733 MDX, LUGLIO. 7:14 fo parlà con li nostri oratori a 1’ Ospedalelo, etc. et che nui li respondemo, li havemo fato scriver per il prior di la Trinità, a di 19. zugrio, la volontà nostra, di la qual lettera aspetemo la risposta, e cussi quello aremo comunicheremo con soa Santità. Et Iota 358 * la parte, sier Francesco Bragadim, el consier, con tra-. dise, dicendo voi si comunichi per altra forma, e fe’ lezer la sua opinion ; li contradise sier Alvise da Mo-lim, qual referì al Consejo le parole dii dito prior, parlò poi sier Luca Zen procurator per l’opinion dii consier fo longo, tamen visto che era quasi una cossa mederna il consier si tolse zoso e andò una parte solla e fo presa. Fu posto, per li savij a terra ferma, che uno Raphael Zordan, scrivan ai provedadori sora la cha-mera d’ imprestidi, qual vuol scuoder debitori di certe raxon si poi dir persi, che scodandoli babbi 10 per 100 et fu presa. Li qual debitori è primo di resti de fili di volte e botege fo deputa a quel ofìcìo 1491, 92 e 93. Item, limitazion di dacij, zoè ducati 10 per dazio da i condutori, et è de diversi tempi. Item, do ‘25, 30, 40 per 100 de dexime dovea esser pagadc per fato il debito 1497, 1498. Item, resti di persone hanno intachà la Signoria nel cavedal e prò dii Montenuovo. Item, debitori di tanse deputadi a 1’ ofìcio predilo, qual sono andà in residuo eh’è più dì do anni dieno dar. Item, altri debitori de diverse sorte. Di Corfù. Vidi lettere di sier Antonio Morexini baylo et sier Marco Zen capi timo, di 17 zugno: dii zonzer lì el provedador di l’armada con 3 galìe Fa-liera, Etna et Morexina e trovò 4 galie, lì. candiote, do altre galie candiote erano andate al Zante per levar 10 slratioti di la Zefalonia per la Parga, videlicet l;i Poiana et Dandola. Item, la galia sora co mito sier Mathio Calergì è lì a Corfù afondata, e perhò voria-Do uno arsii per le zurme, come scrisse. Item, le galie Badoera et Mema fono andate a la volta di Cao Malio, le qual a dì 18 mazo parti de lì. Item, el provedador à lassà ordine, et scrito al Zante le dite galie solil che li vadino drio, etc. Item, esser rectori scrivono se li mandi una campana per la Parga et uno stendardo, etc. Noto, eri nel Consejo di X, fo preso di chiamar sier Pollo Contarini, quondam sier Francesco, quondam sier Carlo, era in Lignago, avìa provision di la Signoria nostra, et per quello si ha par havesse in-tellìgenlia con francesi e dete la rocha di Lignago et cussi poi fo proclamalo, el qual non vene e dito francesi lo ritien prexom, tamen non è in la rocha di Caravazo eliolite è li altri 7 zentilhomeni fono presi in Lignago. A dì 8 lujo in Cnlegio. Veneno s er Zuam Mar- 359 zello et sier Vetor Morexini, provedadori sopra hi sanità, dicendo la terra star mal, eri andò 9 in caxa di Matheo Cini fìorenlin et in fontego di lodeschì in le visenline inlrate lì dentro, et fanno provisione : ben è vero eh’ el morto è in le camere da basso, fo ordinato mandasse li altri fuora in padoana, He. Sier Vetor Morexini disse donimi compiva I’ olìcio in lo qual era stillo anno uno, alcuni volleva el slesse ancora lino fusse facto in loco suo, alento il terzo compagno, sier Hieronimo Grhiiani di sier Antonio, etiam lui à compito, et li consieri voleano far la terminatione, tamen lì savij non volseno e ussirà. Veneno sier Antonio Truin procurator, sier Do-menego Trivixam el cavalier procurator, sier Lu-nardo Mocenìgo et sier Alvise Malipiero deputadi a solicitar il scuoder, et risposto esser al sai Ini dexime et tanse debitori che justa il consueto sì scuoderà per ducati 80 milia, non melando I tristi, e si scusano a pagar dicendo non poter, si vendi le caxe e il Montenuovo, altri voi andar a le Cazude, pagar la pena e far sconti: aricordano altre cosse dicendo il tajar si fa di le angarie è questo ; parlò sier Domenego Tri-vixam, li rispose sier da Molim, poi sier Alvise Malipiero, et fo terminato farne previsioni et ozi consultar. Vene il prior di la Trinità, frate Alberto, al qual li fo dito la risposta presa eri in pregadi a quel ca-rnerier dii re, e lui disse l’imperador si voi acordar, et non si resti, ne voi aspelar il papa. Item, che sarà contento lasar Padoa e il padoan, Treviso e il trevi-san e la Patria di Friul, ma voi Vicenza e Verona è di la caxa di Austria ; il principe li usò bone parole, dicendo volerno ajutarlo ad haver il Stato di Milani et conservarlo e nui aver le nostre terre in Lombardia, sichè non li potemo lassar Vicenza e Verona, ma ben darli censo. Or lui instava aver qualche lettera ; in fine li fo concluso, a dì 29 li fo risposto col Senato e si alenderia la risposta di l’imperador, e senio contenti il papa ne aeordi, etc. Et lui non voi il papa e disse domino Matheo Laudi era prima francese, bora di’è morto Roan zercha il il benefizio dii suo re, qual ama molto la Signoria nostra, etc. Vene Zorzi Rali, capo di slratioti, fo preso l’anno passato con sier Zuam Piiulo Gradenigo, provedador zeneral in la Patria, combatendo, è stato prexon dii conle Cristoforo lìn bora, et liberalo portò lettere dii vice locolenenle el provedador zeneral in soa re-coma ndatione per esser capo mollo ubedìto da li ¡litri slratioti; e fo rimesso a li savij da terra ferma.