709 MDX, LUGLIO. 710 rin, podestà, et sier Panfilo Contarini, vice podestà, ¡il qual commesse venisse a ripatriar justa i mandati, el qual in questa matina si ha partito per Venetia ; avisa inimici sono grossi da do bande, vide!ieri da la banda di San Canzian et Castelnovo el conte Cristoforo con Pas Marco à 300 cavalli, et perhò il suo star a Montona non e a proposito. Item, avisa aver scrito quelli di Pinguento aver preso un corvato qual P à ne le man; el dice a Pisino esser 160 ero-vati solo posti al conte Anzolo la più parie esser signoroti e fioli e nepoti di signoroti li qualli con di-ficultà si conduriano a li stipendij nostri, ma ben da zercha 50 venturieri i qualli judicha con pocha difi-cullà vegneriano, e hanno ducati do al mexe e le spexe e ogni mexe sono pagati, li altri hanno chi 4, chi 5 ducati secondo la sorte di homeni, il resto fin al numero di 200 sono paesani. Voi mandar con salvo conduto domino Jacomo da Puola citadim di Caodi-stria, el qual ognhor à servito con un cavallo de bando, a veder di redur li diti corvati a stipendij nostri, solo prelesto di contratar questo corvato con li presoni di Pinguento è in man di ero vati. Item, per nostri è slà preso do spie de nimici, una dii conte Cristofal e P altra dii capitano di Pisim, quella dii conte era venuta a Caodistria sopra Gernichal per spiar dove fosseno li animali, qual confesata fece api-char, quella dii capitano di Pisim mandata a Pinguento e poi in Caodistria per saper dove lui era con li stratioli e quanti, e si dicea a Pisim la Signoria aver mandati 100 stratioti, e li crovati stevano in gran te-ror, el qual damatina à terminato farlo apichar. Dii dito, ivi, di 3. Chome el star suo li a Montona con quelli stratioti non è a proposito, perchè inimici vexano quella provmtia, perchè el conte Cristoforo con Pas Marco da una banda è a la campagna sopra Cernichal con 300 cavali et ccrcha 500 fanti, con li qual eri scorse per quelli charsi dii conta di Caodistria, e per il podio ordine di quello capitano di schiavi da zercha 100 di nostri furon morti, i qualli erano posti a la lutella di passi, e fono tolti di mezo da li inimici per modo quel conta sta a gran pericolo, et da la banda de Pisino sono 200 cavalli, segnano voler spontar da più bande a danni nostri ; si duol star li in Montona, staria meglio 50 fanti, eie. 347* Di Corphù, di 25 mago, di sier Andrea Po-lani, sier Piero Zen, sier Antonio Dandolo, sier Matio Calergi et sier Daniel Grego sopra,corniti. Chome hessendo armate quelle galie in Candia et mandate a Corfù, e commesso si nel viazo si trovava barze di mal afar e quelle veder di expugnar-le, et sopra Pisola di Cerigo a dì 3 trovone do barze e andati a esse con ogni segno de amicitia, quelle non havendo rispeto a le insegne di San Marco li salu-tono con arlelarie, e nostri si messeno a bombardarle e acostatosi le preseno, sopra le qual le zurme con furia sachizono le coverte, et gran parte di le mer-cantie che non le poteno reparar, da poi le conduse-no in uno porto di la dita isola e per li tempi che usano le parsono mandarle a Napoli di Romania con le mercadantie, et mandano il processo acciò la Signoria vedi la verità. Et nota dita lettera fo repli-chata. Di Candia. Fono lettere di 14 mazo al Con-sejo di X, etc. Di Treviso, di sier Hieronimo Marin, podestà e capitano et sier Alvise Mocenigo ca-valier provedador menerai, di eri sera. Chome per veder li contadini poleseno arcojer le so biave, esso provedador ussite di la terra con zercha cavali 200 lizieri e andò verso Castelfranco e tornò la sera in Treviso e non trovono niun ; et hanno per esploratori che inimici parte di lhoro erano passati e andati verso a Feltre e Civìdal di Bellum, unde ha mandato Zuam Forte con la soa compagnia a quella banda. Item, li diti exploratori dicono che francesi e missier Zuam Jacomo Triulzi si volerlo levar di Campo per andar in Lombardia, et in Campo si aspe-tava le lanze ispane sono a Verona ; tien expedilo arano quelli lochi di Feltre, etc. verano col campo a Treviso per la via di Mestre, perhò è da proveder: lui provedador fa mostre a contestabeli, a ltizo da Rovere, Alexandro Grego e altri ut in litteris. Dii dito provedador Mocenigo solo. Chome desidera el magnifico domino Zuam Diedo sia liono-ralo di titolo e grado e li sia dà ogni autorità, ma etiam sia fato in loco suo homo di major autorità cha’ lui è stato davanzo. Fo leto la lettera di le farine di Padoa, et sier Za-caria Dolfim, olirvi capitano de lì, andò a la Signoria e mostrò li conti eh’ el lassò de lì, e la Signoria terminò etiam fosseno ledi. Et leto le lettere, intrò Consejo di X con la zon-ta di X procuratori et il Colegio, e tolseno licentia di aprir la materia tutta, ma prima lezer far credenza grandissima et mandar fuora tutti i secretarj da Alberto Tealdini in fuora, et cussi fu preso, et poi fo etiam chiama il resto di la zonta di danari, etc., e feno di pregadi sier Ferigo Morexini, quondam sier Ziprian, imprestò li ducali 1000. Nolo. La galia bastarda Cuora si fa la zercha, et la galia di sier Jacomo Michiel, meza bastarda sesto novo, si arma.