m MDX, GIUGNO. m Di Dignan, di sier Piero Salamon, vice podestà, di 20. Chome a dì 19 veneno inimici lì a Campo et con leartelarie di la Signorìa nostra li sea-zono, combatendo nostri virilmente etc. ut in lit-teris. Dimanda certe poche monitione, le qual fici ba-lotar. Item, scrive di uno Marco Dìedo quondam sier Michiel cao di parte, qual è yenuto di lì e messe la terra in do parte, et podio manchò non seguisse gran scandolo, per tanto prega sia rimosso; et dìta lettera fo mandata ai cai di X acci ') lo facesse levar. Di Marostega, di sier Marco Michiel, ca-stelan, di . .. Avisa è tre mexi non ha ’ulo nulla, prrhò se li pagi le so bolete e se li mandi ducati 25 con do famegli etc. ■ Di Chioma, di sier Francesco Corner, sora-comito. Vidi lettere di 25, dii suo andar a Pexaro, et a dì... l! asaltò una gran fortuna da griego e levante, e non era galia nuova e ben armizada e steva mal. Item, ave uno mandato di sier Zuam Moro da Pexaro eh’ el vegni subito a Chioza e poi ritorni, siche non sa che far, e aspeta risposta. Item, avisa, hessendo a Pexaro molti di soi horneni andati in terra, ne restono 8, et li mandò drio fino ... di quelli ritornò 3 et ¡1 quarto non volse, a i qual li promise non li far dispiacer, sichè è da far grande punilione aliter si disarmerà le galie, et ha che tal galioto to-cha soldo su tre galie e noi) za chome a l’armamento si fazi. Item, aspeta hordìne si ’1 dia tornar a Pexaro, etc. Fo leto una copia, portata per el prior di la Trinità a le mano di l’imperator, date in Augusta, a dì 16 mazo, la qual lettera è sta retenuta a Verona, poi mandatali, eri l’ave. Par l’imperador li risponda a una sua che saria bon si acordasse con la Signoria contra francesi, et vendicharsi di leinzurie; scrive è vero che la Signoria doveria asentir a li capitoli col papa, fati a l’Hospedaleto, e non spender li soi danari e saria mejo salvarli, e anche lui, e poi insieme far contra Franza e vendicharsi di le inzurie, e non spender danari e fanti, e che francesi non inantien fede a quello prometeno etc. ■ Et leta questa lettera, sier Zorzi Emo propose non è da dispriciar, e si voria farli risposta perchè si vede esser inelinà contra Franza, et sopra questo fo parlato, e credo ozi nel Consejo di X si farà che ’1 dito frale di la Trinila vadi o mandi lettere al re et imperador predilo, et che la Signoria voria ad ogni modo acordo, et fo parlato di mandarla copia castigata a Roma. Veneno molti dii populo di Cherso e a l’incontro alcuni nobeli, e questo per controversie tra llio- ro per il mandar di 30 h.omeni in Albona a custodia; et era avochato dii populo sier Luca Minio, et quelli nqbeli cargo sier Anzolo Balbi lhoro conte. 31 Or l'or ordinato che diti chersani andasseno a caxa, e restasseno solo do, et si alderia etc. Veneno li do papa di Cypri che voleno il vescovado di Famagosla vachante, et tochò la man al prin-. cipe et portò lettere in recomandatione, et era anche l’altro, fo Faltro zorno in Colegio sopra questa materia; et mandati fuora fono deputati sier Piero Capello savio dii Consejo et sier Andrea Trivixan el cavalier savio a terra ferma a chi voi dar più, et poi si faria electione, i qualli alditi, chi voi dar ducati 300 qui et 500 in Cypro, per imprestedo, chi voi dar in Cypro, unum est, si farà poi eletione dii mior etc. Veneno lì do oratori rhodiani è qui per recuperar i beni di la religione, e sentati a presso il principe, vene con lhoro sier Pollo Malipiero quondam Jacomo, fo nepote di quel fra’ Marco olim coman-dador di Cypri, et sier Thadio Contarini quondam sier Nicolò, piezo, et parlono di zerta diferentia etc.; et fo commesso poner una parte in pregadi al nostro hordìne nescio quid etc. Item, li diti oratori dimandò poter nolizar una nave, sopra la qual voleno meter l’archa di bronzo fata far qui, è a cha’ dì Martini, alta da terra come quella di domino Orsato Zu-stinian a la Zertosa, costa ducati 2000, sopra la qual nave vorìano cargar di tavole e altri legnami e tre albori che deteno a le nostre galie : et cussi li fo concesso e balotato darli pagando li dacij, videlicet Iho-ro eompraseno i legnami e havesseno la trata. Noto. Sier Francesco Falier quondam sier Piero da San Samuel, vene con queste galie di Baralo di Cypro dove è stato in exilio anni.., et per il Consejo di X fo absolto, el qual eri fo dal principe e li disse à a dir molte cosse per l’ixola de Cypri di gran benefìcio e in sparagnar il dinaro e in augumentar le intrate di quella ixola a la Signoria nostra : el qual sier Francesco è homo di grande inzegno, e fo ordinato aldirlo uno zorno in Colegio etc. Vene sier Zuan Moro capitano di le galie di Barato, et referì il suo viazo loco per loco e dì per dì, laudò li ofìciali etc., disse non aver lassa cargar in lochi devedati disse: aver tochà Coroni e cargà alcune merehadantie: disse di le do galie, una bastarda sier Alexandro Badoer et una sotil sier Antonio Memo, Pacompagnò fino al Sasno. Aricorda ha auto gran fortune ne l’andar, et è mal far navigar galie de inverno contra il consueto, e le galie che vano voria esser prima ingaradade, poi aver mior artelarie di quelle hanno, perché le artelarie vai al presente ; et