823 MI)X, IX'GLIO. 8-2-4 stello si difeodeano. Item, che vene tre guasconi con burchielle lì in le valle, e disseno se in tre znrni non haveano il castello si voleano partirse e parte andar a Ferara, perchè il papa à tolto al duca tre castelli. Dii capitano di Po, date a V Anguilara, a di 20. Chonie inimici non hanno fato ponte alcun a la Passiva. Item, villani assai vien et fuzeno, etiam scham-pano di liomeni di le ganzare, et dii zonzer di l’Orio, savio di ordeni, con la paga di l’armata. 402 Di Beneto Ambrosani, provedador di Conselve, date a Monte Alban, eri. Dii zonzer suo lì, non è più contadini, et nove si sa. Di Cìdoza, dii podestà. Chome, justa i mandali, mandoe barche a Monte Alban a levar li villani e vilane fuzevano et tragetarli con le lhor robizuole, et non ne sono più. Di Hongaria, di V orator nostro fono lede le lettere frate di zifra, date .. La prima a dì 27 zugno a Talha : come in la dieta a Silva reduti i po-puli fo manda lì 4 a dir elezeseno do per comitato e non si dovesse far tumulti, el llioro risposeno se consejariano, e l’orator francese Aliano voleva andar li in quelli tumulti a parlar conira la Signorìa nostra et lui orator parlò al reverendo .laurino et.... domino Filippo More qualli remediono che non an-doe. Item, è zonto lì uno orator di Poiana per le Irieve col lurclio si ha a far, el che il legato dii papa fa il tulio lì in corte 'dite trieve non si concludino. Item, è zonto lì il ducha Lorenzo. Dii dito, di 28, ivi. Dii zonzer di uno orator dii vayvoda transilvano fato per il turcho, venuto per dar ubedientia a questo re. Item, la dieta contentò di elezer tra lhoro 40 qualli insieme con li prelati e baroni facesseno il ben dii regno, i qualli 40 dieno venir dal re. Dii dito, di ultimo, ivi. Chome erano zonte lettere a li oratori di la liga di soi reali, e voleno liaver audientia publicha in la dieta ; esso orator nostro andò dal legalo episcopo de Grassis, e scrive coloquij abuti insieme e voy ajutar le cosse di la Signoria nostra : rispose faria il tulio con il re, non perhò in presenlia di oratori di la liga, e cussi esso orator tene modo che i non sariano e parleria al re. Scrive quel re è come un legno, e perhò li disse bisognava il Cardinal Istrigonia et Cinque Cbiesie ; li rispose faria il tutto. Dii dito, di 2 lujo, ivi. Chome eri l’orator cesareo et Aliano orator di Franza ebbeno audientia publicha da li deputati a la dieta, reduti in uno in- claustro a San Francesco; e dito orator francese parlò assai parole contra la Signoria nostra, instando la destrution nostra, cargando molto vene ti ut patet in litferis, quasi una invectiva fece contra il Stato veneto, è Rali il secretano di esso orator che l’udite, exortando quel regno a tuor la Dalmatia, promete 34 galie in ajuto, zoè Iti galie fono nostre prese in Po per il ducha di Ferara, 6 dii papa, 6 di Franza et 6 di Spagna, e che prometeano di conservarli, to-lendo la dita Dalmatia di man di questi veneti che tolseno Cremona contra i pati, che chiama il suo roy franzoso e quel re di Hongaria nostro soldato, ohe hanno tolto terre a l’imperador e fato trieva con esso imperador senza sapula dii roy, e altre cosse assai, disse, adeo stomachò chi l’udite parlar; et per il reverendissimo Cardinal lstrigoniense li fo risposto si eonsejeria insieme tal materia e sariano con la ma-jestà regia et poi li rìsponderiano. Dii dito, date a dì 2. Chome quel zorno lui 40 orator nostro fo aklìlo da li sopra diti deputati, el qual fo preponito dal Cardinal Istrigonia et Cinque Chiesie non dovesse dir contro quello havia dito Aliano, orator galico ; et cussi parloe et justifichò le raxon di la Signoria nostra, dicendo quel re dovea confirmar la liga con la Signoria nostra e darli ajuto, qual contra justieia è vexata da li soi inimici, etc. Et li risposeno sariano insieme et li diria la delibera-tiom fata. Dii marchexe di Mantoa, date a Bimano, a dì 18, sotoscrita schiavo in carena el marchexe di Mantoa. Avisa il zonzer lì con la galia et galeazo di Canosa, ringratia la Signoria di la bona compagnia fatoli, e va verso Bologna, et aviserà il tutto è disposto di far per questo Stato, e si ricomanda. Veneno sier Daniel Vendramin et sier Bortolo Contarmi stati, in compagnia di dito marchexe fino a Rimano, et referì il Con tari ni per esser più zovene : disse dii partir con la galia insieme col signor marchexe come avisono, e zonse a Rimino, e quel gover-nador non li era zonto bordine dii papa, e fatoli intender il zonzer li vene contra a galia e levò il marchexe fuori et alozò in palazo e llioro do alozono di fuora et cenono col marchexe. Item, ave più avisi, e uno secretario di la marchesana e dii Cardinal suo fradello e di la sorela e fiola duchessa di Urbino; e dito marchexe si lauda molto di la Signoria nostra. È zonto poi quel di Canosa mandato per il papa, e poi vene la dita sorela e la dola lì preter ordinem, le qual li ringrationo come representati di la Signoria nostra di la liberatimi dii marchexe e di la bona