453 MDX, MAGGIO. francesi, et clic li Bentivoy fanno fanti a Parma, et disse mal dii ducha di Ferara e tien si averà con po-cha faticha dicendo è nimicho di soa santità. Itevi, che domino Vito orator cesareo, ozi esser zonto, e prima sarà scerete con soa beatitudine; et che ’I papa si à dolto col Cardinal Grimani non à cussi spesso a visi di le cosse di qui chome el voria, il qual summamente desidera saper li successi, perché francesi amplia le cosse. Et dii dito orator, di 23, liore 22. Come à liore . . ricevuto lettere di la Signoria nostra, di li), subito tornò dal papa, li comunichi) il tutto; soa santità lauda a voler conservar le zente, el è contento li Vitelli lutti vengano a la Signoria, fazi gajarda-mente, disse à mandato le so zente d’arme a Bologna, tamen danari non se li ila ; la investitura voi far a Spagna; et con dito orator solecila molto la praticha, ne voi le zente ispane si conzonzino con le francese, ma ben col Campo di l’imperador; e re-sterano a Lugo c Bagnacavallo, over sul Polescnc di San Zorzi a presso Arzenta ; et disse francesi aver dito che nel passar di 1’ Adexe fono morti da llioro 600 nostri fanti. Item, li disse aver auto lettere di Pranza, di lo episcopo di Tioli, di 19, da Lion, che il re era lì zonto e il Cardinal Hoan, qual era amalato, e il re li liavia dito viverà podio videlicet ita averà pocha vita. Item, di do capitoli non voi ebome voi il papa : prima di Ferara, è contento levar la protesone quanto a far sai e gabèlle, et non sia contea la chiesia, et dii passar Po non voi restar. Item, voi castigar Pandolfo Petruzi da Siena e Zuan Paulo Bajom, qual li dia dar ducali 18 milia; e in conclu-sion per amor dii papa desisterà dii Bajon, ma di Pandolfo non voi restar per uiun modo ; et che dito Tioli liavia parlato con l’orator cesareo, è a la corte, qual li ha diio nascerà discordia tra il suo re el Franza, et che Franza non poi aver sguizari valesi et grisoni, perchè voleno far quello farano il resto di sguizari. Item, li disse che domino Vito orator cesareo è sta da lui questa matina, qual voi, l’iinpe-rador, danari, dicendo non li darò niente, dii resto à dito cosse di pocha importanlia etc., el Tioli ait veuitiani si tien satisfati. Dii dito, venuta per uno altro corier, di 24, liore 12. Come il papa pensandosi de francesi si levò a bore 7, et a una hora di di mandò a chiamar dito orator da lui, qual li disse voi dar a la Signoria quante zente la voi, ma che ’1 si voi scoprir con Franza ma lì bisogna andar caute, el che la Signoria mandi arsilij'o navilij altri a Pesaro a levar li Vitelli, ma che Marco Antonio Colona voi resti con fio- rentini, e di altri Orsini la Signoria toy quanti li piace, et disse è bon Benzo da Cere e Troylo Savello, qualli ha auto li vostri danari et* Julio Savello ma costui non li piace molto; in conclusion non voi Marco Antonio Colona, ma che ’1 resti con fiorentini ; dicendo questo domino Vito 'orator cesareo à portato lellere di l’imperator a questi baroni per tuorli a suo stipendio, lui non ha danari, li ho dito non trati questa materia per niun modo. Item, à, quanto in le lettere di 17 zercha il marchexe di Mantoa, soa santità disse è bon il marchese vadi più riservato con la marchesana. E nota in dite lettere, par il papa fusse con l’orator di Pandolfo Petruzi, al qual liavia dito il tutto di Franza e lo voi privar dii Stalo, et che lassi vegnir li Vitelli etc. ; e zonto, il nostro si partì. Dii dito orator, di 25. Chome il signor Alberto da Carpi orator francese, è stato col papa cri, e questa matina esso orator nostro lo da soa santità ; li disse el dito esser andato con dolze parole, e lui li ha dito non voi unirse con Franza, e l’orator disse che soa santità saria chiara di la opinion di Franza quando la principiasse romper conira il ducila di Ferara, et disse voi andar per una altra via e à fato protesti, zà ordinati a l’auditor di camera, et vederà quello vorà dir Franza, ma desidera saper l’exito de francesi conira Lignago; et l’orator li disse quando ben il re di Franza lassasse la profetimi di Ferara, tanto più voi sassinar soa beatitudine etc. Item, scrive che ’I papa non sa uulla di sguizari, va fredamente; dicea il re di Franza ne vigneria a Lion, è venuto, e più è zonto a Carnopoli e si potrà pentir de non aver speso. Item, di una lettera dii Cardinal Pavia di Bologna al papa, di 1 !), li avisa dii Campo francese esser 1200 lanze, fanti 1-2 milia, Ira li qual 3000 sguizari, spagnoli erano in Verona 2500, guasconi 3000, italiani 3500, et boche di artilarie numero. ., poi dice si arà Ferara con pocha faliclia, il ducha è in odio ai populi, et voi venir a la zomala con il nostro o farlo redur in Pa-doa, dicendo Padoa, Moncelese, Treviso e Lignago è ben forlifichate, il resto no; e che Hieronimo da Napoli contestabile desviava nostri fanti, e deva danari, et che lasserà andar le /.ente a soldo di la Signoria, e le fanterie quante ne vorrà ; al presente va lempo-rizando; di sguizari è fredo, nè fa fanti nè spende. Item, che lo episcopo de Accoltis li à dito voria la retifìcatione, di la Signoria, di li capìtoli acordati quando fo leva le censure. Item, do lellere dii dito orator di Roma fono drczalc ai capi dii Consejo di X, qual fono lede, e