ML)X, MAGGIO. 418 golim li scrisse in risposta di’ el dovea far ogni cos-sa pur esser a soldo di la Signoria nostra, et vardi Citadella non babbi danno li scrive; quando cl manda lettere le drezi a uno qual aspeli a certo passo. Di Basssan, di sier Lucha da cha’ da Pe-xaro, provedi tor. Avisa dii zonzer lì di sier Ferigo Contarini e altri condutieri, tra li qual Zuan da la Guanza, cavali 350 et fanti 250, et domino Meleagro da Forti. Ite,ni, è zonto per star lì il Grecho Zusti-nian con fanti 200, sicliè tutto quel castello è resus-sitato, et non si dimentiga a parlar di lui et pro-220' vederli. Et manda una depositione di le cosse di Vicenza la qual sarà qui solo posta. Itevi, alende a mandar citadini de lì in questa terra e le clone perchè stanno mal de lì et vanno semenando zanze. Item, fa tuor e arme a quelli, e le legnini. Depositione venuta di Bassan. Chome mis-sier pre’ Bortolo da Porlo ciladin di Vicenza à fato asaper che li signori di Bexem, tutti Ire, uno ili Lo-dron, uno di Archo, uno di Agrestae Fabian Peloso capitaiio di Culdonazo, con zereha cavali el homeui 2000, de li quali ne soli zereha 150 homi ni da fati, el resto tutti poltroni e descalzi, passò zobia de Ar-siero dove hanno sachizà et ruinà ogni cossa et son venuti a Piovene, dove avanti arivasse el coniun de Silvio e Piovene con el confalon imperiai, li andò conira cridaudo imperio, imperio : cl alozono quella sera a Santo Orso, el venere poi andò a Scbyo, e missier Leonardo da Tiene andò a exorlar quelli da Tiene volesseno andar a zurarli fidelità a quelli signori el esserli fideli, e diti homeui andò e dili signori li dimandò 1000 ducali tamen non romaseno d’acordo, e à manda a donar certo vili e pan; cl sabato steteno lì, eri inalimi certi citadini di Vicenza, Ira i qual missier Vicenzo da Manti e altri di casa, e quelli di l’Aqua e Cechini ha fato levar da Vicenza cercha cavali 150 e sono andati a Schyo a trovar li diti de lì con tre bandiere; di quelli 2000 sono andati a sachizar Maram, la Molina, parte di Tiene e Sarzeo, e questi vicentini li andò conducendo di villa in villa, questa sera se dovea trovar Sarzeo, a dì 27, parte, e li altri a Schyo; à inleso ila uno falor di mis-sicr Lunardo da Tiene che dito missier Lunardo à manda un > messo a Veniexia a trovar missier Jaeo-melo so frade|lo, over dove el sia a farlo fuzer di Veniexia ; e in Vicenza e di fuora se intende essere da 13 niilia persone da pe’ e da cavalo, computa zereha 3000 venturieri; è intra manzi li diti soldati in Vicenza missier Antonio da Tiene come go-vernator di la terra. Iter», ozi à per più vie li inimici venuti per quelli di sopra sono corsi sino su le contine ile Marostiiha e depredato il tulio, e li (io-veri conta, lini tulli sono in fuga; à mandalo esso provedador uno cavalaro verso Schyo per saper di novo, dice corno uno ciladin de Vicenza slava a Bra-ganze e andà a Vicenza per captar benivolentia con li inimici e che quelli di Braganze portano le insigne imperiai. Di Castelfrancho, di sier Nicolò Morsello, 221 provedador. Se li mandi fanti etc. Di Campo san Piero, di sier Hieronimo Baffo, podestà. Voria 50 fanti. Scrive aver ricevuto nostre lettere che ’I stagi, dice non si partirà. Di Treviso, di sier Hieronimo Marin, podestà et capitano. Voria le artelarie rechieste, et vengi fra’ .locondo a veder quelle fortification etc. ; et cussi hessendo varilo ditto fra’ Joeondo va fino a Treviso. Di Serrava/le, di sier A »solo Cabrici, pro-veditor. In risposta di mandar a luor lanze e altro, e altre occorenze non da conto. Di Udene, dii vice locotenente, di 25 Più lettere zereha quelle cosse, et doman si farà il parlamento zcneral zereha le tanse et altre occorenze de lì ; cl se mandi artelarie ut patet e zente, acciò quelli di la Patria, stiano quieti che pur sono in qualche trepidation per il perder di Vicenza etc. Di Gradiscila, di sier Alvise Dolfìn, provedador zeneral, di........... Di Feltre, di 20. Chome havendo mandalo ili sopra unoe ritornato referisse: che donienega fu falò una mostra in Primier di le zente di quel loco, numero 1700; cl capo è andato a Bolzam, el in vai Sugami si feva adunanza di persone, e de lì non si parlava di altro cha di guerra conira la Signoria nostra ; e questo procede per non esser zente lì a Fellre se non fanti 40 in tulio, quelli il zornosta in la terra e la note vano a dormir in villa. Item, scrive dito sier Zuan Francesco Pixani provedilor, come ozi è venuto lì alcuni di le ville, ai qual ha falò la mostra. Itevi, manda una relatione inclusa di Zuan Beya di la villa di Lanion solo Feltre: referisse eri esser sta in Tesiti e aver parla con ¡polito de Tesin e con Ja-como Spadaro de Fonzas, fugito per ribello di la Signoria di là, et con Gasparin Spada, li qualli li hanno diio non è zelile forestiere in quelli luogi ne farsi zente, e quelli tedeschi sono andati per Asiago, fono 700, andava in vicentina per nome di l’imperio, e intese dito Ipolilo da lui. l’havea libertà di salvar quelli li piaseva, e havea in commissione ben vicinar con quelli di Fellre diti» modo i se voj .no render, e