057 wnx, GIUGNO. Di Padoa, vene lettere di provedadori generali, di hore . . di note. Come sono andati alorno con quelli condutieri a sopraveder le mure et repa-ration. trovono esser sta mal provisto, et bisogna farne provisione, et manclia di non poter haver guastatori, hanno deliberato che tutti li villani sono nitrati et intra rano lavorino per zorni tre cadauno. Item, Paulo Basilio venuto lì c;>n 100 fanti, l’hanno mandato a Treviso ; e cussi aricorda la Signoria il sussidio si mandava lì si mandi a Treviso. Li inimici sono dove erano eri; hanno mandato esploratori. Di sier Zuan Diedo, proveditor in Padoa, di eri. Chome è zonto lì, e visto che il Campo in quella bora era mirato, et andato atorno la terra trovò quella mal in hordine e mal forlifichata, bisogna guastatori; aricorda se mandi de qui chome fu fato l’anno passato etc. Di rectori, di eri. Dii zonzer lì li cinque conle-stabeli, chi con 100 chi con 50 e chi più fanti per lino, et atento è intrato il Campo li hanno remandati di qui acciò la Signoria comandi di lhoro. Et etiarn li provedadori zenerali scrivono una lettera sopra questi contestabeli, et aricordano se li mandino a Treviso; i qual contestabeli excopto Gregeio veneno in Colegio a dir quello hanno facto, et sono pronti andar dove vorà la Signoria nostra: et focommesso siano expediti per Treviso. Vene uno messo dii Zilolo, con lettere di credenza in lui. date a Treviso eri. Dice il bisogno di la terra, e come si atende a la fortifichatione e fino 8 zorni si compirà, poi quelle ncque non è bastante a la forteza e altre cosse aricordò, et si mandasse fanti etc.; Poi disse di fanti li fo promesso solo di lui. Il principe li usò bone parole etc. Da Chioma, di sier Hieronimo Capello, vice capitano al colfo, di 27. Come è lì con la galia Cornerà, et sier Zuan Mato l’à mandato a chiamar vadi a Pexaro a segurar le barche con li cavali di Vitelli et Marnili. Item, saria bon, acciò Chioza non restasse senza pressidio, mandar de lì uno brigantin et si armeria per quelli porti andando etc. Et fo ordinato in Colegio di mandarlo questo perchè con li homeni di le galie si armeriano senza spexa di la Signoria nostra. Di Bolof/na, dii Cardinal Pavia. In risposta di nostre fo porla una lettera por uno di Chioza, per le qual ricomandassemo certe barche retenute a Ra-vena a requisition di Cola di lacomazo da Venecia dice a ripresaja etc., el qual Cardinal risponde provando questi tali i danni, li farà raxon ejuslicìa, e si recomanda. Di Sasil, di sier Zuan Vi turi, provrdador. Zercha le fortìficazion di quel loco e altre cosse ma nulla da conto, et si mandi quel Anzolo di Recha-nati e si principij a fortifichar la terra. Di Miran, di sier Alvise di Dardani, prò- 321 vedador, di eri. Chome volendo cavalehar in Padoa jusla i mandati, ave lettere di la Signoria non andasse, el scrive quello 1’ halli a far in caso ¡1 Campo nemicho venisse a quella volta, et che era za partito per andar, et andato mia do lontano Di Noal, di sier Zuan Alvise Dnlfin, podestà. Chome, justa i mandati, andava a Padoa poi fo revochato, el ha posto in hordine homeni numero 100, quatti armati stano a requisition etc. Vene sier Zuan Badoer dotor et cavalier, et fe lezer do lettere di Roma, di domino Hieronimo di Porzia, di 20 et 21 : come il Campo francese dia andar a Treviso, et à inteso da lo epìscopo tulonense lìol dìi Cardinal Samallò. Item, che vegnirano a Mestre et Tarano bastioni, e atorno Padoa, et oceupe-rano il resto por obviar il soccorso a Padoa. Item, è lettere di 10, di Alemagna, al Dispoli drizale, li scrive suo fratello, qual è homo prudente : che de lì si atendea a far danari, bancheti et giostre, e francesi dicono avanti 10 zorni si abocherano con l’impera tor e il re di Pranza, e che l’imperati® à impegnato Padoa a Pranza per ducati 150 milia, et li da di tributo a l’anno ducali 50 milia, et si dice de lì che ’1 ducha di Ferara vegnirà uno dì a Roma a li piedi dii papa, e Franza conzerà le cosse. Item, lettore di 21, come il papa tornò quel zorno di Hostia e cussi l’orator nostro. Item, è lettere che francesi dicono il Campo dia esser a Treviso fin bora, et il ducha di Ferara paga li fanti haveano cassa francesi per l’impresa ili Moneelese. Item, è passa por Ferara le zenle ispane vano per conzonzerse con tode-schì ; de fiorentini non crede se movono, il papa persevera in bono proposito con la Signoria, nostra; il ducha di Termini à scrito lì che ’1 va in Friul a dani nostri; el signor Marco Antonio Colona è redulo a Lucha come persona libera. Item, per una poliza dentro dite lettere : chome francesi minazano, come siano apresso Treviso voler brasar molìni et rumarli et far quanto male porano. Item, vidi mi una lettera dì 22, da Roma, di Piero Rizo, maestro di corieri, al dito sier Zuan Badoer, chome domati questi capitani l'ano la mostra, qui tutti li mareheschi stanno di mala voja, io son de la opinion che sempre son stato, Dio voja habia mal judilio, fate da valenti homeni a le mosche sono date le difese, le zente dii reame à fato la mostra,