49 UDX, MARZO. 50 segni teribdi, idest cavalli con liomeni armadi tutti a fuocho, che ogni uno se spaventerà. Iter», de marzo, avosto el setembrio debe aparer le comete. Iteni, el mese di setembrio serà grande etTusion di sangue verso Toschana, et avanti che sia el 1516 debe minare et andare a luoeho et sangue una cita in Lombardia. . 20 Stimano di tre lettere di sier Alvise Dolfìn, provedador zeneral in Frinì, date in Gradiscila. Lettera di 15 marzo. Come dovendossi levar quella maiina le zenle nosfre da Udene e da Civi lai, che sariano da fanti 400, cavali 100 de balestrieri et 500 villini, e di lì lui provedador traria da fanti 100 balestrieri 50, et stratioti 50, et si havesse mazor numero di fantaria andaria soto Cremons, over Gorizia, ancor eh’ el ducha siali con cavali 100, fanti usadi 400 et molti vilani, et sono in podestà de inimici, in una notte far do el tre milia villani, ma per bora vederà de tuoi* qualche easteleto nemicho, e per zornata seguiterai«), siebè non sono per star indarno. Et olirà i fanti 30 fuzili 1’ altro eri, quella notte sono fuzili 15 altri di Gorizia, et fra do zorni ne dovea venir da 50 in 60, i qualli li sono gratissimi el spera averne bon frutto quando i fosse pagadi ; si duol non aver danari di la Signoria per tal effecto, lauda domino Antonio Sovergnan etc. Lettera dii dito, di 10, liore tre avanti zorno. Come montava ,a cavalo per andar a la volta de Vigo Polzan, el qual loco tien ave. lo con pocha di-fìcullà, poi pensa andar a Cruseche e San Marlin, lolendo quelli lochi per meter Cremons in mezo, si-che non potrà aver socorso, et spera poi averlo. Item, eri sera a bore tre di notte ebe uno messo di Gorizia, el qual lì afertnò esser in Gorizia cavalli 100, fanti 500; e che hessendo venuto da Cremons do messi I’ un driedo a I’ altro i qual li feva intender di le zenle nostre che veniva el dimandava socorso, et non sa quello farano, et havia mandà quella' note cavali 20 a la strada. Item, li disse che tulli quelli erano nel borgo di Gorizia fuzivano suso et scampava et portava le sue robe suso et reduseva 1 cavali di sopra. Lettera dii dito, di 16. Come andoe a Vigo Polzan, e le zenle nostre fono Iarde che l’era horc 2 di zorno quando piantono le artelarie et zudegava non aspcctasse colpo, tamen mai li se volse render, che fu Irato de gran botte 8 de ca:ion et 8 de sacro, poi si rese a descrition, e cussi tulli fono fati pre-xoni, et le robe a botili, et lassoe liomeni 25 di domino Antonio Sovergnan et uno homo per qapo di la compagnia, per far inventario* di lutto il botin, che li par podio, e non cussi di momento. La con-dition di quel eastell > è assa’ rasoncvol forleza, ne la qual era da liomeni 50 dentro, e per bataja da man mai il turano; e se quelli erano dentro havesse voltilo far renitentia lo leniva tutto ozi e forsi domali, tamen l’ebeno a bore 16. Et havendo quel loelm quelli di Cremons riman asediati sì di biave, come di poter masenar; e l’opinion sua saria lenirlo 20* qualche zorno per veder quello vorà far Cremons, di’è Iodio forte e non li basta l'animo averlo con sì poche stente. Ila fanti 400 solli, ma ben bon numero di zenle e vilani, ina non si (¡da di loro et inanello di stratioti, concludendo* con vilani non voi andar in campagna. Item, voria tenir Vicho Pul/.am di’è uno steclnr a Cremons et voria melerli dentro fanti 100 con uno conleslabelc, et saria seguro da inimici, slan* do lui a •Gradiscila e venendo grande esercito sempre quelli sono dentro poleno brusar dillo castello e venir a Gorizia mia 4 loiitau, ma questi fanti non voi andar senza danari etc. È ritornato a Gradiscila con domino Antonio Sovergnan, el 'etiam hanno condu-to le zenle. dii paese con el canon a la volta dì San Martin et Cruscha; et à mandato domino Bal.lisera di Scipion, domino Alvise da Porto, domino Vigo da Perosa el domino Antonio Pietra Santa, conira i qual è certo farano bolini, è mal assai, sieliù di qua da l’Isonzo non resta de inimici salvo Cremons. Item, a li fanti todeschi à dato ducafi uno per uno, e per ozi li ha tenuti a la sua guarda etc. Di Corphù, fo lettere di sier Marco Zen, provedador, di5 fevrer. Come ave 1’ aviso di le galie prese in Po. Si duol perchè e slà gran danno. E auto le letlere di la Signoria nostra, a visi quelli sanzachi dii modo, subito scrisse a Muslalà bei san-zacho ili la Morea lì vicino, qual è amico nostro, qual spazerà subito a la Porla. Item, lauda il sora-comito eletto, qual à età. Item, di novo *è venuto comandamento di la Porla che di la Morea vadino persone angarizale, numero 400, per restaurar Con-slantinopoli e Andernopoli per li teremoli. Uem, li formenti a Dragomesto valenti aspri 45 il mozo, zoé stara do al ducato. Di sier Antonio Morexini, bayl'o e provedador nostro e sier Marco Zen, di 4 fevrer da Cor-fù. Come à ricevuto nostre lettere zercha li schiavi negri di Ali bassa conduti di qui, con la galia di Gin-