277 MDX, MAGGIO. ‘>78 monsignor di Alegra lo in Verona ron danari dicendo la Signoria provedi a Lignago. Poi l’orator disse zerclia Ferara eh’ el fa zenle per invader sul Pole-sene e nni si defenderemo con farli danno etc., il papa disse che polo far? lassate far a ini li prbvederò, stale sopra.de nui; concludendo soa Sanlita voria si havesse Verona e sopra lutto si atendesse a la forti-fication e defensión di Lignago, perchè francesi len-deno venir li. Item, il papa sarà a dì 7 in Roma. Item, pre’ Lucha di Renaldi li à mandato a dir veni a visitarlo, venendo farà l’olicio. 139 Item, eri malina el cardinal Cesarino romano morite, slato in lelo solum ti zorni, morto di fe lire et dolor colici, et il cardinal Arborense ispano è vc-cliio stava malissimo. De li homeni d’arme ispani par non sarano cussi presto a venir, sono el dieno redursi a Pescbara. Dii dito, di 3. Come à parlato col signor Marco Antonio Colona si risolvi di la eonduta, disse non crede aver titolo ni augumcnlo di la Signoria di Fiorenza c vería con la Signoria nostra, ma voria licen-lia dii papa di potersi acordar, perhò lien non lasserà ch’el vengi, dicendo Porator francese à instalo col papa, inleso la venula a Verielia dii signor Chia-pin Vitelli non lassi venir la compagnia. Item, scrive esso orator è avisi a Roma certi il re di Pranza non vieti in Italia, et che a Pavia è stà falo certi consulti con li capi, et monsignor il gran maistro vernilo di Milan lì zerclia la impresa la qual è stata a modo di dieta. El altre lettere fono lecte, ma non da conio. Et si aleso a zenlhilomeni venivano in Colegio e populari mandali a chiamar dal doxe, acciò impre-slasseno. Et per proveder a Lignago olirà arlelaric, nto-nilion, biscolo, carne salade el altro mandatoli e se li manda, lo parlato di mandar 4 zenlhilomeni nostri con 50 venitiani e marineri per uno, e eussi fo terminato di lar a bocha electi d’acordo, ma io non era, sier Andrea Capello di sier Domenego, sier Thomà Moro quondam sier Alvise, sier Antonio Marzello quondam sier Francesco, sier Hieronimo da Canal di sier Bernardin, questi tre ultimi è stati soracomili roti in Po e il primo era LX zivil et electo prima in Antivari, a li qual fu dato per spexe ducali 25 al mese et a li homeni ducati Ire per uno e dato a tulli paga per do mesi ; et mandalo per lhoro ace-lono di andar e parlirano ozi, e fono mandati a zer-char li homeni etc. Item, dimandono sier Thomà Moro et sier Ilfbronimo da Canal che li fosse balotà i lhoro crediti di le spese fate in galie si rupe, li qual peritò per avanti era qualche dubio di balotarli, e cussi preslo fono balotati tal lhoro credilo e preso. Da |ioi disnar, fo terminato far Colegio di la Signoria e savij, e mandar per zenlhilomeni |kt itti-prestedo e per quelli sono debitori, e cussi reduii vene quesle lettere. Di Roma, portò una lettera Pirro di lìibie-na, di suo fratello Bernardo a lui drizata, di 3. Cliome il papa tende aver Ferara, et col re di Pranza, zercha esser aseguralo, et Iratano di lenir a Blcs 12 milia homeni pagati per mitù, e in caso ch’el re di Franza sij contra il papa, il re d’Ingaltera fazi ditte zelile entrino subito in la Franza, et peritò dito re di Ingaltera lo asecurerà a questo modo el altri avisi ut in litteris superius scriptis. Itevi, scrive di la morte dii Cardinal Cesarino qual era ne-micho di Boati. Conclude il lutto è legnir Lignago. Referì sier Piero Morexini, savio ai ordeni, stato 139* a Cltioza per expedir la sovenzion dii provedilor di l’artnada e di la galia Cipolla, dicendo che el non à potuto far nulla con ninna di quelle, e ch’el soraco-mito, over capitano dii collo, Capello, saria contento, urnle acciò siano armate fo scrito ¡il provedilor una lettera per Colegio calda, cargando li sier 4 perhò quel Zuan Baplista di Landriano sora masser di’ el fazi la zurma, aceti etc. Et fo terminato, per tutto il Colegio, clic io Mariti Sanudo vadi dicendo che io le farò tuor la sovenzion s’ io vado e da poi che molto fui pregato vulsi obedir e andai a Chioza, el mi fo dato la commissione cliome noterò di solo. Di Campo, di proveditori di San Bonifazio, di eri, hore 3. Con tre avisi ,videlicet una relazione e do altre deposition c lettere, la copia di le qual sarà scripte di solo. El ch’el colaleral zener.il aricorda per governador zcueral il conte Alexandro Sforza fo fiol dii signor Galeazo Maria qual è a Pexa-ro e saria mollo a proposito e li basta l'animo con-dur a fine la praticha per esser sta suo grande amico. Item, dii zonzer lì dii conte Vanissa con li soi cavali numero 80, e voriano fosse a ssa’ di tal sorle li ha charczati e datoli l’alzamento, e venuti in Cinijio vestili a la lurchescha. Item, si mandi danari etc. Di Vicenza, di rectori. Si scusano di quanto scrisse il provedilor di Schyo e lo carga etc. Item, solicilano a la exalion dii danaro. Di Campo, dii Bataja, col ater al zeneral. Zercha voi far la mostra a le zenle e vadagnerà il danar di la Signoria. Item, aricorda dii conte Alexandro Sforza per governato!1 ut superius scripsi.