625 MDX, CIUCINO. suo arme sopra la pinza, subito mandoe il suo secretano in terra a far far una proclama che sub pcena indignationis di la nostra illustrissima signoria tutti dovesseno meter zoso le arme, e cussi subito fono 305 * obedienti, e lui pro.vedador smontoe in terra et entrato in mezo di Ihoro, con quelle parole li parse, li exortoe per lhoro meglio torniscilo a caxa Ihoro, et fece con proclamo admonirli soto stretissime pene, i qual inmediate sgombrano et spera non seguirà altro, e doman, avanti eli’ cl si parla, farà proclamar che sid)pcena rebellionis non ardiscano de editerò far queste adunanze, per raserarli la via per tornar a discordia. Date in galia a presso Curzola, a dì 11 sugno. Come veneno a lui in secreto li nobeli di Lie-sna, et li apresentoe una scriptura continente li nomi di principali populari, e alhora non li parse mandarla a la Signoria, ma hora la redreza, e aricorda voglia omnino severamente proceder contri, la temerità ha usalo questi populari per sradichar sinici pensieri dal cor di altri popoli che forsi tentariano con le arme subiugar li citadini et nobeli et obtenir con teror quello hanno obtenuto costoro, e lieti cerio fa-rano oportuna provisiom. Item, scrive va seguitando il viazo impostoli per la Signoria nostra di andar a la volta di Corfù, con quella mazor celerità li è possibile. È nota. In le publiche, avisa veneno a galia gran numero di citadini di Liesna scampati et reduli lì con una barchada di done con grandissimi sospiri e lacrime et rinovò la molestia dii caso, e lui prove-dador li usò bone parole e che la Signoria prevederla. Item, si ha le galie di viazi esser a Ragusi, dove havendo uno certo prete nontiato de lì la novità seguita a Liesna, è sta bandito di Ragusi con grandissima taja. Item, a Corfù è galie 6 nostre, le qual hanno spartito uno bellissimo butiin di do nave ra-gusee prese con robe de fiorentini. 306 Dì Napoli di Romania, di sier Domo nego Malipiero, provedador, di 18 mazo. Prima zer-cha salnitrij si fa de lì. L’altra dii zòiizer lì una nave ragusea di boto 400, carga di merchadantie, patini, saoni, ete. andavano a Constanlinopoli, et un’altra più piccola poi è zonta, le qual e sta prese da 5 galie nostre candiote sora Caomalio, et fino sia spazate P à fato discargar il tutto e meter in magazeni di San Marco con inventario, aspetando bordine di la* Signoria nostra. Item, solieita li pagamenti di quelli fanti, è mexi 8 non hanno auto danari, et di novo non ze nulla, vicina ben con turchi, etc. Et lo chiamati in Colegio li oratori ragusei et quel di Ancona et li fo dito di questa lettera anta, li qualli ringraliono, ma dicono saper li mancha assai roba, et voi si mandi uno secretano a la recupera-tiom, et fo dito si manderia. Di Candia, di sier Alvise Arimondo, ducha, sier Alvise Trivisan capitano et consieri, do lettere, di 29 aprii. Chome hanno arnià 3 galie de lì, et una a la Cania et una a Relimo che sono partite per Corfù, et una armano in Candia, et sier Batista Polani a la Cania eh’è numero 7, et che sier Hicroni-mo Zorzi, quondam sier Jacomo citadim de lì, si ha oferto armar dii suo in questo bisogno di la Signoria una galia per 4 mexi dandoli il panaticho et ar-mizi et andar lui moderno sopracomito, et cussi hanno aceptata la oferta, el qual l’armò in uno zorno et è expedita, el qual merita laude di la Signoria nostra; et hanno trovà che il quondam missier Jacomo suo padre prestò danari a la Signoria più volte in gran bisogni: questo è cugnato di sier Francesco Bon fo orator a la Signoria nostra. Item, per l’altra lettera, scrivono zercha il capitano di le galie bastarde con le sue venuto lì, etc. et si parti per andar contra le galie a Baruto et poi Alexandria; et hanno aviso, per lettere di la Cania hanno, di 7, di Alexandria le galie nostre si aspetavà, et erano assa’ specie, et di’ el solchili feva preparar et era in hordine 13 naviglij por mandarli in colfo di la Giaza a luor lignami per far armata. Item, in Alexandria erano do barze francese con merchadantie de mori. Item, in quelle acque è solimi 25 in 30 fuste di corsari et armata turchescha, velie 17 fuora, et hanno da Syo dii consolo, di 23, che il Signor era sano et in Andernopoli, et che a Constanlinopoli si lavorano le mure con gran numero di maistri. Itcm\ scrivono di le galie armate de lì erano a Turluru. Di Corphù, di sier Antonio Morexini et sier Marco Zen, rectori, di ultimo. Zercha li schiavi dii magnificho Allì bassa, qual li mandò a tuorli per un dii Sanzacho di Lepanto, et per dubito volse do galie P andasse a coni pugnar fino a li Dardanelli, et cussi mandò do, la galia Poiana et la Calerga, la qual per molar tanta aqua non potè andar et è restata, bi- 306 sognerà charena, el l’altra sola andoe, et le altre galie tornono conira quelle de Alexandria. Scrive altre particularità ut in litteris, ma nulla da conto. Vene Anzolo eli Recanati, inzegner stato a Treviso, etc. e disse alcune cosse di quelle reparation, el erano mal l'acte prima. Item, dice è stalo contestabeli e voi conduta, ali ter non voi servir; el fo terminato darli 200 fan-