483 MDX, GIUGNO. 484 Di Padoa, do lettere. Prima zcrclia li guastatori et fabriche si fa e pagamenti di le porte et non hanno danari et si provedi ; et manda una relation anta di uno vilam, qual era mandato per guastator in Campo, referisse. Di Moncclese, dii provedador Marzello, di 30. Ha inimici parte alozar a Porto e parte ne le ville circumvicine, et aver butà u o ponte a quelle rote, et esser morti guastatori e preparano do ponti su l’Adexc uno sopra Lignago l’altro di soto. Item, ozi non si à sentito artelarie ; le zente dii ducha è passate a la Badia e buta il ponte a Villabona, nostri di Legnago è di bona voja. Item, dìi dito, di 31 hore 21, li inimici sono ut supra alozati, li villani è mal menati a Montagnana 1000. Item, Pasqual da Cataro, contestabele, era in Huigo, è li etc. 239 Di Fe tre, do lettere dii provedador Pixoni, 29 et 30. Chome haveano inteso de lì le zente mimiche adunarse et venir per li passi di Lamon, Ce-lazo et vai de Canzoi, etc. Et in quella di 30 avisa aver fato opichar quel spion rebello de Fangoso etc. Item, inteso nel conta de Mei e Cesana esser adunalo zente, à mandato. 3000 homeni a li passi el fon-no a le man con alcuni et non li lassono passar. Item, manda una lellera anta dii capitano di Agorl, che in Pimier, Cochurle leva certa aduna-zion, etc. El si ave questo aviso per avanti. Di la Comunità di Feltre una lettera. Clic se li provedi etc. I)i Domenego da Modon contestabele in Feltre. È con pochi compagni restalo, solo con ...., e sì provedi a la conservatimi di Felice etc. Di Cividal di liellum, dii Balbi, podestà, di 30. Non è niuna movesta ili zente di sopra, etc. Di Udene, do lettere, di 29. I )il locolenente, zèreha inimici se ingrossano e si lazi provisione, sen-te a dir stranie parole, c’t è zonto il Cauriana, à dato ducati 400 per far li balestrieri per la comunità, et ' voria quella comunità la Signoria li provedesse di altri, perche non è bastanti. Item, avisa inimici esser stati a brusar i borgi di Monfalcon, etc. dice quel Baldisero di Sdpion stando lì è mal e confusione per la discordia e saria bon remuoverlo ut in littcris. Di Gradiscila, di sier Alvise Dolfin, provedador zenera! in la Patria, di 29. Chome inimici passati per el Vipao corse sul teritorio di Mon-falcom, mule lui per tempo questa matina con li balestrieri e stratioli andoe, e scoperti li inimici in una di quelle campagne, domino Zuam e Constant in Pa-leologo volseno porzersi inanzi con zerclia 50 cavali de li soi, e aspelati li inimici in certo boschelo, pialo il tempo introrno in scaramuza con zerclia 100 cavali corvali che si haveano lassati per coradori de inimici e li rupeno e ne amazono da forsi 25 di Iho-ro, preseno 5 con alcuni cavali e fugorono li altri feriti e mal conditionati rebutandoli tino al squadrone grosso de fanti et cavali, poi se reduseno al nostro squadrone, ma vedendone soprazonzere el resto de inimici grossi, qual in tutto erano 500cavali el fanti (J00 usati con zercha 1000 paesani, fu forzo a nostri retirarsi a drieto per conservation di le zente, non potendo star in campagna contra inimici, e apena passati l’Isonzo inimici si presentono da l’altro canto et con li nostri balestrieri e pochi fanti fìlli venir lì al porto con archibusi li devedò el (lassar e si partirono e nostri veneno a lo alozamento con vitoria : dilli inimici brusorono alcune case per quel teritorio de Monfalcon fe’ pochi bulini per non vi esser, el per li presoni fati per nostri hanno inteso che eri zon-seno 200 cavali de Corvali e il conte Cristoforo era restato a Postoyna aspelando alcune altre zente, qual fino 5 zorni serano a Goricia e si preparano per il Cragno et Carintam zente paesane assai per venir in queste bande di Friul, per tanto si fa zi provisiom, si mandi più fanti a Monfalcon, etc. Di Scipion di Ugoni, contestabele, date in 23 Gradiscila. È lì con.....compagni, non voria star più lì et vegnir in campo a far facende, overo si li dagi conditimi da star in campagna, non secato. Di Cao d’Istria, di sier Alvise Zustignan, podestà et capiianio, di 28. Si partì de lì il provedador sora i stratioli e andò a la volta di Pin-guento per asecurar quelli lochi, e per dar causa li stratioli lo seguitaseno, ozi tolse la volta di Castel novo per far qualche botino, e havendo parte di lho-ro facto un botili da zercha 200 cavi de animali grossi, imboscatosi1 la sua persona con lo reslo, e de zio avellutosi lo castelan di Castel novo con certi pochi cavali et zercha 40 pedoni ussì fuori, qualli veduti da esso provedador con grande animo invitò li soi e con cavali 4 andò a investirli, pensando altri lo seguitasse chome doveano, e si afroiilò con dito ca-stelam et Io ferite et butolo da cavalo, e si l’era seguito, chome fe' domino Thodaro Reseni fìol di mis-sier Gela al qual è stà morto il suo cavalo et domino Condo Reseni suo barba a chi è stà gravemente ferito il cavalo et domino Nicolò Fraebagnolo ferito, i qualli col provedador si hanno portalo strenue, è stà ferito el provedador in uno galom non tamen di pericolo, si aria auto presom el castelam e li soi, e con tal vigoria facilmente sariano mirati nel castello, i qualli stratioli disobedienti meritano esser damnati.