(¡07 Di Alexandro da Bigólim, ul saprà. Scrive il levarsi, et che lui à perso l’anno passato tutto il suo et questo anno etiam, et à zente assai con lui et se li mandi danari da viver, overosi provedi di lui, etc. Et per Colegio, consultato, lo scrito a li provedadori lo mandi in Treviso. Fo scrito a Treviso ehome se li manda ducati 1000. E nolo ozi è sta manda a Padoa ducali 4000. Di Feltre, di sier Zuam Francesco Pixani, provcdador, di 27. Chotne, inteso il Campo nostro esser intrato in Padoa, tutti quelli de Feltre sono l’u-zili chi a Treviso chi altrove, è rimasto solo, è mal perder 4 pezi di bronzo grossi, vai ducati 100 l’uno, et tutti sono in fuga, etc. Et li fo scrito per Colegio, atento el scrive da le parte superior non si sente alcuna cossa, eh’ el dito provedador non si lievi per niun muodo. Da poi disnar, fo pregadi : et fo ordinato a bona hora per il principe, tamen non si sapeva quello se volesse meter: et fo prima leto in Colegio le lettere venute questa malina trate di zifra in materia tur-cormn. Di Costantinopoli, di sier Andrea Foscolo, baylo, nostro, de 21 mano. Come à fato il presente solito al magnifico Achmat bassa, videlicet una vesta di veludo cremesin e una vesta di raso creme-sili, et a Ferchiba, suo protojero, altri presenti, etc. ut in litteris. Et scrive non avea danari, et per pagar dite robe e aspri dati a quelli dii bassa li conve-gnerà tuor a cambio di qui come fece il tributo dii Zante. Item, quelle lubriche si à lavora con gran di-ligentia, e dove si judicliava stesseno assai, zoé fin do mexi a compir, si compirà fin pochi zorni, e questo per il gran numero di homeni venuti a lavorar, ben è vero dove le mure hano segnato, à solimi ricon-zato e non bulato zoso, et lauda l’agà di janizari qual à fato et usa gran solecitudine in questa fabricha et è restà lì a Constantinopoli al governo con gran sa-tisfazion di tutti, e dal Signor turco è slà molto co-mendato et auto gran ubedientia ; e si judicava carestia ma è stà abondantia di vituarie, li fomenti va-leno aspri 14 la mesura, e in le campagne di mar mazor mostra bellissime, siché non sarà de lì carestia. Item, par che havendo dà il Signor turco el sanzachato di Calìa a uno fiol dii signor di Trabe-sonda suo nepote, esso Signor è passato a Gaffa et à tolto li danari di charazi, unde el signor di Amasia auto sospeto, dubitando che morto il padre non si fazi Signor, è con zente pervenuto per terra fino a dito sanzachato di Trabesonda, e scrive quello à fato li, ut in litieris, el dito signor di Amasia à 068 mandato 3 messi a la Porta li quatti è passati di qui. Item, la nave syola fu presa di l’armà dii Signor turco, etiam hanno presa ufi’ altra nave nostra, la qual andava a cargar fomenti a ...... di raxon di sier Alvise Zustignan e fratelli, quondam sier Marco, unde di questo à scrito al suo secretano in An- dernopoli,' e il patron di dita nave è......et dito patron par sia stà morto da li janizari. Item, per uno galioni venuto di la Cania,’si ha inteso che 5 nostre galie candiote havia preso do nave de ragusei veniano a Constantinopoli con robe di fiorentini, li qualli aspetandole exclamano assai lui à anticipato il tempo, e scrito al suo secretano, acciò se li bassa li parli, sappi respouderli, siché quelli fiorentini de li 326 dicono si richiamerà a la Porta. Item, scrive lui non aver danari, pur per le sue spexe, e non si fa nulla. Item, a dì 12 intrò fuogo in Salonichij da la parte di marina e brusò da caxe 1800, il forzo di zudei, con grandissima perdita di robe et maxime di panni, etc. Di Andernopoli, di sier Nicolò Zustignan e Lodovico Valdrin, secretano dii baylo, di 26. Chome a dì 15 zonseno li do messi dii Signor turco stati in Hongaria, dicono quel signor re esser disposto a conlìrmar la pace, e in questo mezo si fazi intender a li sanzachi convicini non fazino danni per fino che l’orator di quel re zonzi di qui, qual poiria star qualche zorno a vegnir, unde Ihoro hessendo venule queste nove di Hongaria andono dal magnifico Alì bassà dicendoli hora eh’ è venuto questa con-firmation di pace saria bon el Signor turco si resol-vese in la materia di suhsidij, li rispose la Signoria scoreria ben questo anno, etc. et che erano occupati in la expedition di olachi per li sanzachi per le cosse di Hongaria, acciò non facesseno qualche novità, e poi ne responderia. Item, a dì 21 fono a la Porta e solicitato la risposta disseno a la bonora sia, vedere-mo : concluderlo che non si ara nulla et è tempo perso. Di Lodovico Vaìdrim sollo, date ivi a dì ultimo masso. Chome dovendo andar il Signor a Laila mandò assai maistranze per riconzar quel serajo, tamen par non se intendi s’il voy andar o no, pur si tien anderà, ma non si sa quando, et a dì 23 in cha-reta andò il Signor a spasso. Item, scrive la cossa dii sanzachà di Caffa ut superius scrissi, et più eh’ el sanzacho di Amasia dubitando di questo, à mandato soi messi a la Porla a dir al Signor turco voi partirse e venir al sanzachà de Tangri da la banda di Turchìa dove è sanzacho suo fiol, per esser zornate 4 lontani di Con- MDX, GIUGNO.