365 MOX. MAGGIO. San Bonifazio in conservazion ili quel exereilo nostro, et aricorda §aria bon col Campo slesse fuora di la cità, et si ingrosserà dito exercito di zente d’arme e fantarie, ne se li mancherà danari ni altro; et che dii Grecho Zustignan che non habbi voluto acetar la provisione se li da et voi partirse, unde 10 licenlierano facendolo andar via per la via di Ra-vena. Item, quelli di Vicenza sono di bon animo di mantenirsi. Item, à auto di Padoa ducati (¡000 esser zonti lì, unde, esso proveditor li ha scrilo li mandi subito li diti a lui, perchè di quelli groppi ne voi mandar una parte, et da ducali 2000 in Lignago, per 11 bisogno grande et asegurarlo. Item, non si resti di proveder a Padoa etc. Fo scrito per Colcgio a Padoa : che monizion, ar-telarie et maxime farine presto le mandino in Mon-eelese, per il bisogno di quel loco di gran imporlantia. Fu posto, per li savij d’acordo, una lettera al provedador Oriti a Vicenza, sichome l’ha richiesto, laudando la deliberation di quelli capi di esser levati et venuti col Campo de li, et che saria bon stesseno di fuora di le terre con ditto Campo, laudandoli al voler conservar quello exercito eh’ è il principio e fondamento dii stalo nostro. Etiam la cità di Padoa. E che Vicenza ne stà sopra il cuor per la lidellà di essi vicentini, tamen il tutto remetemo a Ihoro che sono sul lacto. La qual lettera fu notada per Bortolo Cornili secretano. Ave una balota di no, 159 di si, et lu presa. Fu poslo, per i savij dii Consejo e di terra ferma, una bona lettera a li reclori di Vicenza et a li proveditori zenerali, in laude della comunità di Vicenza, la copia di la qual sarà qui avanti posta, et ave tutto il Consejo. * Copia di una lettera scrita per la Signoria nostra col Senato a Vicema, in laude di quella comunità. Rectoribus Vicentice et Provisoribus no-stris generalibus. Anchor che la sincerissima fede et non minor di-votion de quella magnifica et a nui carissima cità, per più altri preteriti già molli anni et recenti et prosimi documenti veramente degni de memoria, siamo sfa sempre in una conforme opinione, anzi certeza, ne è stà non di meno adeo grato et aceplo lo ha-ver bora per lettere, si de voi podestà come de voi Andrea, inteso lo intrinsico optimo core et la pron-pteza cum lacuale tutti quelli fìdelissimi nostri se sono convocati subito alla rechiesta del nostro mae stro dt: Campo, spontaneamente unanimi et ile uno perfeto voler, offerendo non solum alozamenti ma tulio quello che al mondo bailo più caro et più pre-cioso; adeo che come de cosa in vero demostrativa de tanta fede et observantia, quanta da veri devotissimi figlioli mai havessimo possuto ex pelar o desiderar, come alto in vero che con grande satisfa-ctioivde animo, lo dicemo. Nui inferpretamo coro-borafion et sigillo de tante precedente experientie avute da la inconcussa fede de qtlella cità verso la Signoria nostra. Non habiamo possuto far (fon meno de rescrivervi con universo senato nostro: com-metendovi adunque che in nostro nome dobiate con molto più ampia et alìecluosa forma di parole laudar et comendar singularmente* lutti essi carissimi et fìdelissimi nostri, continuandoli ad perseverar alegramenle nel optimo suo naturale proposito, lidi et ben sicuri che tanta fede non siamo per meter mai in oblivione, anzi abraziando Ihoro et chi da Ihoro in postcrum descendenino cum paterna carità, siamo per haverli in ogni tempo dilectissimi, fixi ne la memoria et nel cor nostro. Data in nostro ducali palatio die 18 maij 1510. Fu posto, per sier Marco Bolani savio dii Consejo, sier Nicolò Trivixan e sier Zuan Corner savij a terra ferma, di elczer de presente do proveditori ze-nerali in Campo con ducali 120 al mexs per spexe et menino cavali. .. ., siano eleeli per ogni luogo e ofìcio non possino refudar sotto pena di ducati 500 olirà tutte altre pene, e non hessendo qui, sia (diligati risponder da malina a terza, et debino partirsi quando parerà a queslo Coiìsejo. Sier Sabastian Zustignan el cavalier, andò in ronga dicendo è mal far queslo molo e non dir in luogo de chi, e lui vuol la parte con queslo, si (ligi in lu go di sier Piero Mar-zello e sier Zuan Paulo Gradcnigo, e cussi messe. Sier Zuan Corner andò a risponder, dicendo è bon non meler questa confusion, ma farli e non dir in luogo de chi, et sier Alvise Pixani andò in renga et disse è di opinion di far uno sollo et non nominar in locho di chi per non far movesta; andò le tre parte: 2 non sincere, 7 di no 32 dii Bolani e altri 56 dii Zustignan, 61 dii Pixani. Iteruni, 7 non sin cere, 76 dii Zustignan, 84 dii Pixani e questa fu presa, et cussi fu preso di una balota di far uno e non do provedilori, e fo ordinato tuor il scuri ini» con boletini, era una bora di noie, el qual è queslo qui solo.