(>(¡1 MDX, GIUGNO. noa efc., over revochar la vegni in qua etc. et cussi steteno assai dentro ; poi chìamono li cinque altri per compir il numero di quelli di la zonta di danari, et poi ussiti feno li capi di X per lujo: sier Alvise Emo, sier Marco Antonio Loredan et sier Alvise Gradendo, et intisi secrete haveano revocha’ et preso di scriver al provedador di l’armada venisse con le galie in qua. Fu posto, per nui ai ordeni, una parte che quelli hanno cargato robe sopra le galie di Baruto cargate a Corfù et altri luogi alieni che a Corfù doveano pagar una e rneza per cento, debano pagar a doana a quel extraordinario e a la cassa, e siano tenuti inta-cti e posli a conto il daziario di Corfù. Ave 5 di no e fu presa, et fu parte notada di mia mano etc. Fu posto, per li savij d’acordo, una risposta a frate Alberto Alemano prior di la Trinità, zercha la lettera portata al principe, che nui semo desiderosi di esser in acordo con la cesarea majestà, et havemo messo questa cossa in man dii papa, et perhò soa majestà voy ultimarla et insieme atender a cazarque-lui, zoè il re di Pranza, et che semo sempre obser-vantissimi di sua majestà chome siamo stali, et tal risposta si dichi a bocha. Ave 12 di no. Fu posto, per li savij di Colegio, excepto li do Mozenigi che non si poi impazar, che atento l’im-portanlia di Treviso sia scrito che sier Zuan Diedo, è provedador a Padoa, vadi provedador a Treviso, e insieme con sier Alvise Mozenigo debbi governar quella cità, e sia scrito a li provedadori zenerali a Padoa mandino quelli cavali lizieri, zente d’arme e fantarie a Treviso li parerano; et sier Vetor More-xini provedador sopra la sanità andò in renga, dicendo si provedi presto et non si indusij, e si perderà Treviso etc. Io vulsi contradir dii mandar il Diedo lì, et per laudar la renga dii Morexini restai. Andò la parte, 70 di no, 90 di sì, et fu presa, è mal. Fu posto, per nui ai ordeni, certa parte zercha i oratori di Rodi per levar il sequestro in Cipro etc. Et sier Zuan Paulo Gradenigo disse voler esser ai-dito, è contra di lui, e la remetesemo. Di Padoa vene lettere di provedadori zenerali, date ozi a hore 18. Come hanno ricevuto nostre lettere, laudandoli l’intrar in Padoa con Pexer-cìto ; avisano inimici, mirati che fono li nostri in Padoa eri, refeno il ponte che fo butà zoso per li nostri et passono di qua homcni d’ arme et fantarie et il Campo s’è proximà a le rive, et poi tutti si sono re-trati di là, et mandono ozi stratioti per sopraveder quando andati verso Lìtnene preseno certi fanti ale-mani. El poi per do trombeti venuti ozi mia mezo lontani di Padoa, uno de missierZuam Jacomo, Pai- 323 tro di monsignore de Rù, zercha presoni, hanno inteso da questi, inimici haver butà uno ponte su la Brenta et ozi pasava il Campo di la, chi dice vano a la volta di Treviso, chi dice per venir poi a Padoa, chi verso Venecia, et andar depredando il paese «spelando P imperador vengi, e senza lui non voleno camparsi, unde essi provedadori hanno mandato Paulo Basilio e Gregeio qual disse havia fanti 80 Verso Treviso. Item, hanno rimandato a la Signoria li 4 Contesta beli fono eri expediti de lì, acciò de qui con li fanti aràno siano mandati a Treviso; et scrìveno in Campo esser molti contestabeli, vidélicet Francesco da Maran, Antonazo da Viterbo, Silvestro da Cone-jan, Zuam da Rieti, Vicenzo Rizo, Marco Naselo, Hieronimo Fateinanzi e altri ut in litteris. Item, è zonto lì uno Symon da 'Pontremolo e Io manda a la Signoria nostra, et à gran fama. Item, hanno mandato 300 cavali di stratioti a Treviso, et Zuam Greco et Zuam Forte, capi di balestrieri, con lhoro compagnie dì cavali 240 con hor-dine che fazino la volta di Mestre; e poi in Treviso lieneno Marco Paini et Greco Zuslignam, erano in Bassam con lhoro compagnie, siano intrati in Treviso. Item, scriveno che la porta dì Coalonga di Padoa è mal fortitìchata e in grandissimo pericolo, non hanno guastatori, hanno Malhio Brexan doveva venir deli con li 100 marangoni di Parsemi! è stà mandato in Treviso, voriano bombardieri e danari per pagar le zente, senteno slranie voci, chi dice ha lassato il suo, chi è venuti nel morbo, chi è mal pagati, sichè è gran cosse; di li ducati 6000 pagono 110 turchi, li Vitelli, zoè li fanti, Martini dal Borgo e Damian dì Tarsia che fono ducati 2000, el restò 4000 per pagar le zente d’arme, et hanno leva la boleta a tulli quelli voleano do page e mo non hanno da pagarli, e diete zente d’arme olirà questi li bisogna ducati 8300, et a domino Antonio di Pij hanno dato una paga dovea aver, perchè non ave chome li altri, sichè se li mandi ducati 4000 per compir queste zente d’arme; poi fra’ Lunardo dia aver ducali 2000 con altri balestrieri non pagati, e si vergognano con ditto fra’ Lunardo ; aricorda è da tuor fino li arzenti a le chiesìe per non restar in lanlo bisogno, et lhoro voleno tuor tutli lì arzenti sono deli, mostrando di asecurarli, e Dio volesse cussi fosse fato a Vicenza, e si la Signoria voi li manderano de qui, perhò amore Dei se li mandi danari. Item, polvere per le artelarie, sono boche assai. Item, zape, badili, etc. Item, eri vene una voce inimici aver corso | fino sopra le rive di la Brenta e aver preso una bar-