7 UDX, MARZO. 8 episcopo Eboraeense, fa bon officio col papa in favor di la Signoria nostra etc. El fo leto edam le lettere di 24 dii modo di la absolutione facla, et mandono la copia di capitoli con l’ instrumento, et sonno 11 capitoli la copia di qual sarano qui avanti scripti. Et qui solo le lettere di l’absolutione. Item, scriveno essi oratori che il papa li disse che il marchexe «li di Mantoa havia malia compagnia et era posto in più deslreta, unde dovesseno scriver a la Signoria che non li fosse innovato altra stretura e tanto più quanto sua dola duchessa di Urbin era 11 a Roma col du-cha suo nepote. etc. sopra questa materia. De Ingaltera di sier Andrea Badoer orator nostro, di 4 fevrer. Scrive esser ben visto da quel serenissimo re, e li à da pranso el lo chareza assai, et & scripto una lettera al papa, pregando voj levar la scoimi niella, maxime avendo ubedito etc. Item, par siano in acordo quel re con il re di Scocia suo cugnato. In conclusion quel re à bon voler verso la Signoria nostra, nè voi far liga con niun senza nomination di essa Signoria nostra, e altre particularità ut in Utteris, qual erano in zifra. Di campo da San Bonifacio, di ultimo. Come atendeno a le pratiche e sperano di brieve far tossa grata a la Signoria nostra zercha Verona, et che se li manda danari e danari per dar la paga a le zente; vanno facendo le mostre. Item, hanno certissimo Fracasso in Verona esser sta retenuto per dubito non havesse intelligenti* con la Signoria nostra. Item, il conte Almerigo di San-severino, che fu nostro capo di balestrieri a cavallo et era in Verona, perchè si parti, par sia...... Di la Badia di sier Ztiane Ptiulo Gradcni-go, proveditor generai. Scrive esser passà di qua a Figaruol e de lì intorno ,200 cavali feraresi et 400 fauti, et minazano di venir a tuor Ruigo. Fu posto per li savij una lettera a li provedado-ri zenerali in campo, sier Piero Marzeflo e sier Andrea Gritti procurator, avisarli di queste nuove di Roma e fazino feste. Item, se li manda ducati 7000, et non se li mancherà etc. E noto per Colegio fo scrito a Padoa, Vicenza, Treviso, Friul et Polesene. Fu posto per li savij d’acordo una lettera a Con-stanlìnopoli a sier Nicolò Zuslignan quondam sier Marco, qual è in Andernopoli con la corte, advisarli queste nove di Roma e solieitarli a la expedition di quanto per avanti è sta richiesto, videlicet ajuto dal Signor turco aver etc., ut in Utteris, e fu presa. Fu posto per li savij : atento le nove di Roma di levar la scomunicha, che domenega, a dì 3, si fazi procession a San Marco, e vegni lutti con reliquie e amenti, e il patriarcha digi la messa, e quella matina solamente si fazi procession atorno la piaza e si sonni campano a San Marco e per le contrade di Ve-niexia; el fu preso. E noto, sier Alvise da Molin savio dii consejo voleva far dimostration, fuogi per tre zorni etc. ma non messe la parte. Item, fo ordinalo tutti li patricij venisseno vestiti di scadalo. Fu posto per li savij una lettera a Roma, ringra-tiar il papa di averne assolto e speremo altro. Et quanto al marchexe di Mantoa à auto mala informa-tione, el non li è sta innova altro. Item, pregemo soa Santità ne voj far relasar i nostri presoni etc. Sier Antonio Trun, procurator, contradixe dicendo 2 non è lempo di mover tal cossa di presoni, acciò che ’1 papa non ge domandi il marchexe di Mantoa etc. Et li savij non li rispose. Andò la lettera, 60 de sì et 82 di no, et fu preso di no.. Fu leto una parie presa eri nel Consejo di X con la zonta, atento sier Domenego Malipiero prove-dador nostro a Napoli di Romania, qual fo electo nel Consejo di X per do anni et vien a compir, che domenega proxima nel mazor Consejo per scurlinio et 4 man di electione si fazi election di uno prove-dador a Napoli di Romania in loco suo, con ducati 60 neti da spexe al mexe, stagi anni do, meni con se li olìciali, meno il prefato sier Domenego Malipiero. In questo zorno partì sier Jaeomo Corner sora-comito e andò in Istria. E noto fin questo dì per conio di armar novamente è parlide 2 galie, rideli-cet sier Marco Antonio da Canal, quondam sier Francesco, sier Zuan Francesco Polani, quondam sier Jaeomo; et queste item si arma tuttavia, sier Zuan di Garzoni et sier Alexandro Badoer eh’ è so-racomito di Po, et messe banco per deliberation dii Colegio. Item, in Istria è restà la galia di sier Antonio Memo, veniva di Cypro, fo laudà, a la qual la Signoria voi mandar sovenzion e lenirla fuora a Chioza, e il provedador di 1’ armada sier Hironimo Contarmi, et do sotil, sier Ilieronimo Capello, fo vice capilanio al golfo, galia vechia, et sier Alvise da Canal di---- ____Item, 3 bastarde, sier Alvixe Contarmi, quondam sier Jaeomo, sier Leonardo Zuslignan, qtwn-dam sier Unfrè, et sier Hironimo Barbarigo, quondam sier Antonio; tetmen le galie è mal in hordine, la più parte di homeni è in questa terra. Le galie in Candia é stà manda armar parte, et cussi in Dalmati, et si manderà a Corphù. Et scrive sier Doraene-go Malipiero, provedador a Napoli di Romania, che