colegio, io non era, presa. Io proposi la mia parte di scriver al proveditor 194 di l’armada, che vadi in Po e fazi danno per divertir il ducha di Ferara, e far armada menuta e andar a brasar Ariani et Comachio, perchè di questo el papa è contento, et di tal mia opinion fui laudato da alcuni di Colegio, et ditto ozi metesse la parte, maxime da sier Antonio Grimani etc. Da poi disnar fo pregadi, et vene le infraseripte lettere : Di Moncelese, di sier Marco Marzello, proveditor, do lettere, di 20, l’ultima è di hore4, di note. In la prima avisa dii partir de’ proveditori ze-nerali, per unirsi col Campo, e aver lassa de lì quelli fanti, soto quelli capi videlicet Serafin da Cai, Matio da Zara, Jacomo Antonio Ronehon, Vineivera Co)1-