MDX, a luti NO. lini avanti ìi preparar li pnrtesani e sui coni;».lini per l’impresi! predila di Vicenza. Item, mandano una lettera, scrive li homeni di 7 comuni a sier Pollo suo collega, dolendosi è traluli da inimici, e Ihoro è boni servitori et sono stali abandonati et si eonveneno dar, tamen hanno San Marco nel cuor, e voria mandar de soi homeni in li lochi nostri a comprar come boni servitori e non fosseno tratati da inimici, etc. Et è la dita lettera dilla in Asiago. Item, essi provedadori replicano se li mandi danari e la polvere. Nolo, la lettera di Zuam Forte se dimentichi) melerla in la lettera. Di Padon, di reofori, di 2. Mandano una re-latione aula di uno Antonio lio di Jacomo da Cotogna, sta in Campiglia, parte da Monlagnana, dice inimici voleno lar uno ponte sopra l’Adexe e za 1’ bario compito per passar di là, et che li vaslatori in Zeno di Campo, et esser sta rota una Ihoro artelaria era in Porlo messa da le arlelarie de li nostri, e che Lignago si leniva e hanno dato taja a Cologna ducati 6000. IH Moncelese, di sier Marco Marzello, pro-vedador, di 2. Chome inimici tutta la note hanno bonbardà a Lignago e cussi quella malina fin bora di vespero, poi non si à sentito più honbardar, dubita non sia seguilo qualche mal, sojicila le provision e li udri ila portar vili in castello, ctc. ut in litteris. Et fo scrito a Padoa li dovesse proveder di questo e vastadori. I)i Citadela, di sier Gregorio I'ìzumano, provedadòr. Nulla da conto, do lettere di quelle occorentie, di Yizenza non è assito Cuora alcun, et domino Alexaudro Bigobni è li e si provedi di pres-sidio. Dì Agustim da Hi guani, date in Campo ori. Chome domino Meleagro da Forlì e lui hanno mandato in romagna per far homeni d’arme per impir le compagnie e non li trovono, li Vitelli li bevano tutti, danno 3 et 4 page, e Ihoro non poi averne con do page. 244 * Dì Treviso, di sier Alvise Mozenigo el ca-valier, provedadòr generai, di 3. Nulla da conto. Ila sentito motiom de inimici verso li passi di Ft lire, numero 400 parsi, poi non fo altro, provision fate e quello acade per la conservation di Treviso. Item, à auto avisi di Cadore. Di Cividal di Bellum, dii Balbi, podestà, di 2. Come, inteso inimici erano apresentali a quelli passi di Scheuer e Zelago per venir sul Feltrin, subito le’ 300 homeni solo uno capo e li mandò lì, ta- men non fo nulla, non à paura. Rondinello contesta bele è in rocha e Cruciano Corso in la terra, ma vene tra corsi c sardi eri certe parole per non esser d’acordo tra Ihoro et fono a le man, fo amazà uno caporal e l’altro è sta mal ferito di dita compagnia, voria 50 cavali lizieri e faria, etc. Di Feltro, dii provedador Pìxani, di 2. In conformità ut supra. Di Cadore, di sier Filippo Salamon, capitano, di 2. Chome todesebi erano stali a Butistagno e datoli bataja e nostri dii castello si hanno difeso virilmente. Item, à provisto et mandatoli schiope-tieri e farine come scrisse. Item, avisa quelli di Cadore sono (ideili el non temeno. IH Butistagno., di sier Zitan Michiel, caste-lan, di primo. Chome eri a l’alba inimici si apre-senlono, nostri si defeseno ut supra, ut in litteris, dimanda monition e artelarie ut in litteris. Di Udone, di sier Antonio Ziistignan, do-tor, vice locotencnte, do lettere, di 29. Per una zercha le lanze fa far, voria danari per le dite. Per l’altra come quelli de lì sono di mala voja, hanno visto il Cauriana esser sla spazà sopra li Ihoro cavali lizie-ri, et non li ha fati ancora, poi la Signoria non manda pressidio et è tempo di asunar le Ihoro inlrade. Item, vede quelli de lì in mali termini, molti voria-no portar le sue robe l'uora di Udene, el populo dice la terra si abandonerà, li va intertenendo. et si provedi, P importa assai, et si scusa lui starà fin averà l’anima nel corpo, si sente pur preparation di zente atemane, e P imperator dia vegnir in la Patria. Item, se li mandi P artelarie richieste e piombo etc. ut iti litteris. E ordinato mandargele. IH Gradiscila, di sier Alvixe Dolfin, provedador generai, di ultimo mazo. Chome domino Baldisera di Scipioni mandò drio inimici, di qual fu presi 12 boemi, dicono ne zonzeva et sì aspetava assa’ zente in Goricia, perhò si provedi. Dii dito, di primo, ivi. Chome voi andar a veder a Strasoldo et Cervignan linde in ogni caso inimici fusseno grossi, in dita Patria si posseno redur con quelle zente da cavallo, lassando in Gradiscila quel numero di fanti li parerà. Di domino Hieronimo Savorgnan, date a Oxopo, in la Pairia, a dì 28. Chome per altre havendo richiesto certe artelarie e monizion per quel loco che summamenle importa, dove sarà 1500 homeni da fati, non le polendo aver aule, prega per li soi danari se li dagi certo piombo e salnitrij per valuta di ducali 40 in zirelia ; e fo balotà de donargeli. Di Campo, zonse lettere, date a dì 3 al’ au- 245