53!) MDX, GIUGNO. hanno auto danari, et scrive amore Dei se li mandi danari, etc. Di sier Nicolò Marzello, podestà di Castelfranco, di 8. A mandato 100 guastatori a Padoa justa i mandati per 8 zorni et provistoli dii viver, etc. Di Piove di Sacho, dii podestà sier Francesco Lipomano. A mandato guastatori ut supra a Padoa justa i mandali per far li repari, etc. Di Friul da Gradiscila, di sier Alvise Dol-fim, provedador menerai, di 8. Dii zonzer li 28 stratioti erano in Caodistria di quelli venuti da Ca-204 taro e Sibinico dicendo esser venuti a la guerra e non star morti, lui va a Udene, etc. Di llonia, di l’orator. Tardi zonse lettere di 4 e 5, il sumario è questo : In la prima. Chome poi expedite le altre, di 2, fue col papa (jual sempre voi esser con lui, dicendo bisogna far cussi a li presenti tempi, qual li ha dito il signor Alberto esser sta con soa Santità et persuaso a volersi ligar con Pranza, li ha risposo non voler far niente e voler esser libero, poi disse è stato con P orator ispano e li ha ditto assa’ dii re di Pranza che aloide al dominio de Italia, sichome li à riferito domino Hieronimo Mirandola suo camerier stato in Campo ile francesi, qual dice il re voi el dominio de Italia e dii Uogno eh’è dii catholicho re e voi fino le cosse di la chiesia, e l’à fato resentir molto et ha spazà subilo al suo re advisandoli questo, e li ha dito etiam quello che lui orator nostro à instato di far che le 400 lanze ispane restino a l’impresa di Ferara, e cussi soa Santità à dito al prelato orator ispano è contento dar la investitura dii regno (piando li piace, con questo dite zente resti a servicij dii papa contra Ferara, e l’orator spaza ozi uno altro fante in Spagna, tien il re lo farà, e in questo mezo sarano intertenute non vadino di longo, ma restera-iio su quel di Ferara, dicendo lassate far a me ve l’ho dito, Dio vuol cussi è opera di Dio voi chazemo francesi de Italia non dubitate. Item, li disse aver di Pavia, legato è a Bologna, Lignago se tegniva e Lalanzio di Bergamo era dentro e havia dito quelli non vo-leano star se ne andasseno e non dubitava. Item, li scrive che lassi la Signoria lazi con l’armada in Po, perchè Ferara non sarà mal contenta, pur non brasino ne usino crudeltà, et solicita l’impresa contra. Item, li mostrò lettere di Pranza, di 27 di Lion, che el re lìn 8 zorni partiva per Bles ne altro era da conto. Item, disse aver di Bologna che francesi ha-veano liauto Porto con occision di una parte e 1’ altra, el in Ferara el ducila à molli inimici, e il ear- ; dinal Pavia à la praticha dentro, e il ducha dice voi venir a Roma a justiticharsi, venendo non li voi far salvo conduto, ma li messe la bocha in rechia e disse lo farò reteñir in castello. Item, disse aver che uno feva fanti per Ferara in Roma, à mandato per il governador e ordinato vedi meterli le man ados-so, etc. Item, è stato col cardinal Regino, si oferse far il tutto con l’orator ispano, stè pocho, el veniva dal papa, e lui orator andava con Napoli e San Zorzi, non poi lar Policio, perchè se ritrovano amallati. Dii dito, di 5, hore 17. Come à parlato con frate Alfonso ispano di P bordine di frati observanti di San Francesco, qual il papa suol operarlo molto et sta in Ara Celli, et volendo andarlo a trovar, esso frate veniva a lui e li disse il papa averli dito il tutto 264 ' di Pranza dicendo : Iste gallus vult omnes gali-naspro se : editoli il riporto dii Mirandola e ch’el voi dar la investitura e voria le 400 lanze restasseno per conto dii papa contra Ferara, e cussi à spazato al re lettere, et P orator disse scrivesse che la Signoria nostra fa col papa ogni bon oficio et altri coloquij farà. Item, domino Francesco Giberti è stato da lui e ditoli che P orator cesareo va a bon camin, e non voria il signor Constantin andasse da P imperador non perchè non sia fidel ma è molto cognosuto e saria meglio uno cubiculario dii papa nominalo el dotor Baclier, ricomandatoli dal reverendo Curzense, et che za dito orator dice P imperador contenta resti a la Signoria Padoa e Treviso, ma voi il Friul, e lui ha dito è meglio lasar il Friul a la Signoria, perchè quella li darà il stato de Milam, etc. et cussi dito orator à spazà in Alemagna. Item, il papa li ha dii» a P orator nostro, aver auto lettere dal reverendo episcopo Seduno apresso sguizari, liarà 6000, et à mandato una paga, e saria bon la Signoria ne haves-se qualche quantità et conzar la cossa, etc.; e Porator scrive si la Signoria non li voi per la spexa an-derà intertenendo, ma è mal negar. Item, è zonto a Roma il cardinal di Libret, e il cardinal Aus dice voi andar in Franza. Item, manda lettere aute da P o-rator nostro in Ingaltera. Dii dito, di 5, hore 22. Come il papa à ùto lettere di Ferara che Lignago era preso e mandò per P orator nostro, dolendosi molto, confortandolo, e che ha lettere dii cardinal Pavia da Bologna che lo solicita a non diferir a P impresa contra Ferara, e che Piero Santa Croxe spagnol è stato in Gimpo francese, dice aver modo di aver fanti spagnoli e trarli dii Gimpo predito, pur babbi il passo di Hostia che possino passar, et che dito cardinal li scrive