595 ML)X, GIUGNO. 596 lono, erano varj di opinione, vegnirano al pregadi, et si expedirà la causa. ' Foscritoa li provedadori zenerali in Campo laudarli di la opinion dii Manfron di andar con le zeti-te verso Bassan, etc. Item, di fanti senio inganati, che à la paga et poi non se ritrovano a le facione. Item, inanimarli, et di Roma si ha bone lettere et mandatoli li sumarij. Da poi disnar, lo Consejo di X con la zonta di danari, et fono leto le lettere di Hongaria di l’orator zonte questa matina, il sumario scriverò poi. Item, vene' lettere di Udene dii vice locotenente, come etiam dirò di solo, videlicet inimici s’ingrossano verso la Chiusa utpatel e domino Hieronimo Sa-vorgftan scrive esser partito con zente et andatoli per veder quello, et per altre occorentie. Fo preso una oblatiom porta per 11 zenlhilomeni qualli si hanno oferto di prestar a la Signoria nostra ducati 1000 con questo possino vegnir in pregadi senza meter balota et habino il titolo e possi star fino li sarà resi, potendo sconiarli tic le angarie si meterano, e fu preso di aeetarli con questo si sconti in le angarie se meterano da un anno in la, e lhoro non volse no cussi, chome più difuso dirò di solo, et li 11 nominali sono questi, videlicet. Sier Zuam Oriti, è provedador sora hi chamera de imprestidi, quondam sier Luca. Sier Yicenzo Trivixam, quondam sier Marchiò. Sier Marin Trivixam, fo ambasador al conte di Pi-tiano, quondam sier Marchiò. Sier Francesco Foscari, fo provedador di Comun, quondam sier Nicolò. Sier Hieronimo Zustig'nam, fo camerlengo di Co-mun, quondam sier Antonio. Sier Lorenzo Contarmi, fo signor di la Paxe, quondam sier Antonio. Sier Beneto Valier, fo zudexe dii Prospero, quondam sier Antonio. Sier Domenego Capello, quondam sier Nicolò. Sier Zuam Malipiero, fo a la justicia vechia, quondam sier Hieronimo. Sier Andrea Gusoni, fo provedador sora 1’ armar, qundam sier Nicolò. Sier Nicolò Gusoni, quondam sier Nicolò. Item, fu posto di contracambiar monsignor di la Cleta francese con sier Marin Zorzi, dotor, qual impresta a la Signoria ducati ¿000 et con sier Nicolò da Pexaro, fo podestà et capitano a Crema, qual è presoti di Franza a Crema, e il Zorzi in Franza, et disputato la materia non fu presa la parte. A di 20zugno in Colegio vene sier Zacaria Dol- 592 (ini, qual è mexi 4 è venuto capitano di Padoa stalo fin hora amalato, et vene con assa’ parenti, qualli tutti steteno in Colegio, et referì longamente: laudò sier Piero Balbi, olim suo colega podestà, disse la provi-sion fe’ di le farine et formenli, disse di le arme tolse a padoani e portò l’inventario, dissedi la camera'et il clero è debitori per più L.....di daje et colte et dexime. Item, altri daciari debitori boni et dieno dar. Disse di uno.....Tealdini sora le monizion e 10 laudò, fu messo per il provedador Griti; disse di le artelarie è lì ben tenute e assa’; disse dii castello e come l’ha conzo, laudò sier Zuam di Garzoni e sier Zuam Corner erano castelliti in suo tempo. Item, le polvere, barili 3000, erano poste in camera fiscal, le fe’ meter in castello in do torre in volto, disse dii ruinar volea far atorno et dii cavar di fossi come ordinò Io illustrissimo capitano zeneral e condutieri e provedador zeneral et inzegneri e fra’ Jocondo, laudò assa’ Alexandro dii Cavallo. Disse saria compito. Item, di muri di Coalonga si extese molto; e dii merclià fece con Marco Biasio qual era bon, e fo longo sopra questo, e il novo è danoso, pacientia è sta fato per cargarlo. Item, disse di molini da man, è uno Joton è stà ritorna, qual lui lo volea in le man, tochò tacite mal di sier Alvise Barbaro eh’ è stà la ruina di quelle cosse; aricordò si fazi rpazenar al presente e si metti in munizioni ; concluse non dir per 11 rectori, etc. e messe fine con altre particularità che non scrivo. 11 principe lo laudoe de more, ale-grandosi fosse varlto. Di Campo, di provedadori zenerali, date a le Brentelle, a dì 19, fiore 3 di nocte. Come ozi rieeveteno nostre lettere. Primo il sumario di Roma non li à parso comunicharlo con li condutieri per esser mancho di quello credono, perchè tieneno sia conclusa liga col papa, etc. Item, volendo mandar parte di fanti Vitelli in Moncelese, di qual parte è scampati in Moncelese, hanno auto una lettera dii signor Chiapin Vitello è a Piove di Saclio, che la Signoria li à promesso siano apresso lui, adeo hanno mandato Antonio da Castello a parlarli, qual non ha-vendo voluto, hanno mandato in Moncelese do caporali dii capitano di le fantarie. Item, in Campo sono assa’ amalati; eri volendo mandar zente verso Maro-stega ebeno gran faticha per non aver auto danari e tien non porano mandar come scrisse quelli ho-meni d’arme et fanti si non sarano pagali ; si ha le zente sono in Vicenza dieno ussir per Moncelese, si-chè non sano chome passi le cosse ; il Manfron è mol- lo desideroso de farsi honor e lo laudano assai. Di 292*