127 Ml>\, APRILE. 128 ne decime di le merchadanlie. El nuj a li ordeni, non era il Barbo et fo mia opinion, metessemo a l’incontro che volemo la parte excepto clic possino scontar in le tre per 100 per esser angaria solila, la qual si scoderà in contadi immediale, et elio di questi danari che si trazerano siano ducati 7000 ubligati per lo armar. Et vedendo li savij che il Consejo piaceva la nostra opinion tutti introno con nuj, licei mal volentieri sier Alvise da Molili che ha via lui fato notarla. El andò una parte : ave 8 di no. Fu posto, per sier Marco Bolani e compagni savij dii Consejo e terra ferma nominati in la parte, cerio bordine di debitori sono a le raxon nuove pagino fra termine di uno mexe senza pena aliter passado siano electi due provedadori al dito oflitio per scur-tinio di la bancha e do man di election in pregadi per uno anno posendo esser refati, i qualli vallino ogni dì su l’incanto a vender i beni per la Signoria niobeli e stabeli che saranT) di quelli debitori con le clausole ut in parte, molto longa, la copia di la qual sarà scripta qui avanti. Sier Piero Duodo savio dii Consejo vuol la parte con questo si venda dia ni beni conditionati, sier Zorzi Emo savio dii Consejo et sier Nicolò Trivixan savio a terra ferma voleno una altra parte molto longa, che tutti li debitori di le raxon nuove, Ire savij sora il regno di Cipro, X officij et uno altro ofìcio in termine di uno mexe pagino, aliter siano mandati a le caiude, e lì per tutti li debiti incorporati, pagino con le penne et li sia venduto li beni e stabeli liberi e condifionati ut in parte. Parlò prima conira tutte tre opinion sier Castelan Boldù el XL, dicendo se mina le dote di’ è contra la intention di la terra, et poi vender beni conditionati per dacij è mal eie. Rispose sier Piero Duodo, che era in setimana, dicendo bisogna danari si risalva le dote e bisogna aidarse e vender beni condifionati e tutto. Parlò poi sier Zorzi Emo per la sua opinion ; poi sier Alvise da Molin per l’altra, qual non si voi si vendi beni condizionadi ne sia ba-lotà in gran Consejo ehome voi le’allre do oppinion. Et andono le parte : 1 ti de 1’ Emo, 29 dii Duodo, el resto di li altri, et fu presa. Fu posto per Jo Marin Sanudo e sier Lorenzo Orio dotor, savij ai ordeni, una parte: aleuto la galia di sier llieronimo Capello soracomito è a Chioza ben in hordine, qual per esser stata mexi 48 fuora voria venir a disarmar, e atento li presenti tempi che mandandoli sovenzione staria fuora ancora questo istade, perhò a sier Hieronimo Contarmi proveditor di l’ar-mada sia scripto in questa forma, videlicet che vedi, mandandoli sovenzione, come per una poliza a (ulti che monterà zercha ducati 1200, vedi insieme con quei soracomito sij contenti restar ancora 4 mexi, e compili per tutto il mexe di avosto possino venir a disarmar senza altra licentia, et con questo eh’ è il cornilo, e cussi di grado in grado sarano messi sopra le galie di viazi di Levante, qual al suo disarmar pora-uo andar ut in parte. Et a l’inconlro sier Vido Antonio Trivixan e sier Piero Morexini savij ai ordeni, 60 * voleno la dila galia per esser stata assa’ in armada vengino a disarmar et andò in renga. Jo convini risponder: andò le parte, 2 non sincere, nulla di no, 26 dii Trivixan, 111 la mia, et fu presa, e principiaj haver honor in pregadi. IH Campo, vene lettere, hessendo pregadi suso, di 10, date a San Bonifazio. Chome zercha a domino Antonio di Pij si voi far tutto per contentarlo e con effecti oltra le parole per esser a proposito nostro di averlo. Item, mandano uno conio distinto di le zenle hanno in Campo e quello voleno per pagarli e si provedi di danari. Item, hanno dal provedidor di Cologna, che è stà preso lì uno por-lava lettore di Mantoa di Vigo da Campo San Piero a Vicenza a uno Lodovico di Almerigo ut patet, e manda la leltera li scrive. In conclusion di l’aviso si ha di Antonio Cao di Vacha che la dieta non voi dar ajulo a l’imperador, unde l’imperador fa venir francesi a recuperarli il suo stato li tocha, e scrive si duol di lui ; et il gran maistro vera in campagna con homeni d’arme 2500, et fanti 12 milia, 30 boehe di artdiaria. Item, è »ferma la liga, chome prima, dii re di Pranza e col papa etc. Poi scriveno essi proveditori che li passi di Mantoana è serati, dicono per il morbo ma fanno acciò vi vaili a saper etc. e tutta via mandano vituarie a Verona: saria boti di questo se dicesse qualche parola al marchexe vi provedesse. Item, sono zonli de li in Campo 36 cavali tra bre-xani e bergamaschi, erano di la compagnia di Zuan Paulo Manfron, la più parte homeni d’arme, e si ha-vesseno danari ariano zenle assai maxime fantarie: Item, è zonti alcuni alemanni, vieneno di Verona, et pur ozi è venuti 16, dicendo è partiti per non esser pagali, e lhoro li hanno licentiati e li mandano per li monti verso Trento in Germania. Item, vene uno troinbeta di monsignor ili Merli governador francese, qual mostra esser lizier, e li porlo una lettera la qual la mandono a la Signoria, e cussi quando fono col Campo in campagna li mandò a dir che do-veuno venir avanti, e presto si vederiano apresso e si pulriano parlar, li risposano chi voi far fati non diga parole, e ha visto si sono venuli in campagna etc. Or per questa lellera scrive acciò sapino