707 \IDX, LUGLIO. 708 Di Cataro, di sier Pollo Valaresso retor e provedador, 21. Zercha Manoli Ciada, capo di slra-tioti, qual vien di qui con cavali 16 e prima ne vene 40, e sopra questo scrive come è stati mal pagati eie. Item, ('magni dal Borgo è qui, si lazi provisione. Item, il sanzacho si aspefa a Scutari, è homo cativo e saria bon veder. Di Dignam, di sier Piero Salamon, vice podestà, di primo. Come in quel zorno cavali 100 de corvati e pedoni 200 hanno tato arsalto a quel loco di Dignam, qual è aperto et è solum in mezo un pocho di casteleto donde inimici hanno lato il suo forzo de intrar in la terra per brusar quella : tarnen quelli si hanno porta virilmente, et non hanno dani-zato quel, luogo, ma ben fato presoni homeni 20, adeo vede Dignam in gran pericolo, dubita anderà a foco e fiamma, e volendo tajar le Ihoro biave sono da inimici opressi e fati presoni, li animali tuffi hanno persi et sono come disperati e non li provedendo anderano via. Di Humago, di sier Nicolò Magno, podestà, di 20 zugtio. Zerdia l’intrade dii vescovo di Trieste, qual l’anno passato le mandò a 1’arsenal, et bora avisa quello l’habbi a far. Item, di archibusi trovati in la caxa de li Brati li vicina, qualli li andò a tuor, perchè Damian di Tarsia li trovò in Piamonte et li mandò a salvar. Et per Colegio li fo scrito che dovesse scuoder le dite intrade e mandarle a 1’arsenal e tuor le arme a li Brati e archibusi, non obstante alcuna lettera geritali in contrario. Vene in Colegio Lodovico da Fermo et il Fole-gino, et mostrò lettere di la marchesana al marchese, etc. ; et fo mandato per sier Nicolò Bernardo, savio a terra ferma, a parlar a dito marchese e mostrarli le lettere, et quelle di Vigo di Camposampie-ro, etc. Veneno li provedadori sora le legne, zoè sier Pelegrin Venier et sier Hieronimo Diedo, zercha il boscho di Valle si se dia tajar o no; e fo concluso di no e risalvarlo cussi, etc. Da poi disnar fo pregadi et Consejo di X, et vene le infrascripte lettere qual fo lede : Di Cypro, alcune lettere drizate al Consejo di X, ut patet. Di Candia, di reofori. Prima replicate, di 29 aprii, poi di 12 mazo do lettere. In una avisano dii barzoto anconitano preso da sier Daniel Griego so-racomifo con ogij bote 44 di Antonio Bonciven fio-rentin, qual discargonodelì per servar intade, atento li capitoli col papa, il patron mori, et seri veno aver venduto alcune bote per pagar nolli et altre spexe. Item, per una altra lettera scriverlo, pur di 12, aver 346 * spazà sier Hieronimo Zorzi, soraeomito, cugnado di sier Francesco Bon, fooratorqui armato la galia dii suo in uno zorno datoli solum la galia e la panatica, et la dita galia è sta ben in bordine armata di homeni con archi e freze. Item, à armalo uno brigantini a sue spe.xe de valentissimi homeni et quello à menato con lui. Item, a dì 9 zonse sier Bortolo da Mosto, capitano di le galie bastarde, lì, con sier Marco Antonio da Canal, sier Jacomo Corner et sier Zuam de Garzoni sopracomitì. Item, hanno inteso da Rodi fra’ Bernardini esser a Malta con 4 nave e dovea conferirsi in Alexandria, et la nave di la religioni esser partida di Rodi per Alexandria, et di Alexandria hanno di 16 marzo ivi esser tre nave francese. Item, da uno castello hanno esser sta visto velie 6, quare, sora Cao Malio a la volta di ostro e sirocho, unde hanno consultato di’ el capitano di le bastarde vadi a Cao Salamon e lì stagi su la crosara, et a dì 29 aprii spazono uno bragantin al capitano di le galie di Alexandria advisandoli di questo, etc. Item, la galia di sier Jacomo Corner soraeomito per esser ¡navigabile è sta messa a carena e li bisogna conza. Item, i homicidiali e banditi sono venuti sopra le galie juxta la parte a servir la Signoria nostra. De li diti, di 14 rnaso. Mandano una lettera anta di Antonio Franco, ciladim de lì : scrive da Zira petra di 10 mazo a essi rectori di Candia. Item, avi-sa manderano via inmediate la galia Pasqualiga che si arma. Item, il sumario di la lettera : avisa aver da uno bregantim, che la nave di la religione è una bar-za biscaina, do fuste hanno in commissione dii gran maistro che non dovesse partir de l’isola de Guida e di l’isola de Gaudo e aspetar le galie grosse veni-tiane, e il patron dii dito bragantin ge 1’ ha dito. De Montona, di sier Andrea Zivran, prò-vedador di s trattoti, di due. Come, per lettere di 27 zugno, ha aviso le preparation facevano inimici per venir a danni di Mocho, San Servolo e Cernichal, e il danno fato soto Pinguento, unde si conferite a quella volta per obviar e disturbar li disegni hostili : è stato per do zorni atorno quelli confini con questi cavalli e zercha 300 fanti, scorendo da un loco a l’altro con mostrarsi a li inimici, e visto che alcuno ne se ha voluto scoprir, inteso eh’ el capitano de Pisino da una altra banda con 200 cavali crovati era messo in hordine per venir a dar una altra bota aPinguenlo, vene lì a Pinguento estete luto eri, e visitato i loebi vicini, zoè Rozo, Colmo, Draguchij et Petra Pelosa, d eri sera zonse li a Montona e trovò sier Michiel Ma- 347