177 Di sier Piero Mar zeli o, provedi tor generai, date a la torre Marchesana, eri, fiore do di note. Avisa il so zonzer li, et trovato il Polesene perso et le zente si veleno retrar. Di sier Hieronimo Contarmi, proveditor di l’armada, date in galia a Cliioza, ozi. Clio-me è stato a le boehe di Po. 177* Fo in questo pregarli leto le lettere scrite questa malina in Campo a li jjroveditori non toy la zornata ma atendino a conservar il Campo, et non stagino in le cita, ma col Campo di Cuora e conservi Padoa e Vicenza. Itcm, una lettera scrita al proveditor Gra-denigo stagi con le zente sopra le rive di l’Adexe, e sier Vicenzo da Riva eh’ è a Moncelese partito di Rui-go con 800 fanti, vadi con quelli fanti a trovar dito proveditor su le rive. Fu posto, per li savij d’acordo excepto sier Nicolò Bernardo è amalato, una lettera a l’orator nostro a Roma, et avisarlo di successi e perder dii Po-lesene e di la nostra armata stata in Po per divertir, ma non à tochà i subditi dii papa, e che Ferara ne fa quel mal che puoi, et perhò soa Santità si sveglij, e soliciti il mandar le zente a Bologna, e sij contento eh’el signor Marco Antonio Colona tolamo a nostri stipendij, e dagi il transito a le zente di Vitelli, el qual transito è sta divedà per il Cardinal Pavia, legato, con jactura di le cosse nostre, et soa beatitudine voy far ogni cossa, perchè siegua lo acordo con l’im-perador e la Signoria nostra, et si vanii a li pericoli, perchè il re di Pranza si voi far signor de Italia, etc. Ave tutto il Colegio. Fu posto, per tutti e nui ai ordeni, una lettera a sier Nicolò Zustignan a Constantinopoli, et sier Marco Bolani non fo in opinion ; in conclusion avisarli le cosse presente et che voglij con il signor Turco so-licitar li presidij etc. In questa substantia sier Marco Bolani andò in renga et disse si tenta cossa che non è possibile e perhò è mejo lassar star, non li fu risposo, andò la lettera, et fu presa. Fu posto una altra lettera, fata notar per mi, per tutti d’acordo, a sier Hieronimo Zorzi in Verbosana: che mandi quel più numero di turchi el poi a stipendio nostro, perchè quel sanzacho chome el scrive sarà contento, et li prometi quanto per la sua commissione li fo dato, et li l'azino venir a Zara et arano li danari zonti di qui, et laudato di 100 aviati a Zara ; e damò sia preso scriver a Zara li mandi di qui etc. Ave 26 di no, 126 di sì. Fu posto, per li savij, dar a Zuan Gobo corier una expetativa di esser sagomador, atento le fatiche usate et quello à fato etc. Ave 5 ili no, el fu presa. Fu posto, per tulli, una parte nolada per mi et è mia invenzion di scuoder li debitori dii sai, mezi (iti et barche, ogij etc. videlicet far per eletion in pregarli 2 proveditori a l’oficio ili proveditori sopra li officij, con molte particularìtà ut in parte, la qual' sarà qui avanti posta. Ave 26 di no. Fu posto, per i savij di terra ferma et nui a li ordeni, certa expedition di oratori di Relhimo, di alcuni capitoli richiesti, ut in parte longa assa’, et fu presa. Die 17 maij 1510. In Rogatis. 1 Se ritrovano a l’ollicio nostro rii tre provedilori sopra i offlcij molti debitori per bona summa, et maxime di mezi allieti, eh’ è per quanto se intende da ducati 30 rnilia, ile li quali se potria trazer di debitori perfectissimi almeno li do terzi, la qual angaria fu posta l’anno passato per le occurentie dii Stato nostro. Tamen non si fa la diligentia si rechiede a scuo-derli, et el sia necessario recuperare più sunta de danari si poi, si per far l’armada nostra come el Campo el altre spese occorente, come a lutti è noto : Perhò l’anelerà parte, che per questo Consejo, per scurlinio de la bancha et do man de election, siano elecli do proveditori sopra tal exation di debitori di l’officio sopranominato, i quali habino el cargo di far la exactione si sopra li beni mobeli come staiteli de li debitori, et maxime di raxon di mezi fieli ; et acciò l’ofteio loro sia separato, uno atendi di la da canal et l’altro di qua da canal ; i quali habino ogni libertà sopra li beni di debitori sì mobeli come stabeli, essendo obligati mandar li fanti de l’officio insieme cum el pievan de le contrade a caxa per casa de contrà in contrà, admonen-doli luti debano pagar fra termene de zorni 15 quanto sono debitori senza altra pena ; li qual pasadi pagino cum pena di ducati 10 per cento, di la qual pena sia la mità de li (lieti proveditori et l’altra mità de li signori de 1’ officio : i qual signori siano obligati uno di Ihoro ad ogni richiesta dei prefali proveditori andar sopra l’incanto, el non andando tutta la utilità sia de chi farà la venderla et exatione sopradicta, vendendo a l’incanto cussi beni mobili come stabili, essendo obligato in pena de privation de l’officio ogni domenega portar nel Colegio quanto harà facto in tuta la septimana, el conto de li danari scossi, quali consigliati iftquel di tre savij stesse a la cassa, el qual sia obligato portarli a li eamerlengi de Cornuti di septimana in septimana solo le pene di furatili.