4ì>3 l'alo lo effeeto li venisse a tuor, eie. Or lo spazà dal Colegio,. etc. Fo ozi, per Colegio, scrito una lettera al conte di Traù: che dii resto di salii el possi vender luora et spender li danari in guarde e altre cosse li fo scrito, e lassi convochar il suo Consejo, e mandar oratori a la Signoria nostra, e lui scriva sopra quelli il suo parer con altre clausole ut in litteris. Fu posto, in questo Consejo per li consejeri, la gralia di sier Andrea Baxejo fo presoli dii papa era a Brixegele, che sier Nicolò suo fiol halli do balle-strarie a l’anno per anni a. Ave 190 di no, 9G0 de si iter uni 219 di no, 943 de sì et nulla fu preso, perchè la voi aver i cinque sesti. A dì 3 in Colegio, veneno li capitani qualli hanno le polize de li debitori et inter ccetera uno de li ditti retene a Rialto a I’ oflìcio di governadori sier Francesco Micbiel quondam sier Thomà debit'>r di la Signoria nostra di tanxe ducati 200, e lo messeno in caxon, et sier Jacomo suo fradello, è di pregadi, vene in Colegio si dolse ili questo, tamen fo concluso star su la parte, e non si vuol tuor stabele in tenuta per non aprir questa porta. Vene uno nontio dii conte Alexandro Sforza, è a Pexaro, fo fiol naturai dii ducha Galeazo Maria di Milani, con lettere di provedadori date in itinere a le Brentelle, a di 2, qualli scrivalo mandar ditto nonzio a la Signoria nostra, el qual introduto, nome Francesco, presentò una lettera a la Signoria dii suo patron, data ili Pexaro a di 23 mazo: chome voria vegnir a stipendij di la Signoria nostra per la obser-vantia el porta a questo excelentissimo Stato, poi per recuperar il suo Stato occupalo da barbari ; scrive non dubitar bari gran favori da li populi zonto el sia nel nostro campo et si offerisse, etc. El qual Francesco, poi usate certe parole, disse aver ampio mandato di concluder, et leze alcuni capitoli voria da la Signoria, voi 200 boinini d’arme, ducati 100 per homo d’arme, la sua persona e pialo ducati 4000, lenita per doi anni et uno di respelo, voi 2U0 cavali lizieri, voi lui e li soi portar arme in Veuiecia e nel Sialo, e altri capitoli ut in litteris. Il principe li usò Itone parole, dicendo è carissimo nostro soa magni-ficenciii, e che quando el volevemo el non volse, bora ne par tardi, li inimici n’é propinqui tamen si con-sejerà. Veneno sier Micbiel Memo, sier Zuan Dolfìn, sier Mafio Bolani oficiali a le eazude con sier Piero Alvise di Prioli, provedador sopra la exation, e nota uno di soi cole™»sier Antonio da Canal morite l’altro zorno, eravi etiam Galeazo di Sperai scrivan, e fo 494 parlato in materia di debitori et scuoder, etc., etiam veneno li governadori ili l’intride, parlato scuoder ut supra dexime el tanse che scuode sier Lunardo Barbarigo governador e Zuam Fermali. Item, vene sier Nicolò Zuslignan, quomlam sier Bernardo, per sier Pangrati suo Iradello è anialato, scuode dexime e tanse al sai, e portò uno libro di debitori boni etc., da ducati 20 in suso, etc. Vene Folegino, dicendo il signor marchexe di Manloa manda a dir a la Signoria li pareria eh’ el nostro Campo mandasse 400 in 500 cavali lizieri verso inimici eli’è a campo a Lignago, acciò dagando la bataja, sentendo cridar arme quelli desisteseno el quelli dentro prendessero) vigoria etc. Veneno sier Marco Antonio Calbo et sier Alvise Baxadona cugnati di sier Benelo Marini, andò spoute a Padoa a la del'ension, c dimandò licentia di repa-triar, e cussi la ge fo concessa. Fo parlato, aleuto le insolentie de turchi è con Vanissa e fanno danni, mandar sier Alvise Loredam quondam sier Luca da lhoro, acciò n >n faeesseno danni, et mandato per lui si oferse andar c li fo ba-lotalo ducali IO al mese, tamen poi fo terminato prò nunc non mandarlo. Di Campo, di provedadori generali, date a le Brentelle, a dì 2, liore 17. Come si preparano per questa inatina ad andar col Campo a Vicenza, voi più polvere per li schiopeti subito subito, et si scrivi a sier Alvise di Dardani, provedador a Mirali vadi con 200 homeni de lì a Li mene, per custodia di quel passo, et etiam lhoro li hanno scrito. Item, hanno mandato Traversini Traverso con li 200 cavali el Francesco Sbrojavaeba con 70 verso Marostega, per lenir quelli lochi et preparar e veli-gino con li homeni richiesti. Item, mandano una lettera aula di Moneelcse di Zuam Forte: come inimici fevano un ponte su 1’ Adexe a Bonavigo per passar di là, e non sa se per dar bataja di là a Li-gì lago o per andar via. Item, sano che è venuto di Verona zoso per 1’ Adexe Zaire con 4 arlelarie suso. Item, esso provedador Griti è stillo a Padoa quella malina, à parlato con li rectori, et posto bordine a tulio eia le viluariedieno mandar in Campo, et liarà col Campo pezi 9 de artelaria olirà li falco-neti dii Campo. Item, ha aviso inimici aver Irato tutta la noie passata a Lignago e la malina non si sente, et hanno mandato Ilierouiino Pichim con certi balestrieri a. cavalo e strai ioti dalmalini verso Bassam e quelli lochi por conforto. Item, hanno mandato domino Bernardini da Sessa el eaw.lier e altri t itadini vieen- \ll)X, GIUGNO.