MDX, GIUGNO. G16 con quelli zenthilomeni e si ricomanda. 11 principe 10 laudò et si dolse di la fortuna sequìta per li nostri peccati etc. Di Treviso, di eri, dii Zitolo di Perosa. Chome di qui li fo promesso 900 fanti, et con questa parola ne a fato venir alcuni et non li vien pagati, et li tien a so spexe, perhò si provedi, et vien qui Zanin dii Conte qual à fanti numero ... et il pro-vedador non li voi dar danari et è mal fato. Item, bisogna proveder a forlifìchar, Treviso sta mal cussi et venendo exercito si sta in pericolo, el qual Zanino vien qui e dirà molte cosse zercha la fortification di Treviso. Et fo introduto dito Zanin dentro et referì 11 bisogno steva prima li repari malissimo etc. Et fo terminato che ’1 dito torni a Treviso et habbi soi fanti numero ... et li fo balotato la paga. Item, fo balotà 100 fanti al Zitolo eh’ è ducati 300, et expe-dito Carlo Corso era venuto qui, qual ritorni a Treviso et habbi fanti... et datoli danari. Item, fo balotà mandar a Treviso 500 barili di polvere, et bombardieri numero . . . con do page. Di Muja, di sier Piero Moro, podestà, di 18. Chome triestini zerchano continue molestar sì da terra come per mar, e a di 15 hessendo zonto Pas Marco con cavali 30 in Trieste, quelli ussiteno con tre brigantini, facti in questi zorni, apresso quello che prima haveano, et li aviono verso Muja. Subito Zuan de Farra dito Bobez patron di la fusta armata, messo in ponto li soi homeni, con alcune barche li andoe contra, e con dilli brigantini longamente com-baterono, e li fugorono et feriteno alcuni di Ihoro con le artelarie, et morti, e il patron fo ferito di una bota di schiopeto in la cossa, non però di pericolo e niun altro di nostri, el qual ferito siete cussi più di hore tre, che mai disse ad alcuno per non impaurir li soi homeni fino el non ritornò a la terra ; e in questo combater eran in terra Pas Marco con tutti li soi cavali. Et a dì 17 diti triestini fato arguaito sopra la sua ponta, condute le artelarie grosse, venero iterum a provocar nostri fino a mezo la valle nostra, unde messo in ponto la fusta, per il suo canzelier fradello dii patron et Zuan Maria Soldato patron dii bragan-tin con molte barche di le nostre et do di Caodistria e una di Ixola, qual quel podestà richiesto li mandò, andorono contra et li fugono. et retirono nostri al loco dove erano dite artelarie, le qual sbarono con gran furia per butar a fundi la fusta, brigantin et barche nostre, et nostri se retraseno senza alcun nocumento. El dì sequente scrisse al podestà di Caodistria li mandasse li stratioti con li qual si aria tolto le artelarie se fusseno cavalchati quel zorno verso Trieste, e li fece cavalchar con mandato non passassero uno certo loco di suo territorio per assecurar che li cavali di Pas Marco non andasseno a danizarli ; e quella sera è zonto lì 20 cavali, capo missier Ma-noli Manassi, con li qualli farano Ihoro per terra et nui per mar dar noglia a li inimici, sichè de continuo bisogna star su le arme; laudò quelli di Muja. Item, ozi si ha Pas Marco esser andato a la volta di Castelnovo, et itinere ha fato grandissimo danno sopra quel di Caodistria, di animali. Item, voi biscoto per la fusta, et munitione ut in litteris; e cussi fo balotà darli. Di Grado, di sier Francesco Marzello, proveda/l or, di 20. Come eri sera a hore 23 veneno 3 barche de triestini ben in hordine, et è state tutta quella note sora el porto de prima, e in quella rna-tina a sol levà è venute fino al porto de la Roza, mia do di Grado, et hanno trovato una barcha de porta’ de stara 150 di uno citadin de lì, e l’hanno svalisada di corieri e altre robe, e non la poteno menar via per il vento contrario, e nel ritorno hanno tolto 3 barche pescarese con le sue arte di quelli poveri homeni di Grado, adeo de lì stanno con grandissimo sospeto per esser fato quel colfo pieno di corsari per non li esser custodia, fa far guardie etc. Item, voria arme et munizion ut in litteris; et li feci balolar alcune poche. Di Campo, vene lettere di 22, hore 4 di note, da le Brentelle. Chome riceveteno due lettere nostre. E quanto a l’artelarie sono in Padoa, et esser barili 5000, rispondeno è pocha, e voria esser 10 mi-lia per esser 40 boche di più di l’anno passato, et e ti am salnitrij. Item, quanto a l’altra lettera, che il gran maistro è amalato, e il ducha di Ferara andato dal Campo di Montagnana a Ferara con 300 lanze francese ; scriveno non esser vero tal aviso et sanno il ducha esser in Campo. Item, scriveno nostri non esser più di 700 homeni d’arme lì in Campo, e non hanno capo; Padoa è mancho forte di l’anno passato, unde voleno star di fuora per non intrar col Campo in Padoa, ma inimici poleno in hore 5 venirli a trovar, e tien venendo molti condutieri non li aspeterà et non vorano star lì a le Brentelle. È avisato il Campo francese esser a Longara, et esser ozi rissilo di Vicenza tulo il Campo di alemani, et esser conzonto con l’altro lì a Longara, et hano diti alemani conduto con si l’artelarie, sichè non sanno qual volta vorano tenir, o venirli a trovar, overo andar a la volta di Marostega ; sichè essi provedadori scriveno che le nostre zente in Campo è mal disposte; et venendo a trovarli, li par savio consejo, non sia