831 MDX, LUGLIO. 832 pur quel podè, in questo mezo il signor Constantim sarà zonto a l’imperador per aver più avantazo a l’acordo, ma averà mazor utilità cha di Padoa e Trevixo, usate pur bone parole a l’imperador; poi disse femo il lutto di aver il fio dii signor Lodovico; e l’orator li comunichò le nove di Hoqgaria, soa Santità disse li piace il suo orator fazi bon ofTìtio e scrivendo farà eh’el perseveri. Itera, quanloal riguardarsi soa Santità disse ringraliava la Signoria e eo-gnosse i trati di Franza Dio el guarderà, mori el suo maistro di caxa francese servidor antico suo, poi Lazamino et Carlo mandò via, sichè non è restà al cun francese in la sua corte. Dii dito, di 17 a fiore 23. Chome fo dal papa, ne volse spazar il corier, aspetando nove di Zenoa, e zorito a caxa il papa li mandò a dir aver lettere di 14 di Marco Antonio Colona qual havia auto le Spese, e prima quelli feno renitentia a darsi, ma inteso si rendeteno el l’ha fate fornir e cussi Sestri e Chiavari. Item, quelle done Adorne hanno auto bona compagnia adeo li Adorni dubitando, perchè li Fre-gosi erano con dite zente dii papa, ma visto questo è aquietadi, sichè potrà andar bora fino su le porte di Zenoa, e che in Zenoa fino a dì 12 non era fata preparaliom alcuna, solum voleano brasar la caxa di Hieronimo Doria, ma quelli antiani e populo hanno plachà quel governador francese dicendo si vardi di far questa novità, acciò non si fazi pezo. Item, è lettere dii proveditor nostro dì 1’ armada, di 12, da la torre dì Piombino, sarà sta sera a le Speze, il papa tien la cossa di Zenoa anderà ben. Item, è lettere di Ira’ Teophilo di l’bordine di San Dome-nego scrive omnia clamat novitatem e quan ben non riessa sempre Franza starà con sospeto di perder Zenoa. Item, è lettere di Bologna, Cento e la Piove aversi reso, e in Romagna Fusignano e Lugo e Bagnacavallo dovea mandarli uhedientia. Item, il signor Zuam Zordam Orsino zencro dii papa è andato in Franza, il papa à mandato per madama Felice soa fiola e per li primi di quel Stato e fatoli zurar omagio per la chìesia apostoliche, et è madama Felice gubernatrice di quel Stato. Il papa disse dii rnarchexe voi do capitoli, uno sia con la persona e Stato contra Franza, l’altro li dagi el fiol Federigo, primogenito in le man. Item, è venuto lettere di Franza che il re scrive per Aus, non caldamente, ma ben quelle dii presidiente de Paris à scrito a li cardinali molto altamente, il papa à dito se questi cardinali francesi verano per aver audientia non ge la darà se prima non saprà quello i veleno. Da poi disnar fo Colegio di la Signoria e savij, e 406 veneno sier Andrea Trivixam el cavalier, sier Nicolò Bernardo, savij da terra ferma, stati dal signor Con-stantim Amiti et li portò li ducati 300 e promesse far il tutto, e disse s’il bisognasse a lo acordo cauzione chi prometeria? e lhoro risposeno il papa. Di Padoa, di provedadori venerali, date ozi a fiore 13. Chome questa • matìna inimici a Mouce-lese hanno fato grani baiaria e tien liabino mudà l’arlelarie e poste a San Zorzi, judichano ozi li deba-no dar la bataja, hanno mandato e mandano fuora, per divertir, quel numero di stratioti e cavali lizieri poleno. Item, il capitano di le fantarie stà a l’usato, li medici li danno una infusion de riobarbaro questa matina e poi ozi farano di lui il vero pronostico. Item, hanno ricevuto due nostre lettere. Di Chiava, dii podestà, di ovi. Dii zonzer li 400 fanti di domino Chiriacho venuti di Ravena, et justa li mandati li imbarcherano et manderali subito a Mestre. Fo leto la lettera, trata di zifra per Zuam Soro, secrelario con gram faticha, intercepta di I’ orator fiorentino è in Campo, scrita a Fiorenza a di 10 di la Balia, et l’orator à nome Francesco Pandolfini, data a dì 13 et 16 do lettere : scrive di lo acordo di ducati 50 milia voi dar Franza a l’imperador dandoli la cifadella di Verona, Valezo e Lignago in pegno, et se in termine de uno anno non li darà esso imperador ducati 100 milia per la spexa fata per dito re di Franza, la cita di Verona sia di esso roy: tamen non concluso lo acordo ancora si aspeta risposta de l’imperador. Item, scrive di uno trombeta dii conte Bernardim che di ordine dii gram maistro li parlò esso orator prometendoli restitution dii suo s’il se conzava con l’imperador, el qual trombeta li disse il numero di le zente è in Padoa, zoè homeni d’arme 1000 di fama e non è 800, fanti 10 milia ma non sono 8000 veri, è 5000 boni fanti li mior de Italia, e alozano a la prima centena cavali lizieri 4000. Item, che in Padoa si muor da peste, e li provedadori li apestadi li mandano fuora di la terra,.acciò nostri se infetano dì morbo. Item, scrive di Ferara e dii papa saria bon fiorentini ajutasse quel dueha. Et per Colegio fo terminato mandar la dita lettera al papa, acciò intendi l’animo di fiorentini, con la tradutione di la zifra, et fo consejà scriver a Roma zercha Zuam Paulo Bajom. Di Hongaria. Veneno 15 lettere di l’orator nostro tutti in'zifra da 3 fin 11 lujo, et 6 scrite per avanti fo replichate. Fo ledo una lettera fata notar per il principe a