877 MDX, LUGLIO. 878 sto ditti focili verso Pernumia. Scriveno il bisogno hanno lì in Campo di danari et se li mandi subito ad ogni modo per pagar le zelile che exelamano. Item, assai fanti de lì parteno chiamati da Chiriacho dal 426 Borgo che la la mostra a Mestre. Item, mandano una lettera aula per il trombeta di missier Zuam Jacomo Triulzi drizata a lui proveditor Oriti, zercha il bastardo di la Cleta voi mandar uno suo in questa terra. Di Padoa, di reofori, di eri, hore do di note. Chorne eri fo festa e non si lavorò, ozi si à lavorato, inimici venuti apresso le mure preseno animali vicini a la terra, si dice vanno via, à mandato a preparar a Montagnana alozamenti et mandato lì le artela-rie, e fato comandamento tutti prepari pan per tre zorni. Di Seravalle, di sier Zuam Diedo, proveditor in Castris, e sier Nicolò Balbi, proveditor di Seravaie, de 29. Chome mo terzo zorno inimici brusono la Scala et il castel de Agurdin et il canal de Mis, voleno aver li passi aperti et voleno far minar Castelnovo di Quer, e hanno mandato a ruinar le muraje. Noto. In questa malina per tutta la terra si diceva esser sta sentito bombarde verso Padoa, el sier Lorenzo Loredam fìol dii principe disse aver sentito lui che andò a messa a Santa Maria di Gratia, tamen fo toni e non fo bombarde. Fo consultato in Colegio scriver a li proveditori zenerali una lettera, fata notar per sier Francesco Foscari, savio dii Consejo, cargandoli è sta mal li inimici siano venuti fin soto le mure e lhoro non ha-bino le scolte e sentinele fuora; et leta, altri savi] di Colegio, maxime sier Alvise da Molin, non fo di opinion, et termina indusiar e scriver per pregadi. Fono aldìti li oratori dii populo di Glierso eontra li nobeli con capitoli, 9, et poi altri 9 azonti, parlò per li popolari sier Luca Minio, avochato orator, fono comessi ai savij ai ordeni. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta. Di Padoa, di ozi, hore 14. Chome credevano poter scriver dii levar de li inimici, tamen sono ancora dove erano : e per stratioti e cavali lizieri andati, tra i qual domino Alexio Bua andato fino a le scolte di la Bataja, domino Dominìco Busichio andato verso Pernumia e tornati dicono il Campo francese è alo-zalo lì a Pernumia. Item, per uno vien di Este hanno come il Campo si lieva certo, et è sta mudato uno francese era al governo di Este et messo uno ‘àlemano et mura do porle di Este, patiseno de vitua-rie assai. Item, scriveno quelli homeni d’arme no- slri, voleano venir a la Signoria, hanno fato che ven-gino uno per compagnia e cussi vieneno. Item, hanno ricevuto una lettera nostra con la copia di la lettera dii ducila di Termeni, aula dal marchexe, li piace lo aviso, et eh’ il gran niaistro si lievi et lassi 500 lanze francese sole. Item, scriveno dii zonzer lì de domino Naldo di Naldf, e lo laudano. Vicenzo di Naldo à domanda licentìa el ge l’anno data. Fo manda in questa sera a Padoa ducali 4000, et nel Consejo di X con la zonta fo fato ubligatione di arzenti e ori a chi presta, tra i qual sier Francesco Foscari, savio dii Consejo, prestò ducati 1000 d’oro, et bavera ducati 1000 d’oro di zecha veni-tiani. Vene Cabriel Pinello, zenoese, stato alorno et in- 426 * trò nel Consejo di X e fe’ la sua relatione : come el partì eri sera da Ferara, il ducha di Ferara era con 300 lanze a la Bastia, tra francese e di le soe, et non potè resister a le zente pontificie, e in Ferara è fanti 800. Item, eh’ el Campo de inimici si lieva certo di dove i sono propinqui a Moncelese, zoè il gran mai-stro con li francesi lasando 500 lanze francese a l’im-perador, e questo fanno per non aver vituarie et an-derano in Brexana per la via dii Polesene e di Li-gnago, e che feraresi e merchadanti forestieri, sono in Ferara, si voleano partir per venir in questa terra a star, si credeseno aver recapito, et veriano con le fameglie lhoro, e cussi Zuam Beltrame, spagnol, ma non voria pagar le lanse passate, ma ben quelli; ve-gniriano, Item, disse era gran discordia in Campo tra francesi, spagnoli e todeschi, et à visto portar in una cassa uno spagnol morto in Campo per lhoro francesi et fo porta in Ferara e lo volean far portar dito corpo a Napoli. Item, eh’ el ducha di Ferara voleva dar meza paga a li fanti sono in Ferara, ma non 1’ hanno voluta luor. Item, eh’ el papa feva fanti el za ne erano zonti a Bologna fanti 2000. Feno capi di X per avosto: sier Francesco Tic-polo, sier Piero Querini et sier Luca Trum, stati altre fiale. Di Poma, di V orator nostro, di 24, 25 et 26. Et fo dito per la terra la nostra armada aver preso uno galioin de zenoesi, e sta ferito sier Zuam Francesco Polani, sopracomito, e il papa à mandato il governador dii Flisco su 1’ armada et là zente a furia, et dite lettere scriverò, perchè fo lete etiam in Colegio. A dì ultimo lujo in Colegio fono leete molte lettere, et i savij andono di là a consultar di scriver a Roma. Di Poma, di V orator nostro, data a dì 26