655 M1)X, GIUGNO. 656 "rid(> a Coroni: di pagar una e meza per IOO qui a doana ; et perchè sier Bernardo Barbarigo lo capitano e provedador a Corfù voi aricordar alcune cosse etiam fo rimessa ad un altro Consejo, io era di una opinion et li compagni di un’ altra. TH Pudoa, nel levar di pregarti, vene lettere diprovedadori generali, date ozi a hore 17. Clio-me cri esso Oriti di Limone et esso Capello di le Brentellc serisseno a la Signoria nostra, e la varia deliberatici! lata in bore 2, che quelli che prima voleano restar, poi fono in quel moderno consulto di opinion di meter in scriptum se intrassc in Padoa, et cussi mandano le deposition di tutti : et cussi a hore ... principiono aviar verso Padoa li chiariazi e le arle-larie, poi a 1’ alba li cavali lizieri, le zelile d’arme e fantarie tutte in hordinanza e poi li falconeti, e cussi tulli introno in Padoa; ben è vero che eri sera a hore una di note fo conduto per inimici alcune arte-larie vicine a la riva di la Brenta zercha boehe, cho-me hanno inteso, 18, le qtial feno un gran trar in li nostri di balote di peso di L. 30, fin 50, et dovano dentro in ol nostro Campo, poi da boche 20 trate in li rep:iri con arlelarie più grosse veniano stanche, e cussi restono lui tutta la note di trar più, ben seniino gran lajar legnami e fìchar, che judichano sia certissimo li [»oliti che voleano butar ; et questa matina per tempo li slratioti hanno corso fin sopra la riva e non hanno visto verso Limene se non 6 fanti et intenderlo che hanno butato uno ponte sopra la Brenta ili sora Limene. Item, avisano, ne l’intrar che hanno fato in Padoa, è venuti una extremità di contadini dentro con robe e fameglie, eli’ è sta gran compassione a vederli, vederano di logarli in Padoa come megli.) si potrà. Item, hanno ricevuto più lettere nostre, et tengono sia bon far provision a Treviso, perchè francesi per il nostro intrar in Padoa e aversi confiuto dove voleno, leverarto la cresta, pe-rhò si provedi a Treviso, e Ihoro manderano li fanti si d ri za va per Padoa, etiam manderano a quella volta cavali lizieri. Item, è zonto li domino Renzo da Core e lo laudano assai, l’hanno acharezato, ma sono lauto strachi che non pono scriver altro, eie. 320 Fono locte le deposition ili capi. Primo el capitano di le fantarie è di opinion, atento inimici voleno venir a la zornata el saria mal meter il Stato in pericolo, de intrar col Campo in Padoa. El conte Bernardini, etiam intrar in Padoa. Domino Luzio Mal-vezo, atenlo Padoa non è ben fortificata e li è il morbo et dove sono nostri è in sito fortissimo per le aque atorno, di ristar lì, et andando inimici di là ver-. so Coalonga potrano poi intrar in Padoa. Domino Zuam Paulo Manfron restar lì, alento inimici è pochi e si potrà gajardamente risponder. 11 signor Chiapi-na Vitello star lì. Domino Zuam conte Brandolim intrar in Padoa. Domino Agustim da Brignam intrar in Padoa. Domino Jannes di Campo Fregoso, che non è posto al loco suo atento nostri habino 10 milia fatili, è di opinion, stando lì, star sicuramente lo exer-cito nostro. Domino Antonio di Pij che star lì è bon domente fossse fato le previsioni, tamen si rimete a li provedadori. Domino Latanzio voria star lì, ma vede do cuori ne 1’ exercito et per unirlo è bori intrar in Padoa. Domino Zuam Grecho, vede confusion in le zeute, è bon intrar in Padoa. Domino Gnagni Pincon intrar in Padoa ; e tutti alegano le zaxon in la sua depositione, le qual lede fo comandato credenza, etc. A dì 28 la matina in Colegio, fo leto le infra-scripte lettere: Di Treviso di eri, dii provedador Mocenigo, do lettere. In una che Domenego da Modon à fato li 100 fanti ben in bordine et ne voria far di altri. Item, se li mandi danari e fanti ; e a quella guarda bisogna da 4500 fanti ; a manda a tuor in Cadore sehiopeti 150 e bisognerà pagarli. Item, por un’ altra lettera, scrive dii zonzer lì di Anzolo Recbanati e à fato li 100 fanti. Item, Vigo da Perosa è a Ve-necia, qual à la compagnia a Cividal di Friul, saria bon venisse lì a Treviso, etc. Item, per una altra lettera dii dito, di hore 4 di note : chome a quel bastion di Santi 40 lavora a quella bora horneni . . . , duce Zitolo. Item, à inteso il l var dii Campo et esser nitrato in Padoa, e per lettere di provedadori nostri che ’1 Campo potria venir a Treviso, zoè li inimici : scrive tutti quelli de lì sono in fuga, et è venuto sier Antonio Venier podestà di Axolo, dicendo sier Vi-cenzo Baffo podestà a Marostega et sier Luca da Pe-xaro provedador di Bassan aver abandonato i lochi et esser partiti, el è venuto etiam col podestà di Marostega il conte Cesare di Rossi et Piero Tiron- dola e Vicenzo da......., e voria, per opinion sua, tutti questi cavali lizieri con quelli lui ha, che an-dasseno a dar una volta, levando quelli è a Fellre dii Sbrojavacha e andar a retuor Bassan el inimi-mar li poveri contadini eh’ è persi, e non poleno ar-coglier le Iboro intrade, etiam 140 pezi di artelaria è a Fellre, sarà bon levarli acciò non venisseno in 320* man de inimici, poi che vieri soportati questi erori di abondonar i lochi. Item, avisa la compagnia dii Traversino, è a Fellre, voi danari, aliter si disolverà ; et per aver certe lanze ordinate per lui in.....se li mandi 100 sfera di mojo el 100 di Ibriuenlo.