465 MDX, MAGGIO. 46G scampati et lato G prosoni, ili quali nel condur non li parendo aver tanto fastidio a Ire di Ihoro tajono la testa : li qualli erano uno milanese, uno cremonese e uno bolognese, et recuperò la preda. Itevi, uno Jacomo Pajello vicentino rebello nostro prcseno qual hanno ligato per la golla à uno arboro datoli taja ducati 300, a pagarla termine zorni 3. Item, per si ratio ti fu preso uno Ilieronimo Caura vicentino e conduto li in Marostica et li hanno tolto 8 cavali, el qual dice non è ribello, e si scusa non è quel Caura ribello ut in litteris. Item, avisa a una villa li vicina, Maxom, fu fato comandamento per quelli di Vicenza per nome di 1’ imperio conducessero) in Vicenza certa biava hanno, et bora esso provedador li à fato uno altro co-mandamento la conducano in Marostega e cussi ube-dirano. Item, avisa che sier Ilieronimo da cha’ da Pexaro era provedador nel caslel di Bonvexim si ha reso a li inimici, salvo I’ aver e le persone. Nota, à mandalo per 100 fanti in Campo, 2G voi meter in caslel e il castelan 25 a li castelli di basso et 50 sopra la piaza. I>i Udene, dii vice locotencntc fono tre lettere, di 26, lete in Colegio di savij. Prima del parlamento fato, e quello hanno concluso di pagar e balestrieri e taje ut in litteris; poi in l’altra provisión fate al castello di la Chiusa. Et manda più lettere aule di quelli lochi vicini a inimici, videlicet di Pon-lalba, di qual li scrive, e di altri par inimici tondino venir in Gorizia bon numero etè a Vilacho reduti da zercha..., et si dice l’iiuperator vien in Priul etc. Item, ha avisi che le zente voleno venir a la Chiusa e altri avisi, ut in litteris. Di sier Jacomo Sagredo, castelan a la Chiusa, al locotencntc di Udene. Li provedi, le zente voleno venir lì a Campo nimicho. Di Cividal di Friul, di sier Andrea Conta-rini, provedador. Zercha danari per quelli soldati, et si provedi, etc. Non lecte. Di Udene, dii vice locotenentc. Avisa che fate sarano dite zente, e inteso il cavalier Cauriana, capi di ’200 balestrieri a cavalo fanno quelli di la Patria, aricorda sani bon numero, el perhò voria uno capo di reputazion, etc. Et non li par che quel Baldisera di Scipion sia persona apta a questo. Di Gradiscila, dii provedador Dolfm generai di......Avisa..... 22!)’ Di Chioza, dii podestà di ozi. Chorne, inteso inimici aver brusato a Fossom la caxa di sier Alvise Mantello chodie scrisse, mule mandoe subito alcune barche de lì per veder quello era, le qual Irovono cussi esser, et inimici esser parlili, mule li ditti nostri messeno luogo in certa villa lì vicina de feraresi et brusono da "20 caxe di paja, e inteseno quelli felino tal danno è bomeni di Arian, et sopravene alcuni a gì va lo e Ihoro con le dite barche si parlino. Itevi, aricorda si provedi a la Torre nuova, il caslelam è qui venuto, li compagni si vuol partir, quel provedi-dor, è lì, sier Zacaria 0roani lo solicita, non sa che far. Fu posto, per li savij d’acordo, una lettera in Campo a li provedadori in risposta di questa matina auta, zercha mover il Campo, e hanno parlato col marchese di Mantoa et Zilolo de qui : laudano l’impresa di Vicenza hessendo facile, perchè faria divertir l’inimici, e il marchese disse non saper li passi, e perhò con il senato li scriveno questo, tamen si re-metemo a Ihoro eh’è sul facto, qualli con quelli capi e condulieri vetiino di far quanto li par per divertir et conservar lo exercilo. Itcm, vedino mandar danari in Lignago, nui de qui habiamo provisto per via di Mantoa e Bologna. Itevi, se li mandò eri sera ducati 5000 et se li manderà de li altri ne si resterà far il tutto, etc. Et dita lettera, ave tuto il Consejo. Fu posto, per io, sier Lorenzo Orio dolor e sier Piero Morexini conzar la parte di l’abate di Santa Maura di Cypro, qual dice che non volendo il padre . aceptar, over morisse, dita Abazia sia data al dito domino Paulo Doria economo di Santa Eleusia di Cypro con li modi etc. ut in parte; 7 di no, 10 non sincere, 74 di la parte, e fu molti non la volseno balotar per esser rossa di chiesia ; e missi che li diti danari siano ubligati per lo armar la galia sonico- • mito sier Francesco Corner, la qual sia la prima armala, etc. Fu posto, per li savij, una parte di sier Alvise da Molin, elie quelli hanno pagà li niezi fitti, volendo fra termine di zorni 8 depositar a li governadori allietanti danari, siano fati creditori dii tutto e dipenà il suo credito a le biave, el possine luor boni de debitori messi in la Signoria nostra, e non volendo pos-sino scontar dito credito con le angarie si melerano da uovembrio in la, con il don; et io contradisi dicendo non dieno aver il don di quello hanno pagà con 17 per 100 di don che à pagà con arzenti, poi dia aver fermento a ducali uno il staro vai L. tre al più al presente, e perhò se doveria far creditori dii don di contadi e non altro; e cussi li savij conzono la parte et io lui conlento. Ave ‘24 di no, 120 de sì e fu presa; et io mejorai assai per il don che perdeva la Signoria nostra etc. A di 31 mazo la matina vene in Colegio el Zito- 230