8-'ì3 ML)X, L di le fantarie sopri dito, zerclia le exequie et obito si ha a far, non hanno il modo et si ricomandano a la Signoria. 11 principe si dolse e dito si faria. Fo scrito a Padoa a li provedadori sequita la morie dii dito capitano melino il corpo in una cassa in deposito al Santo, over lo mandi de qui, perchè poi si farà le exequie et honoreremo il corpo, el non si sarà inmemori di la fìola. Di rectori di Padoa, di ìiore do. Zercha Mon-zelese perso, non hanno danari da pagar quelli lavorano a Ibrtifiehar la terra. E scrito toy quelli di le malvasie vendute. Fo balotà mandar polvere a Padoa più che si poi; et io aricordai exequir la parte di mandar,zen-thilomeni a Padoa ; et poi leto le lettere fono lecti tulli quelli si havoano dato in nota e terminalo ele-zerne alcuni et quelli passerano la mità dii Colegio se intendi romasi et siano expediti a Padoa e Treviso sichome bisognerà, e questa matina fono balotadi la-mità et doman si compirà di balotar il resto, e li noterò. 407 * Fo parlato di far governador in Campo e capila-uio di le lantarie: chi voi far domino Luzio Malvezo, di fanlaria il signor Renzo da Cere e darli 100 ho-meni d’arme, et (o oppinion di sier Alvise da Molin et sier Piero Duodo li fo contrario, et fo scrito a Padoa a li provedadori avisino l’opinion sua di questo el di elezer capitano di le fantarie et siano secretis-simi. Etiam fo scrito che Chiriacho dal Borgo sarà presto li, et è zonli 400 fanti a Chioza li mandino subito diti fanti perchè l’importa. Item, fo parlato di tuor domino Zuam Paulo Bajom per governador, et leto la lettera ordinata per questo a Roma. Et sier Lorenzo di Prioli, è sora i danari, parloe non è danari in cassa, e la parte di sier Alvise da Molin di meter arzenti in zecha à ruinà il tutto e à intriga il scuoder bisogna meler nove angarie e consumar tal credilo ; et parlò sier Alvixe da Molina laudò la parte messa di arzenti e voi trovar ducati 6000 di contadi di debitori di dacij presi, el sopra questi danari io parlalo et consultato. Vene Zuam Antonio da Caravazo con lettere dii podestà di Treviso: comeà servito con 10 cavali più mexi senza soldo, era col cavalier di la Volpe e si fè cassar, si à portalo ben et lo lauda assai. Et fo commesso ai savij di terra ferma. Dii Zitolo da Perosa, date a Treviso. Cho-mo manda qui, uno suo a posta, voi danari per li soi fanti, è il tempo di zorni 36 non poleno star 4U /jirni, lauda domino Alovisio Valaresso è lì. Di sier Alvise Mocrnigo el cavalier, prove- •iglio. 836 ditor generai, date eri in Treviso. Chome verso la Brenta sono corsi, si è fato preda. Item, in Bas-sam e Marostega sono pochi de inimici. Di Seravaie di sier Zuam Diedo, proveda-dor in Campo, et sier Angolo Cabriel, proveda-dor di Seravaie. Zercha cadorini, dubitano inimici voleno venir a danizarli, e mandano la copia di la lettera auta dal capitano di Cadore. Di sier Zuam Diedo, proveditor. Lauda sier Anzolo Cabriel, qual ha auto licenlia di la Signoria di repatriar per esser amalato e lassi sier Nicolò Balbi, fo podestà e capitano a Cividal di Belum, lì in locho suo: scrive è mejo dito sier Anzolo Cabriel resti, et lui provedador è con domino Zuam Forte et Francesco Zen con le so compagnie et non ha altri. Di sier Nicolò Balbi, quondam sier Marco, date in Seravaie. Chome è lì e faria il tutto per ubedir la Signoria nostra, ma stando ben sier Anzo- lo Cabriel, provedador, è bon stagi lì ancora. Di sier Alvixe di Dardani, provedador di Miran e TJriago, date eri. Chome lì è sollo non ha niun, fato tre bastioni, voria 150 fanti et 60 cavali lizieri, et custodirà quel passo, et ha lui arme per 70 villani, etc. Fo parlato di debitori di le decime sono a li go-vernadori e al sai, et di meter parte di mandarle a le cazude. Da poi disnar, fo pregadi et vene le infrascripte 408 lettere: Di Padoa, di provedadori generali, gonie a nona, date ogi a hore 12. Chome eri sera scrìs-seno la caliva et inaspectata nova dii perder di Mon-zelese, hora avisano la verificatione, ne dii provedador castelan e altri contestabeli sanno alcuna cossa solum per homeni venuti de lì che la più parte è stà morti e nulla sanno, de li prediti è scapolati pochi, perhò che li inimici con le artellarie amazono assa’ a la prima centa, et era Lorenzo di Alexandria contestabile, de li soi fono morii quasi lutti, e volendo li capi tirarsi in la rocha sopravene tanto numero de inimici che preseno dita rocha, li stratioti andati non poteno far nulla, trovono 400 homeni d’arme, siché conveneno ritornar. Aricordano le provisione per Padoa e danari sopra lutto. 11 capitano di le fantarie è con zavariamenti dii Campo, di Monzelese e de francesi, sichè li medici hanno pocha speranza di lui. Di Treviso, dii provedador Mocenigo, di ogi. Chome si messe in ordine di andar contra Constai! -tin justa i mandati nostri, e non volse 1’ andasse ma ben volse venir a disnar con lui per esser suo famigliar in Alemagna. Item, ricevete lettere di Padoa,