fila unx. giugno. 5lfi provedador generai, date a le Brènte 11 e a hore 7. Cliome quella malina parli il provedador Orili per Moncelese' con 800 cavali lizieri, i qual voi la-garli li et mandarli verso Lignago per apresenlarsi el mostrarsi, et cussi i spazono cri. Scrive l’aviso à di Moncelese, di Lignago ut supra, lien la rocha sia persa, e manda lettere dii provedador Marnilo e Zuam,Forte e di la perd'eda si parla variamente; e scrive che avanti zorno i zenthilomeni e capi introno in rocha e inimici introno in la (erra, e poi a terza quelli di rocha partono con francesi d’acordo. Item, scrive lui provedador Cnpello è andato con quelli condutieri a soraveder le forlifìcatiori di Padoa, avisa pochi lavora e si la mal, da la banda di Coalonga è pezo fortilichà cha quando li inimici si parlino al tempo di l’assedio di l’anno passalo, e li muri et re-pari è rotti in più lochi, e non si lavora come fo ordina per experli homeni et inzegneri, ma si fa a un altro modo : et sopra questo scrive dil'usc e largamente. Aricorda si mandi danari in Campo, aliter vede gran mal, perchè è tal compagnia che 40 zorni non à auto la paga, et di ducali 3000 pagò le fantarie domali bisogna pagar li stralioli et non hanno un soldo el usano stranie parole, etc. 253 IH Chioea, di sier Vetor Foscarini, podestà, di 5. Di certe barche ile lì andate a Ravena per levar cavali di Vitelli, a i qual è sla tolto a uno ducati 23 et a l’allro eh’ è sla in prexom ducati 7. Item, si provedi a la Torre nuova e lui podestà va fino lì a sopraveder. Et per Colegio fo scrilo al go-vernador di Ravena dolendosi, etc. l*’o lelo una lettera, scrive di Manto« Vigo da Camposampiero al Folegino, e qui data a ili primo. Come recevele per Zuam Cobo corier e F rance-scheto sue lettere zercha il mandar ducati 1000 in Lignago, subito parlò a Tholomeo, el poi parlò a Piero Chaliari, disse faria il lutto, el parlò col voler dii Cardinal, et poi consultato Tholomeo disse è bon indusiar che Zopino vengi, et che trovò ehi li bastava P animo de portarli nudando in Lignago. Itrm, avisa dii zonzer di Lodovico di Canosa de lì per nome dii papa a dimandar il fini dii marchese per menarlo a Urbìm e il marchese sarà liberalo, e la marchesana disse lo maoderia, ma poi non volse mandarlo; e Francescheto vene per (norie arme dii marchese e madona non voi darle, e di cavali disse li prestasse al duella di Urbin, da prima fo contenta, poi non à voluto consejata da li soi consieri, qualli non vociano il marchese ussisse per esser Ihoro li marchexì, la marchesana è tutta francese, e quel Francescheto stasera in una camera quando el vene el disse per tulio el papa è con la Signoria e che vien le so zenle e messe Villabona in fuga, sicliè el fa mal, el dise mille zanze. Item, avisa inimici sono a Lignago, el ducila di Ferara era drio una piopa e nostri di rocha Irete una artellaria, el ducha era partilo, amazò uno prete e do altri erano a dila piopa,’ si l’era el ducha era mal per lui, el altre parole ut in litteris; et che Aurelio servidor dii marchexe à tolto licentia de vegnir de qui. Noto. Se intese cri el provedador di l’arpiada con la galla Ema el Poiana esser levato e andato in Istria, justa i mandati dii Consejo di X con la zonla, dove sarano do galie Faliera et Morexina, et seguirà li mandali di quelle. Item, per li provedadori a le biave fo marani a Corfù con biscolo per 1’ armada se dia rediir lì, acciò trovino ivi biscoti. Item, el dito provedador portò con lui ducati 1000 in uno groppo, etc., la qual movesta parse di novo a quelli di pregadi. Et lezendo le lettere, inlrò Consejo di X con la zonla di X di Stato, ili procuratori e il Colegio e ste-teno assai. Fo scrilo a Roma, etc. Fu, poi ussiti, posto per i savij d’acordo, una let-rera a Roma a P orator solicitar il papa a far fati contra francesi, avisarlo di la terra di Lignago persa, la rocha si lien è ben munita. Di domino Berardo suo nonlio è stato dal marchexe e intendemo la marchesana non ne voi dar il liol; di P acordo col re di romani soa Santità opera benissimo, da nui non mancherà ; dì le zenle ispane ringratiemo sìeno in-terlenute è tempo cominzar a far fati, li inimici sono in apio, li offerimo le forze tulle nostre maritime e terrestre, etc. Ave tre di no. Fo poi mirato in la materia di eri, et. posto per il serenissimo, sier Andrea Corner, sier Alvise di Prioli, sier Hieronimo da Mulla et sier Alvise Capelo consièri, li cai di XL Barbaro e Zivram, sier Marco Bolani, sier Andrea Venier, proeurator, sier Thomà e sier Leonardo Mozenigo, sier Alvise da Molili et sier Zorzi Emo, savij dii Consejo e li savij a terra 253' ferma, excepto sier Nicolò Trivixam, e nota sier Piero Capello nulla messeno, el fo posto di far gover-nador zeneral nostro dii Campo el magnifico domino Lucio Malvezo con li modi, ut in parte, leta et disputata eri e niun non parlò. Andò le parte, 71 di sì, 105 di no e fu preso di no, e fosagramentà il Consejo per esser di grandissima importanlia et licen-tiato a bon bora il pregadi. A dì (J in Colegio la matina. lo non fui in Colegio per non mi sentir. Vene il signor Vitello Vitelli, tolse licentia di andar in Campo, è zonlo 30 cavali di