311 MDX, MAGGIO. 312 A di 14 inazo, annual dii zorao, si are la pessima nova dii romper dii nostro Campo. Et perchè in questa notte vene I’alconeto, corier di Roma, con lettere di 10, e disse per tutto è bone lettere, e il papa voleva far liga con l’imperador e la Signoria nostra, perhò tutta la terra fo piena et non fo in Colegio lassati intrar alcun a l’audientia, justa il solito, ma fo principiato a lezer le lettere. Di Eoma, di V orator nostro, di 10. Chome è stato da lui uno secretano, over canzelier dii si-nor Paulo Bajon, dicendo che Zuan Paulo dito ca-valcha di hordine dii papa a Bologna, e altri coloquij ; rispose 1’ orator ben etc., e non mancha per la Signoria nostra di haver fato il tutto. Item, il papa mandò per li do nostri cardinali e lui orator, et cussi andati quella matina a palazo soa Santità li disse aver lettere di lo episcopo sedunense, è apresso sguizari, che li principi di Alemagna li ha scripto a quelle comunità li piace siano col papa e non con Pranza che voi dominar il mondo e spera che li grisoni sarà anche lhoro, dicendo il papa vuol tuor 6000 et ha prepara li danari, consigliando la Signoria ne toy anche lei bon numero, i qualli dicono vegneriano per i lochi de inimici zoè Pranza al suo dispeto, ma quelli di Berna dicono dover aver da la Signoria ducati 11 milia, saria bon adatar la eossa; poi disse è bon eazar francesi de Italia, ma non voi far liga con la Signoria, ma ben star in hordine, perchè poi insieme possino cazar francesi ; et à mandà brevi a Zuan Paulo Bajon, è a Porosa, cavalchi a Bologna e lazi la via di Urbino per condur etiam quelle zente. E l’orator e cardinali parlono al papa, dicendo soa Santità lassasse passar le zente tolte ; disse il papa son contento e concludete con Marco • Antonio Cotona ; e l’orator disse passerà a Rimano ; ait Pontifex potrano andar per terra via, dicendo el ducha di Ferara è. un cavestro etc. Poi disse di Ale-magna aver lettere il re di romani esser da li principi pocho ajutato, dicendo el resterà da una bestia ; et par esso re voy acelar partido di la Signoria nostra, perchè cussi voi 1’ Aleniagna ; e di’ el manda uno orator novo a Roma : dicendo il papa non lo admetcremo lino non admeti il signor Constantino eh’ è a Pexaro. Item, di Franza mostrò lettere di primo di lo episcopo dii Tioli suo orator, date a Zetiglion, longe di tre sfogij di carta, qual lexè al dito orator e cardinali presenti: la conclusion è zercha li do capitoli rechiesti per il papa, primo che lievi la prole-tion di Ferara ; secondo non debi con le zente pas- • sar Po; e sopra questo scrive longo, e infine dice il re non voi far nulla, et che soa Santità havia parlato al Cardinal di Albi e al signor Alberto di Carpi di questo, dicendo li voi omnino questi do capitoli, e lhoro zerchorono il papa li mitigaseno, el qual disse 1 li voglio cussi, unde subito.spazono in Franza. Item, scrive dito Tioli che si manda le zente francese per passar sul Polesene in stato dal ducha di Ferara, e che il conte Zuan Francesco di Gambara, qual è in Franza, aricordava meglio era unito passar tutto in veronese : concludendo il re di Franza harà fanti 11 milia homeni d’arme, zoè lanze numero____et cavali lizieri, e par il re di romani non volea francesi, ma quelli voleno passar sul Polesene e tuor Lignago Este, Montagnana e Vicenza. Item, che l’orator cesareo e l’orator ispano sono resentili di queste preparation francese e maxime che voleno cazar Pandolfo Petruzi di Siena, et ha dito el papa queste è male cosse, pur bisognava temporizar con dito re ; e eli’ el re dito ha mandato uno araldo chiamato Menzogna al re di Navara a dirli lasso quel regno a monsignor di Foys che li aspeta, e ben che sia cugnato del re di Spagna, dito Foys, tamen non li piace tal cosse. Item, che francesi dicono la Signoria à praticha con il suo re di acordo ; e l’orator cesareo dice la Signoria da partido a l’imperador. Item, li homeni d’arme ispani non sarano cussi presto in hordine si-cliome à dito l’orator suo, el papa l’ha confortato a lentar le cosse, e non si farà la mostra, cussi presto. Item, il papa ha diio che questi homeni d’arme vano, voi paga per mexi 4 si dieno andar, chome l’orator ispano li à dito, ergo etc., e il papa à dito aver dà la paga a le sue zente per luto zugno. Item, di novo è che do galie et 6 fuste di turchi con mori suso per forza sono venute sora Sardegna e Corsi-cha et fato danni ut in litteris. Et si aspeta altre velie. Item, la contessa di Croalia è venuta a Roma per devution, è stala Ire /.orni, ozi ha basà i piedi al papa et è partita. Di Napoli, di Lodovico Anseimi. Manda lettere; et etiam di l’orator nostro di Ingaltera etc., e dita lettera non è in zifra. Di Napoli, di Lodovico Anselmi, consolo, di 4. Chome li 400 homeni d’arme doveano venir non sarano più presti di la mità dii mexe : il conte di Chariati è ito a questo effeclo. Item, el, re di Spagna che a dì 19 con la raina zonseno a Saragosa di Ragon, a dì 20 partivano per Monzom, dove dieno far certo parlamento per l’impresa di Africha. Item, a Palermo, fra’ Bernardin con el suo galion e do barze à fato danno a la Fagagnana e a Malta di cerle