r>i i MI)X, GIUGNO. 5 '.2 terza Valenza. Jtnn, manda uno breve dii papa a la vonn per li cavalli, amazati molli
  • edadori venerali, zonte eri sera, date a le Brentelle, a dì 4, hore 17. Scrive difusamente il modo seguite eri quando fonilo a le Torele, e a pena zonti si cridò arme, arme, e tutti armati andò avanti domino Meleagro ila I«'orli, il cavalier di la Volpe e Baptista Doto dried i contea da 600 et più cavali di homeni d’arme ussiti di Vicenza con il signor Lodovico e Federico di Bozolo el altri fanti, et fono a le man, era etiatn Zuam Gre-cho e altri capi e li rebateno fino in le porte di Vicenza, e sopra le fosse fo morti alcuni, per il cavalier di la Volpe preso da 100 cavali con li homeni d’arme tra veronesi e cremonesi e mantonni e pocho manchò non fusse presi li do di Bozolo, qualli si sai- feriti alcuni tra i qual domino Zyam Grecho come scrisseno nel naxo, etc. ma non bavera mal di pericolo, unde etium il conte Vanissa con li stratioti dal-malini, siati verso Marostega, tornati hanno amazato da 150 inimici, el era con lui Detrico. Et poi fato consulto, et che tre capi di fanti videlicet Gnani Pincon, Zanon da Colorno el Marco di Rimano li haveano 251 " dito aver sentilo stranie parole da quelle fantarie, et poi feno consulti con li condutieri quid fiendum, e [»arse Ihoro non esser di sbarajar la cossa et esser dentro boti numero di pressidij, e scrive le opinion di tutti, e domino Lucio tra li altri non li parse dicendo che monsignor di Aliegra era ussilo con zente fuora eh’ è signal sono grossi, et poi soprazonse la nova di Lignago, et iterum consultato, fo terminato da tulli non esser più da dimorar lì, ma vegnir a le Brentelle col Campo, acciò da franzesi eli’è sohim mia.....de lì non fossemo messi in mezo, e cussi in quella matina veneno de lì con dito Campo. Avisano aver trova solum i che voleano far experientia in Vicenza con le arlelarie, videlicet'domino Antonio di Pij, domino Jannes di Campo Fregoso, il cavalier di la Volpe et Lalanzio da Bergamo, li altri no; e nominati li condutieri siali in consulto è domino Lucio e il conte Bernardini e conte Zuam Brandolini, Zu-liam di Codignola Guerier dii (ìaslelazo, Agustim di Brignam, etc.; e il capitano di le fantarie havia un pocho di febre; scrive quelli fatili nostri è mal didisposti per li (sitivi pagamenti hanno. Or zonti qui veleno veder mandar qualche cavalo liziero verso Lignago, etc. Di Padoa, di rectori. di 4, hore 10. Manda questa deposilion Mariti da Dulzigno e Domenego da Dulzigno erano in Lignago compagni di sier To-nià Moro, venuti li a Padoa scapolati di Lignago di man di francesi. Dicono che marti proximo passato a zercha bore "23 el Campo nimicho zonse a Porlo, el mem>re da matina messeno le arlelarie a Santa Maria de Porto e comenzono a bombardar la terra di Lignago, el zuobia di note pasono 1’ Adese de solo Lignago suso /.erte zafre, et venere da matina deteno una hataglia a la porta di Lignago verso la Badia, e poteno far niente salvo che fono morti de li nostri zercha 10, di soi fono morti zercha 400 da le arlelarie et e ti am da arme da man e freze, e il sahado poi deteno do volte la balaja pur da quella banda e niènte feeeno; domenega poi a dì 2 deleno Ire ba-taje una la matina, l’altra a bora de disnar e la terza verso sera ; e che eri da matina, a dì 3 a I’ alba si presentono iterum a la balaja, e in podio spazio