MDX, MAGGIO. 468 lo di Porosa, qual liavia scripto una lettera, ohe atento le ferite abuie a la rota di Trevi da francesi e fato presone e riscatato et le fatiche aute in l’assodio di Padoa et aver varentato il bastion et perhò stima il suo honor e voi provision altri 100 ducati eh’ è ducati 600 in tutto e aver quelli fanti havia prima etc. dicendo non è homo da star sotto il capitano di le fantarie, dicendo mal di lui. Il principe el quietò, e che non dovea mover questo al presente por exempio di altri e se li daria che saria capo di 900 fanti e andasse aliegro a Treviso etc. El qual Zitolo apresentò una lettera di Porator a Roma, dì 11, et una di la comunità di Perosa a la Signoria latino in recoman-datione di certo navilio con ogij proso da le gal io, soracomiti sier Andrea Poluni et sier Michiel Grie-go, andando in Candia ad armarsi et è subditi dii papa, e per li capitoli se li dia restituir, e cussi il papa à dito a 1’ orator nostro di questo, acciò non babbi più rechiami ; et li fo risposto per il principe eramo contenti di restituir, et ordinato a mi facesse far lettere in Candia restituissa a Roma et a Perosa, e cussi loci. Et dito Zitolo disse voi mandar por sua mojer, etc. el se li provedi di la caxa in Padoa justa la parte. Vene sier Marco Zustignam, quondam sier ,Ia-como, vien questa note di Campo, e con li cai di X referì quanto li havia dito il provedador Griti e il bisogno di capo a lo exercito et altre cosse etc. Itern, poi Folegino fo in Colegio con li cai di X. E nota fu concesso al marchexe disnase in gran Con-sojo con alcuni zenthilomeni soi et con le guardo per darli sboro, e cussi si farà ogni malina, perchè di bora in bora si aspeta di Roma lettore di la sua li-beratione e il tìol sia zonto a Bologna. Di Campo, dii provedador Grifi, date a le Drentclle, a hore una di note, eri. Conio per più vie è zertifìchato la cossa dii Campo nemico, a dì 20, a hore 8 in 9 si a preseti tono por sorar lo rote, el presentati li fanti e guastadori nostri di Lignago di-serono le arlelarie et ne fe’ gran frachasso, et a Mon-lagnana è slà porlà charele piene di morii el forili. Poi per alcuni di Moncelese et di Noventa liano che ditti inimici, vedendo non poter prender le roto, hanno falò ponti su quelle per condur le artelarie, e sono andati in li borgi di Porlo; et diti borgi per quelli di Lignago erano sta brusali e luta via ardeva, tamen non porano esser dii tuto rumati, che a questi tempi alozerano ; et che l’artelaria mcnuta su cari se impaludava per le aque, ne poteva ttssir, ma la grossa conveniva farla tirar sopra i ponti. Itetn, à per alcuni che ’1 ducha di Ferara con le sue zenle era partito di Campo et andato verso Ferara, el che 400 francesi volendo passar l’Adexe a la torre Marchesana, da feraresi non sono lassali passar, dicendo orano andati per depredar il Polesene, li qualli di- 2 cono voler andar per sua scorta al Manfron, e condurlo in Campo. Item, ozi non si ha sentito bombardar fin mezo dì a Lignago, si tien atendino inimici a preparar l’artelarie, et sono za passati ezonli a Porto. Item, à la nova di Vanis, di quello à fato a Citadella, al qual mandò ducati 100, a bon conto, voleno la biava, et di questi 25 zonti li le’ dar castroni e pan, voleno le spexe, non sa a che modo siano conduti ; et per Colegio ozi li fici risponder sarano come li Vanis. Item, scrive che fra’ Lunardo è stato a Moneelese dove si lavora e forlifleha, ma li guastadori di Conselve non vieneno. Item, à ricevuto ducati 5000, pagato domino Jannes et altri ut in litteris, et ne aspeta di altri, à lettere dii suo colega è a Marostega etc. Dii capitano di Po, vidi do lettere, di eri, da l’Anguilara. Per una; come à ricevuto lettere dii proveditor di Farmada, di 29, li scrive Ita auto comandamento, di cai dì X, di tuor una impresa, e perhò bisogna vegni con le barche e ganzare, non inportando etc. ; e lui dice per tuor l’impresa di Arian potrà andar di la ; el ha auto lettere dii provedador Marzello di Moneelese ohe ha il duca di Ferara è levato con le zente, il Campo è venuto di la dii Polesene, si dubita non vengi etc. Et manda uno ailro aviso ¡tuto, che feraresi voleno vegnir a brusar Cavar/ere, poi è sla lirusà per nostri iti Fosson quelle caxe, siehò eonvien custodir et non sa che far. Et per l’altra lettera scrive : che a la torre nova saria bon mandar 50 homeni di Chioza a so spexe per 8 zorni, e poi mudarli e non mandar altri fanti e saria bon, e lui con barche poria far qualche bon l'rueto et le ganzare, e non si tegneria la spexa di le ganzare etc. Di sier Zuan Corner, castelan di Moneelese, di 29. Zercha quelle forleze si va lazando, è compido forlifichar la prima centina dii monte, si va fazando il resto, sara inespugnabile, ma si duol non è aqua, ni molto vino, e si voria portar suso. Di Padoa, di rectori. Di le fortilication e modo di far, voria ducati 200 a la septimana e altre cosse, e voria mcler la man su li danari di le farine vendute. Li fo scripto per Colegio non li tochasse, ma facesse con li danari di la camera. Item, scri-veno aver fato provisione, più fanti di Campo non inlrarà, e le porte sono custodite, etc. Fu foto merchado di slera 10 ntilia formenli di qui, per li provedadori a le biave, e balotalo in Colegio con sier Alvise da Mosto quondam sier Jaco-