271 MDX, MAGGIO. strattone ili strenzer le man eie. adeo dete ainira-tion a molti eli’ el vòte, e poi le mandono in Colegio a lezerle, il sumario è questo: Di Chioea, di sier Vetor Foscarini, podestà, data ozi. Come à certo a Ravena esser sta lato erida non voler lassar trar cavalli di Romagna. Et nota vene in questa terra uno telaruol el udi far tal erida da parte dii.Cardinal Pavia legato a Ravena. Et noia è stà manda in Campo eri sera ducati 9000, et sopra il Polesene ducati 3000. 5 A dì 6 da mulina in Colegio inlrò li cai di X con . una persona vestila stravestita, vene per eaxa dii principe, qual fo mandà per explorator verso Milan, el qual disse molle cosse, et messo in scriptura fo molto longa e copiosa e di le /.ente c di le volutila de inimici etc. e tulli tondello a questo e veleno primo luor Lignago etc., la qual fo lela in Colegio con li cai et poi ozi in pregadi, la copia di la qual per esser copiosa scriverò di sotto. Itevi, vene in Colegio, con li oai di X et nui di Colegio, il conte Fedrieo di San Bonifazio il qual fo quello tolse Lignago et poi dete la rocha a sier Carlo Marin provedilor etc. Or è venuto qui con voluntà ili la Signoria, fo fìol major dii conte Julio di San Bonifazio, e menò con lui uno vion di Veronese, qual roferi in conclusion il Campo vien a Lignago e disse altri «visi. Di Campo, dì proveditori generali, di 5. Manda una lettera aula di Mantoa, di Folegino, qual desidera venir a la Signoria e per tralar bone cosse in benefizio dii Stato nostro: e scrive che è venuto lì a portarli ditta lettera el il riporlo suo, e chome zonlo che fu Lodovico da Fermo a Mantoa tutta Mantoa fo aliegra, scrivono eliome l’andò da la marchesana e dal Cardinal, qualli do fono consulto, e le porte di Mantoa sleteno serale lino bore 20, et poi fo mandalo fanti a le porte e a le forleze, et che madama la marchesana disse zerelia la venuta di francesi che Ronzon eh’ è sialo a Milan havia passi» la linea tropo e promesso più di quello li fu commosso a francesi, et che li aspelavano preparandosi i passi parte di qua e parte di là da Po. Et in lo lettere di provedadori rechiedcno danari por pagar le zelile et si rispondi a la lettera scrive dillo Folegino. Item, ohe il Greeho Zustinian zenoe-se e Nicolò da Pexaro capi di fantarie erano lì in Campo et veleno conduta,et per la Signoria orde-ni etc. Item, mandono una ietterà di Lignago per sier Cario Marin provedilor, di 5, con certo aviso, et lui inimici veleno venir col Campo a tuor Lignago. 135' Di Ruigo, di sier Zuan Fatilo Gradenigo, provedilor generai, di 4. Chome à esaminato il processo di quel Zorzi da Molili, capo di squadra di Frachasso e Nicolò da Pisa, el quel Rosa inoliare, la copia dii qual lo manderà a la Signoria, zoo dii processo, perché haveano intelligenti» di dar Ruigo al ducha di Ferara el li in terra veniva li homeni di la Villa di Arquà vicini a Ruigo, la qual è ridia, e si voria farli portar la pena. Itcm, risponde zereha dar fanti al conte Piero Zenlil di Augubio. À parlato col Zitolo, dice è zentil persona, ma non da conio, ha un castelazo etc. Aricorda so toy il conte Honofrio fo fio dii conte Chacho, è a soldo con fiorentini, e li basta l’animo di averlo, qual poi far fanti assa’ c boni. Item, el dillo Zitolo solicila voler venir a la Signoria et li sia previsto, non poi slar cussi per F lionor suo, volea far venir la moglie e fieli a star su quel di la Signoria, ma non li è stà aleso a le premesse, etc. Di novo. Come eri vene comandamento a Mclara, Castelnuovo e Bregantin da parie dii ducha che preparino alozamenli por le zelile dicno venir lì, sichè si prevedi etc. Fo scrito per Colegio lui provedilor casligi quelli di la villa di Arquà si li par che habino Ialite centra la Signoria nostra, senza mandar altro processo qui. Dì Montagnana, di sier Cristofal di Prio-lì, proveditor. Chome manderà guastadori e ho-meni, juxta i mandati, sul Polesene. Item, domino Alvise Gujolo è lì, si offerisse a la Signoria nostra e far zelile. Di Vicenza, di proveditori e vice rectori, di 5. Con uno riporto di uno vien di Alemagna die ili sopra nulla è di novo. Di Bassan di sier Lncha da cha’ da Pexaro, proveditor, di eri. Manda una deposilion di uno famejo di sier Zuan di Cavali, vien di le parie superior, la copia di la qual sarà scrila di sotto. Di Feltre di sier Zuan Francesco Pìxani, proveditor. Scrive zercha il passo dii Zelazo, è stà a veder, c quei di Canal vanno in Alemagna, e di quelle parte non si sente movesta di tedeschi etc. Di Cividal dì BeUun, di sier Nicolò Dall», podestà et capitanio. Chome per li sei è stà proso uno con lettere tedesche di uno si fa capitano di F imperador, comandava da parte di la cesarea ma-jestà non si lagij legni in Agort e quelli lochi ut in litteris, ne iiiuu li conducili por esser ili F impera-dor, solo pone grandissime, imo volendoli in afito vaili a trovarlo el li farà F inslrumente etc., ut in litteris. Item, scrive e manda dile lettere; ol sopra remi e forti di laiiza.