•iti! SJDX, El acoinpagnato il prim-ipe in chiesia, li savij lutli di Colegio e nui a li ordeni si redusemo in Colegio a lezer le lettere, et maxime una dii Provedador (!rili richiede risposta di quanto habino a lar col Gimpo per divertir li inimici sono a Lignago o andar a Vicenza a Este con li cavali lizieri, percliò tra lhoro capi è varie opinione; linde consulta, fo terminato chiamar in Colegio el dito marchexe et dirli queste do cosse quello consejava: el qual disse non saper li siti, laudava andar a Vicenza si la reusi-va, fo poi chiamato el Zitolo el qual etiam laudò questo; unde fo terminato licei sia il dì dii Corpo di Cristo far ozi pregadi. Di Campo da le Brentclle dii provedador Griti, di 29, hore 20. Come à ricevuto nostre lettere zercha il Manfron, lui zà havia ris|R>sto e promesso per scrilura a inissier Zuam Jacomo Triulzi zonto el sia mandarli monsignor di Bonvexim, el qual za è zonto a Padoa. Item, la lettera dii capitano di Po di quelli spia Baptisla Doto deve andar a Lignago con danari, scrive lui fo vislo da 100 ho-meni d’arme e fo miracolo el scapolasse, et perhò si spera li ducali 1000 mandoe sarano zonli in Lignago. Quanto a lo ricordo di sier Zuam Lion intervenendo el conte Otto di San Bonifazio è bon mandar diti danari, vederà; avisa che il colega Capello andò a Bassam con il conte Bernardini per esser poi con sier Ferigo Contarmi e cavali lizieri e far qualche efl'ecto; et à lettere li turchi dii conte Vanisa restono a Citadela e con domino Alexandro Bigolim e andono verso vicentina, si duol haverano fato avanti l’hora li inimici cauti ; scrive la causa è sta che quel provedador di Ciladella lo avisa ò restati diti furchi lì perchè voleano la biava; el perchè il colega li scrive da Bassan ozi voi andar a Marostega e mandi zente di qua verso Vicenza ; et a caso, prima il ricever, erano andati il cavalier di la Volpe et Ja-como Maxin per la via di le Torete verso Vicenza el 100 balestrieri dii magnifico domino Luzio verso 227 ‘ Camisan, sichè sarano sta in proposito. El qual colega li scrive li mandi 100 fanti per meter in Marostega, et non havendo danari ha convenuto luor di quelli si mandava per Lignago, perhò con li aìtri verano suplirà al dito numero; scrive se li mandi danari per pagar le zente. Et per alcuni venuti di verso Vicenza ha tutta questa matina hanno sentilo gran bombardar, tien inimici si siano apresentati a Lignago e nostri salutarli con le artelarie, e voi mandar cavali lizieri verso le Torete a far corer, et 1’ altra parte verso Bassam e Marostega ; e doman Ira’ Lunardo • andari a Moncelese scorzizando di lì via con altri maggio. * 462 cavali lizieri; el qual eri fo etiam a Monzelese vele li re pari, par non fazino a lhoro modo, à scrito fazi come fo ordinato diti repari. Item, scrive à in Lignago non esser polvere dì schiopelo. Dii dito provedador, di hore 24. Come lies-sendo andà il Campo a Lignago, li parse far un consulto con quelli condutieri et capi per trovar il modo di divertir. Prima parloeesso proveditor certo bordine de sacomaiti ; poi di meler le scoile experle e non siegua il disordine di questa note, che lo cridà arme, arine; poi di la sicuration di contadini viene-no di qua di la Brenta per assecurarsi, jusla le pro-clame fate. Poi introno in la materia dii divertir, il capitano di le fantarie voi andar a Vicenza per tajar a pezi quelli aleinani vi sono, sarà cossa fazile el si harà il favor di contadini e quelli di la terra ; domino Luzio disse tre cosse è da far per divertir o andar a trovarli e questo voi esser le forze, ma quando fossamo più non è da far zornata; l’altra mandar cavali lizieri verso Este et molestarli, e questo è mal divider le forze dii Campo; il terzo andar a Vicenza, e a questo voria saper il numero di spagnoli vi sono, perchè si poi sempre ritornar a Padoa. Fra’ Lunardo alt è bon andar con cavali lizieri verso Este : domino Jannes di Campo Fregoso laudò andar a Vicenza dove intende esser solum lanze 300, dicono fanti aleinani e altri 8000, ma non sono 5000, e non voi star in Vicenza, poi tajato questi a pezi, ina ussir col Campo; domino Antonio di Pij voria andar al ponte di la torre verso Este et con li cavali lizieri ma voria etiam per far spale 100 hoineni d' arme almeno e fantarie; Zuliani di Codignola e Guerier dii Castelazo laudò dita opinion di Este; lui proveditor non si volse risolver dicendo domali saria in Campo il suo Colega e si delibereria, et perhò aspela risposta di la Signoria nostra qual via li par il meglio. Avisa non sono, andando a Vizenza, per star li poi aràno fato quanto è dito, ma vegnir fuora col Campo, el che è un bel exercito il nostro, ma se li provedi di danari, acciò non si sminuiscili. Item, scrive che la paga solla di Bernardini et Aguslim (li Parma, sono in Lignago, voi ducali 1000, ergo si provedi. Dii dito provedador Griti, hore 2 di note. 228 Cliome erano tornali li do, videlicet Zuam de Mio et Pereto de Zuliam da Noventa, homeni di Batista Doto andali con li ducati 500 per uno verso Lignago : dicono aver perso di meza hora di mirarvi, perchè questa malina per lempo il Campo fo li, e comenzo-no li fanti e guastatori a butar burchiele per slropar la rota dii Porto, quelli di Lignago li s;dutono con