MDX, MARZO. fii quc.stii Republica, tam fin quelli di pregndi non sano la causa di (al oratione el di Roma molto si desidera ledere. A dì 28 fo il zuoba santo, fo lettere di Ingolferà, di sier Andrea Badoer orator nostro, di 14 fevrer. Che quel re à bona menle, il sumario scriverò poi. Item, vene Zuan Gobo corier stalo in Alemagna a portarli brevi di l’absolutione, et referì al Colegio, poi reduto, quello haviaivisto et quello dicono alemqni. 2tJ‘ Da poi disnar fo il principe in chiesia a l’ofìcio. Et compito si reduse il Colegio con li cai di X per lezer lettere di Lignago di do presoni, qualli è sia conduli qui, si dice è di la fation di quelli di San Bonifacio che tramavano tratado: quello sarà di Ihoro scriverò di soto. Dì Campo vidi lettere di San Bonifacio, di 27, hore 3 di note. Come havendo inteso quella matina zenle di Verona doveano ussir per asaltar il campo, tutti fono in arme, nostri, et andati trovono non esser ussito fuora niun di Verona e lornono in driedo a mezo zorno, e fo grandissima pioza lutto eri, et stratioti preseno uno balestrier a cavalo de inimici, dal qual inteseno le zenle introno sono soto il signor Julio di San Sevcrin, eh’è di la compagnia di suo fratello signor Galeazo, el etiarn di la compagnia di domino Galeazo Visconte, et sono homeni d’arme 200 et aspetavano a intrar altri 100 homeni d’arme, staranno riguardosi et si non è più zenle non li temeno. In questo zorno vene a disarmar di Chioza, con licenlia aula dal Colegio, sier Alvise da Canal quondam sier Luca, galia sotil, siala fuora mexi . . Di Damian di Tarsia capotano fortunato sotoscrita a la' Signoria servulus fedelissimus, data a Paola, a dì 20 marzo. Come è zonto lì, e quella comunità li dà ducati 300 per far fanti per la imprexa de Pexin, et e. Dii dito di 23, da Parenzo. Come quella comunità ogni di li mandano il danaro, e lui ha mandalo contestabeli e caporali a levar le fantarie per la dita impresa di Pexin e altri lochi, dimanda uno canon che buti balota di fero di L. 50 in 60 con balote 2000. E si scrivi al proveditor di stralioli se intendi con lui, e a li retori eh’ è restà che contribuiscano. Di sier Hieronimo Contarmi, proveditor di V armada, date in galia a presso Chioza, a dì 23 marzo. Come era capità lì uno Piero manteau mandato a posta da uno Bernardin Doga ferarese, per ordine auto dal conte Julio Tason capitano di balestrieri dii ducha di Ferara, a intender quante ga- , lie sono a Chioza, e posto a la corda ha confessalo unde li farà portar la pena. Item, ha dito le do galie si dicea armar a Ferara non sono in hordine, man-chano assà homeni e cussi li do brigantini, e che sopra le dite galie, è sta apichato uno qual fo abusalo dal compagno'aver voluto brusar dite galie mandato de lì per la Signoria nostra, e che a Ferara si rasonava di pace tra il papa e la Signoria e il ducha predito, e che alcuni compagni erano comparsi dal ducha dimandando la licentia di far bulini sopra i lochi nostri, et che il ducha non l’havia voluto dar. Item, esso proveditor dimanda a la Signoria soven- • tion per la galia. Sumario di lettere dii conte Hieronimo da Por- 27 ziI a sier Zuan Badoer dotor et cavalier, date a Roma, a dì 6 marzo 1510. Chome a dì 2 parlino li 4 oratori nostri per Ve-niecia. 11 papa eri andò a ((ostia per andar a Civita vechia, e mandò per l’orator Donado, qual questa matina tornò da Hostia. È lettere dii vescovo di Tioli in Pranza, che ’1 roy vien in Italia, à dato danari per 12 milia fanti, e eomenzava passar 400 cavali grossi, à mandato in Ingallera a quel re 32 milia scudi. 11 papa lasserà venir li Bajoni a nostro soldo. E scrive non si perda l’occasione di bavera soldo nostro domino Zuan Paulo Bajon, qual vien volentiera e con licentia dii papa farà 300 homeni d’arme subito che valerà per 600 cavali lizieri e fanti quanti el vorà. Lì Vitelli sono idem, fariano 200 homeni d’arme, e con li Bajoni 1200. e loro fanti elecli sono tutti parenti. A dì 6 madama Felice va dal papa a dirli che ’1 revocha la ubligatione a li Orssini di non venir a soldo di la Signoria soto pena di ducati 5000. È lettere di Verona, l’imperador voi venir in Friul. Eri sera si ave la nova che Fracbasso era stà retenuto in Verona e cazali fuori molti citadini et api-chati 10 villani. Item, pre’ Lucha si aspeta in Roma fra 10 dì come persona privata. Lo episcopo Sedu-nense è zonlo in (erra de sguizari, scorse pericolo per arte di francesi, ché in itinere fu asaltalo. 11 signor Zuan Vitello è conzà con il papa con 100 ho-mini d’arme, 50 paga Pandolfo Petruzi di Siena ; e l’altro suo fratello, sta con senesi, ha auto licentia dii papa di aeonzarzi con la Signoria nostra. Dii dito, date a dì 8. Come el Donato orator eri andò a Civita vechia dal papa. Da Milano si ha li oratori de lo imperador à voluto saper le zente li voi dar Pranza, il gran maistro li ha promesso 1000 lanze et 12 milia fanti, si dice l’imperùtor vien in