517 MDX, GIUGNO. 518 la compagnia e zonzerano il resto, à aviso dii zonzer a Pexaro et aspelavano li marani, disse il bisogno dii Campo nostro di aver governo e le cosse è in disordine e perhù si lazi capo, e non dize per lui che non è degno di questo. Il principe li usò bone parole e tolse licentia e si parti ; è suo canzelier Piero di Bi-biena. Vene il canzelier dii capitano di le fantarie vien di Campo e portò una lettera dii capitano, si scusa non è dissension in Campo e disse altre parole ut patet a chi 1’ udite. 11 principe li usò bone parole, e aricordò si provedi al pagamento di le zente di Campo. Noto. Eri sera fo mandato Carlo Bajom con le barche dii Consejo di X fino a Chioza dove monterà su sier Hieronimo Capello restato li con la sua galia, et sarà butato a Rimano; e Nicolò Verso, capitano dii Consejo di X è andato di compagnia con lui. Dito Carlo si parti mal volentieri per andar in man dii pontefice. Di Monzelese, fo lettere, di eri, hore 17, diiprovedador Griti. Dii zonzer suo lì con li stra-tioti per mandarli verso Lignago, capo Meleagro da Forlì. E apena zonto che sopravene 12 fanti venivano di Lignago, qual li disse eri a bore 13 la rocha aversi data a francesi a pati, perchè havendo con le artela-rie inimici buta zoso le difese non si potea parar per la gran batatura feno, et si reseno con questi pati : li zeuthilomeui e bombardieri presoni dii gran maistro a descrition, il resto spojati e liberati, etc. Item, scrive esso proveditor Griti, starà li in Mon-cciese per quel zorno, e la matina sequente ritornerà in Campo, lauda sier Marco Marzello provedador e Zuam Corner castelan, Zuam Forte, ma li fanti sono mal contenti, e inteso la perdeda di la rocha di Lignago principiavano e preparar sue cosse per mandarle via, sichè sono in gran fuga, voi levar de lì Mathio da Zara con la sua compagnia, stà mal lì, ha scrito in Campo al colega li mandi do compagnie di fanti in loco di dito Mathio da Zara ; si alende a for-tifichar quel castello, ma non è sta fato quello bisognava, il silo è perfetissimo e forte, ma voi tempo e guastatori a forliticharlo. À spazà a Conselve per guastatori voi rumar li do castelli San Piero e San Zorzi, voria inaistranze di qui ut in litteris, videli-cet do proti, 20 maistri mureri et 30 manoali per far questo eflecto, e si havesse tempo lo faria inex-pugnabile, et che domino Sigismondo da Cavali, provedador, con zerti cavali lizieri e domino Meleagro da Forlì quel "zonio à mandato verso li inimici per 254 sajier quello t'arano, e lauda molto diio Meleagro. Item, per uno vernilo .di la Badia, à aviso questa matina haver visto 1000 cavali francesi passavano per andar a la Mirandola, si dize le zente dii papa aver rolo. Item, la perdeda di Lignago si dize variamente, e che Jacometo da Novelo, Bergamo da Bergamo, Jacomo Schiavo fono fati presoni fuor di rocha, Andrea da Traù e Micbiel Anzolo da Rezo fono morti da le artelarie, Schitiveto dal Deo e Bernardin e Agustin da Parma l'ali presoni in rocha, et questi e li contestabeli de li et il provedador Marin e il castelam sier Anzolo Guoro e li i zentilhomeni mandali, videlicet sier Andrea Capello, sier Antonio Marzello, sier Thomà Moro et sier Hieronimo da Canal fati presoni, et sier Pollo Contarmi 'qual quando si partì li stratioti poteva venir via e volse roma-gnir, tutti li altri da li contestabeli in fuora spojati è stà lassati andar via e la terra è stà sachizà. Item, il Campo, è ritornà di qua da l’Adexe. Item, li fanti sono in Moncelese mormorano mirar in rocha, vo-riano tre page, sichè se li provedi di danari, perchè senza non si poi operar alcuna cossa. Et perchè era una fama dillo Campo voleva venir a Treviso fo subito fato expedir artelarie rechieste per Treviso e mandato li pezi 17 e al Ire cosse rechiesle e polvere. Sier Piero Querini à sto cargo per esser per il Consejo di X sopra le artelarie, e fo mandato sier Piero Morexini savio ai ordeni a questo efi'ecto. Item, fo dito Jacometo da Novello aver tratà con francesi et fato render la rocha, e cussi sier Pollo Contarmi che si callo zoso da le mure et capitolò con francesi et ne ha tradito. Vene in Colegio con li cai di X quel domino Berardo nontio dii papa stato dal marchexe e ritorna a Roma. 11 marchese à fato una lettera al papa in risposta come voi esser bon servitor e fidel di questo stato, e il papa sia con questa Signoria contra barbari e voi cazar francesi de Italia, etc. Una bona lettera, qual poi io la vidi solo scrita : el vostro schiavo e servitor marchese di Mantoa. Da poi disnar fo pregadi, et io licei malsano vulsi andar, e fo leto le infrascripte lettere venute questa matina e ozi. Di Campo di le Brentelle, di sier Polo Capello el cavalier, provedador generai, di 5, hore do di note. Come a bore 21 ricevete lettere dii co-lega, di hore 18 da Monzelese, con la nova di la perdeda di la rocha di Lignago, e li mandi 300 fanti, subito aviò Lorenzo di Alexandria con 200 et spazerà Fracbasso e Nicolò venuti di Treviso alozati fuora dii Campo e la malina si avierano; fo dal capitano di le fantarie per questo, disse era venuto a visitarlo