397 MDX, disse et io sdii con Lignago, e poi disse esser sta con 1’ orator ispano qual soprasiederà il mandar di fanti el sarà con imi; parlato poi di Feraraeche la Signoria rnanderia le galie in Po, soa Santità disse 11011 si voi far mal a quelli citadini, clic colpa àlli ! non si poi far danni a mesure. Item, in zifra scrive il papa li disse di Mantoa è bon stagi secreto per ogni bon rispeto. Item, Porator ispano voi Ire cosse: la prima la investitura dii regno, secondo la colation di 30 cliie-sie, tertio danari. Il papa li ha risposto non voi la prima, è contra libertatem ecclesiee e dia dar di censo ducati 48 milia. A la seconda di le 30 chiesie, 198 farà di qualche parte. Quanto a la terza di darli danari, disse i voi per lui, e l’orator li ha dito scriverà al suo re, tamen el lien P halibi mandato. Item, esso orator nostro sarà con li cardinali Napoli, San Zorzi et Regino e domino Francho Giberli, per coadiuvar questa materia con Spagna. Item, disse al papa di Vitelli, soa Santità rispose è contento i passi, e scriverà al cardinal Pavia, ma esso orator tien il papa si voglij servir de dilli Vitelli contra Ferara. Item, di sguizari il papa li disse è bon la Signoria acordi quella cossa. Di Aleinagua P orator li disse saria bon soa Santità acordasse l’imperator con la Signoria nostra et il papa li disse farà il lutto, aspela zonzi P orator domino Vito qual non è persona di autorità. Item, il papa va per questa estate fuora a Civita vecliia, Corneto, Nepi, Civita castelana, Viterbo Monte fiascone, ma starà più dii tempo a Viterbo, e lui orator convegnirà seguirlo et spender, et farà il tullo, solicitando soa Sanlilà, juxta le lettere scri-toli. Dii dito orator, date a dì 18, a hore 19. Come il papa mandò per lui per uno suo camerier ; e andato, li disse aver auto lettere monsignor di Chia-mon si scusa esser intra sul Polesenc e voi asegurar il papa et che non va a Lignago, ma paserà sul Potasene e de lì in vicentina per meter il Campo nostro de mezo, e disse scrive la Signoria ad veri issa a questo. Item, in zifra scrive in la materia dii marchexe di Mantoa, li piace, e scriverà a la marchesana dagi il Boi, e poria esser non lo desse e voi lo mandi a Bologna al ducila di Urbin e de lì lo manderà a Ventada, over a Roma, e fune il papa prometería per lui, et ozi sarà qui el ducha de Urbin e li dirà. Item, ha aulo una lettera di Milan di Hieronimo Figim scrive al suo secretario, francesi minazano il papa. Item, P orator ispano è sta col papa e s[>era li ho-meni d’armi rechiesti di P imperador sarano contra Franza ; à mandato le zelile d’arme a Bologna, maggio. 398 et si dice farà 8 capi che slagino preparati per far fanli, tamen non à dato danari a li fanti si 11011 a li capi la provision, di’ è certi spagnoli et altri, unum est le zente cavalcha, non spende in elle. Item, è slà col Cardinal San Zorzi esso orator nostro, editali di Porator ispano, disse faria il tulio e cussi farà con Napoli e Regino. Item, à ricevuto nostre lettere, di 14, sarà col papa ; à parlato col secretano di Zuan Paulo Bajon: disse diio signor suo aver aulo comandamento dal papa eli! el cavalchi a Bologna. Item, il papa con parole fa furia, con diedi nulla. Di sier Andrea Griti, proveditor zeneral, date in Campo, a dì 21 hore 7 a te torre. Come • è slato a Vicenza, lassò cavali lizieri, fanli el stratioti lì e lui vene in Campo, e fo insieme con li colega Mar-zello el Gradenigo, qual erano zonti de lì a consultar: il Campo è in disordine per le pioze. Item, vc-neno alcuni di la riviera di Barbaran dicendo inimici haver facto di gran corarie e molti damili in molti lochi de lì, e mirati in Barbaran prese le sbare e morti homeni e molle altre cosse fastidiose: veneno poi altri fugati e sbigolili a dir lutto il Campo esser reduto a Zosan con molti pavioni, le qual nove li dote gran pensier. Item, ozi, stati a quelle bande 198 de lì nostri cavali lizieri e veduto qualche cavalo nimiclio, unde mandò a piedi et a cavalo per saper. Questa nocte fra Lunanlo con 600 cavalli cavalchi) per veder el intender qual cossi e per saper si è il Campo, over parie, el qual mandò a dirli era il Campo e non si perdesse tempo, e consultato è mal levarsi, ma sopra tutto è bon preservar il Campo, e conclusemi ritirarsi verso Padoa. Et scrive come tulli Ire Ihoro proveditori hanno visto li condutieri nostri sopra li sdì lermeni dicendo il Campo venir qui, et fra’ Lunardo sopra tulli slava per soprasedersi, et con-sultono con li proveditori e deliberato levarsi de li col Campo, perchè inimici votano venir a la zorna-la. Item, lì fo menalo uno araldo e uno Irombela per li balestrieri dii Sbrojavacfia a dir il Manfron è a Zosan e monsignor de Boy» vengi a Padoa el si farà il contracambio. Per l’altra dimanda le terre, leniva la Signoria di l’imperador atiter le ventanno a luorle et questo araldo l’hanno mandato a Padoa in castello. Item, manda uno a viso aulo di Lignago di 21 bore 10, scriveno è mal questi li mena fino a le slanzie. Item, le nostre zente d’arme dii Potasene è zonte lì in Campo, li fanti rimasti a Monle-galdella, inimici da matiua si leverano. Et una lettera li scrive il proveditor di Lignago, la qual dice aver avuto a viso da Lignago, come monsignor gran