637 MDX, GIUGNO. 638 Di Damasco, di sier Piero Zen, consolo, di 5 aprii. Avisa aver auto la parte zercha cotimo, dove si pagava 15 si pagi 10, unde fato Consejo di XII, hanno terminato per sublevatione di colimo che le dexime si pagino, et 5 sta per imprestedo da esser sconta l’anno futuro, e sopra questo scrive assa’. Item, manda quello è sta trato di Oserà, et avisa di certo garbujo fato a li merchadanti, qualli fono posti in castello per il casandar, et non vi era il Nadra-zes per esser andato al Cayro, et il Signor à pocha ubedientia; et per ducati 750 portò via Carensio, adeo Dio volse erano li do mori, magrabi dii Soldan, venuti con ducati 30 milia per passar a Constanti-nopoli, per aver artelarie per Parmada fa contra por-togalesi, qualli cavalcliò dal Signor et fe’ relassar li merchadanti ; scrive nel Consejo di XII, aver oltra 1’ una per 100, aver posto do per 100 di più a la merchadantia per imprestedo, et spera assa’ sublevar quel cotimo. Item, di novo de Sofi nulla ze, e quelle Signorie desidera ben di la Signoria nostra. Di Aleppo, di sier Sabastian Bembo, vice consolo, di 2 aprii. Come sier Marin Vendramin bastardo quondam sier Pollo quondam serenissimo è scampato con ducati 8000 dia dar a mori, parte tolti a usura, era commesso di sier Nico suo fradello. Item, è scampa etìam......Rizo quondam sier Zuane con ducati 6000 et più, siché in tutto è ducati 14 milia, et mori si voi pagar sul nostro, et è malia cossa, e si voria far provisione. Noto. Ozi se intese, l’altro zorno andò a Laza-reto apestati numero 8 et ozi 3, siché la terra non sta ben, et tamen niun si schiva perchè con effecto non si ha dove andar, et la cossa è domesticha molto, e li provedadori sopra la sanità fe’ uno edito niun non andasse a visitar amalati senza licentia, e altre provision per le contrà. 311 * Fono ledi molti capitoli di nove di Roma, di le parole disse il papa al Cardinal di Medici quando el si parti contra Franza, etc. e voi liberar Italia, etc. Item, di uno altro, scrive il papa è d’ acordo con Franza, et è drizata a Vincenzo di Naldo è qui; e le lanze spagnole vien via in Campo di l’imperador, e l’imperador sarà in Campo, e scrive il camino à fato le dite lanze, et che li vene contra uno orator cesareo et uno dii ducha Ferara, sichè tutto è contra la Signoria nostra. Item, una leltera scrive Francesco Fantuzi bolognese, come spera di brieve intrar in Bologna con li Bentivoy, e l’imperator e il re di Franza sono d’ acordo, et expedita l’impresa di Padoa anderano contra il papa etc. Item, una lettera di Piero Rizo da Roma, di 20, a sier Zuan Badoer dotor et cavalier, come lui è San Thomaso che non crede, chome sempre à dito, et il re di Franza à levato la protetion di Ferara, e il papa vi va col Campo, e uno Canzadar spagnol fa 2000 fanti in Roma per il papa e va a Bologna; et è lettere di Milan di domino Fabrizio dii Careto che sgui-zari fanno motion contra quel Stato, et è zonta la ca-valchata di Napoli, si fa 400 lanze tra le qual è il signor Prospero et Fabricio Colona, e sarano in ajuto dii papa etc. Fu posto, per li savij d’acordo, una lettera a Roma in risposta, e avisarlo di li andamenti di li inimici e il nostro Campi' esser a le Brentelle etc. Item, solicitar voy soa santità romper a Ferara, il ducha è in Campo e non cura, e sarà causa di divertirlo. Item, li oferimo chome li havemo dito tute le nòstre forze etc. Et l’altra che sguizari rampino sul Stato di Milan, e questa è la via, e sopra questo serissemo lon-go; zercha a 1’ acordo con Alemagna, desideremo habbi expeditione chome tante volte havemo fato saper a soa santità, e sia presto perchè il re di Franza atende al dominio de Italia etc. Item, le 400 lanze ispane passano contra di nui, e saria ben intertenir a Verona etc. Ave 11 di no, 150 di sì. Fu posto, per li diti, una lettera a li provedadori in Campo zercha a socorer Citadela e volemo lenirla, e la provedi di pressidio, perchè è disposti di lenirsi e non li manchi, perchè volendola haver, inimici sarano ocupati etc., 4 di no. Et in conformità fo leto una lettera si scriverà a sier Gregorio Pizamano pro-vedador in Citadela zercha a tiior dentro vini et for-menti, sia di chi si voglia, et contadini, et defendersi gajardamente, et con domino Alexandro Bigolìn al qual li mandemo ducati 150 per spender in quello li bisogna, et havemo scripto in Campo li provedi etc. Fu posto, per li diti, riconzar la parte dii magnifico domino Zuan Paulo Manfron, videlicet darli ho-meni d’arme 150 a lui, e al fiol balestrieri 60, et per il piato di dito domino Zuan Paulo Mantron du- 312 cali 50 al mexe, cussi come prima havia ducati 500 a l’anno, bora habbi 600: fu presa. Fu posto, per li diti, che atento la importantia di Treviso il Colegìo habbi libertà di far fino fanti 4000 soto quelli capi li parerà; computa in questo numero Chiriacho dal Bórgo, al qual è sta dato fanti 400 etc., et fu presa. Fo leto per nui ai ordeni, una lettera si scriverà a Hie. onimo Zorzi sopracomito nostro cretense, laudarlo et premiarlo etc., la qual eri fo leta in Colegio et fo impedita per alcuni savij di terra ferma dirai-