1 '2:5 mdx, Di sier Andrea Zivran, proveditor di stratioti in Istria, date in Caodistria, a dì 2. diurne per exploratori ha esser preparato adunation de inimici in quelli confini, e risolto con bordine die li contadini di quelli lochi a Casteluovo debino star preparati a ogni richiesta dii capilanio di la regia majestà, e sono restati a custodia de Vrechen, et fanti 20 stagino fin San Zorzi a spexe e stipendio di habi-tadori. Item, la matina si parte esso proveditor di Caodistria et va a Raspo et Rozo et sì à sorte a doniino Damian di Tarsia in ogni cossa ajutarlo con li stratioti, a li qual sì aricorda se li mandi subilo danari per esser assa’ non hanno auto. Dii dito, di 4, date ivi. Cliorne stratioti hanno partito il bulino fato e su quello hanno vixo, bora vendeno li cavalli e si voleno levar, digando non hanno soldo di la Signoria. Di Faremo, di Damian di Tarsia, di 5. Chome à bori numero de zente de fanti adunati, et mercore, sarà a dì.... di questo, voi esser in campagna a danni de inimici, voi polvere et balole ut petit. 58* Da poi disnar, fo Consejo di X con /.onta. E fu prima preso e posto che tutti quelli a i qual per li capi dii Consejo di X et per li ofGcij, zoè per lì signori di quelli offizi, sono sta electi et confirmati in li offìcij, siano cassi et anulladi, et quelli presenterano siano e possino averli juxta la tansa, hessendo perbò Ihoro che sono in li oltìcij antiani a depositar, a la qual parte mi remoto, et sono numero 36 questi. Item, fono expediti alcuni presonieri etc. Vene lettere di Campo, di 8. Di la crudeltà usata in Verona Ira squartati e apichati tra citadini e altri numero 36, et che alcuni nostri balestrieri andati di là di P Adexe hanno preso certi cavali di inimici ut in litteris. Nui savij ai ordeni, 4, exceplo il Morexinì, fos-semo a 1’ arsenal con li soracomiti electi et sier Ve-tor Michiel executor et li 3 patroni a l’arsenal, et visto il tutto, li quali soracomiti voleno galie nuove, e visto le vecliie corize è bone, è bisogno far provi -sion etc. A dì 10, in Colegio fono balotati molti scrivani con li goVèrnadori in diversi otlicij, qualli haveano depositado ut patct, che qui non farò di Ihoro no-minalione alcuna. Vene el vìchario dii patriarcha, et presentò una lettera dii patriarcha, qual fo leta, contra monache, e si provedi per non ìritar la ira dii signor nostro contra questa republica, contra le sodomie, contra molti cristiani qualli tengono hebrei in caxa et con Ihoro APRILE. ’ 124 mangiano etc. linde dita letlera fo mandata a li a-vogadori. Et leto una parte, per Zuan Batista di An-driani, di scriver a Roma zercha monache non siano più acetate in monasteri averti, e non possino più ussìr di monasterio quelle sono, sub pana etc. Vene Vitello Vitelli, tolse licentia, solicilò sia ex-p edito. lo fìci lezer una lettera al gran maistro di Rodi, la copia di la qual sarà qui avanti posta, molto bona. Veneno molli zenthilomeni, qualli hanno li soi fioli e fradelli presoni, parte in man di todesclii e parte in man di francesi, volendo la recuperalion con domino Sagramoso Visconte è qui, qual darà quello volemo, e fo parlato assai. Era sier Marin Morexini avogador, al qual, per il Consejo di X, fo commesso la causa di questi presoni, et poi sier Nicolò Trivixan Sirvio a terra ferma che con sier Piero Capello fono deputati a tratar con ditto messo di Visconte, quello volea dar o rieuperation e contracambio di presoni, ma danari no. Dii poi disnar, fo Consejo di X con la zonta et fono balotati i) altri soracomiti, qualli è contenti prestar a la Signoria ducati 1500 per uno con li modi cliorne li altri, et balotati rimasene, la nome di qual e tessera di armar prima, sarano notati qui avanti. Item, vene lettere di Campo. Fono e ti am expediti alcuni presonieri trivixani come dirò, videlicet Tha-dio dal Mar, dotor, e uno altro, cavati di presoti e stagino qui. Di la Badia, di sier Zuan Pardo Gradeni- 59 (jo, proveditor generai. Si duol le cosse di Verona non siano sucesse ad vota. Item,. è venuti alcuni cremaschi da Ihoro, vieti da Crema: come Ihoro aspetavano l’aquisto di Verona e subito fariano mo-vesta et amazariano tutti li francesi vi sono in Crema. Item, che ’1 roy non vieti in Italia, ma ben manda zente di qua da monti assa’, e tulli si reduce-no di qua di Ada, et che usano questo stratagema che fanno venir, da poi vanno e tornano, per mostrar siano gran numero di zente, etc. Di Cittadela, di sier Gregorio Pizamano, proveditor. Come à ricevuto lettere di la Signoria et è drizà ai cai di X debbi meter cìistelati in quella roclta uno qual à parentado in la terra de lì, et non li par cossa conveniente etc. Di Treviso, di Piero Antonio Bataja, colatemi zencral nostro. Do lettere dii zonzer lì, et quelle occorentie etc. Di Campo, da San Bonifazio. Fo lelo una lettera di Zuan Piero Stella, secretacio. Chome prega la Signoria niun presenti stt el suo officio a li audi-