749 mdx, vedadori hanno gran bisogno, et veleno cassar li con-testabeli disuteli, ma li fanti boni di dite compagnie bisogna remeterli con altri capi. Item, Latanzio manda qui uno suo homo per fachini over mancali : sia expedito presto. Di Padoa, di reofori, eli 9. Mandano una re-latione di uno partì ozi da Vicenza. Item, atendano a compir li repari e fortificazion, e ozi la mità dii populo di Padoa hanno lavorato. II riporto è di uno partì a hore 7 di Vicenza, dice ozi sonavano in Vicenza et di fuora per la vitoria di aver auto la Scala. Item, il Campo francese va ozi a Longara, ma prima alozerano a le Torete, et l’artelarie, benché sia sta fato le spianade, non potrano passar; et che uno Tomaso da la Scroa, è in Campo, à scrito a li soi la-voradori a le Torete lievi li soi animali de lì e li meni altrove, solum per 4 zorni tanto eh’ el Campo passi, e vadi a Zonzan e Lignago, e una parte va a Longara, zoè quelli vano a Moncelese. Nota. Li provedadorì in lo soe lettere tocha una parola che dividandosi inimici chome fano e venendo parte di francesi a Moncelese, sariano di opinion di far facende con lhoro, e cussi è l’opinion di quelli capi, etc. Et il Folegio non li piaque questo, e termini!) scriverli ozi per pregadi. Dii colateral generai, di 9, di Padoa. Manda la mostra di cavali di domino Bernardini da Sessa, sono boni ; et da 60 citadini vicentini venuti per vin-dicarsi la injuria, etc. Di Cadore, di sier Filippo Salamon, capitano, di ... . Zercha quelle cosse, e di la Piove e di Cadore, e si provedi di danari per quelli fanti. Item, ha la Scala si liem e altre nove, etc. Et si Peltre e Cividal è preso, lhoro cadorini è di bon animo a tenirsi. Di Belgrado, di sier Jacomo Boldù, provedador. Scrive zercha certe intrade di rebelli; et ha fato la mostra, à trova homeni da fati 1500. Item, si muor in do caxe lì etc. Di Montona, di sier Andrea Zivran, provedador dì stratioti, di primo. Chome è lì. e zercha Pisim à scrito al podestà di Ruigno di la materia, li rispose è amalato e non è tempo. Item, di disviar li corvati, scrive non si poi aver, perchè non voleno servir altro signor eh’ al suo et sono ben pagali. Item, ha che li inimici s’ingrossano, e se li mandi monizion, ut in litteris. 367 Di Chiosa, di sier Hieronimo Capello vice soracomito, di......Chome ha conduto il corier ton le lettere va a Roma fino al porlo Cesenatico, qual è Zuan Gobo, e smontò a hore 12 et à dii suo luglio. 750 zonzer a Rimano. Item, lui è ritorna a Chioza, è zonlo il biscoto e si duci assai è cativo, etc. Di Traù, di sier Alvise Viaro, conte, di 29. In favor di nobeli lesignani conira quello, à fato i po-pulari, ut in ea. Di Almissa, di sier Alvixe Capello, provedador. Zercha occorénlie de lì. Di domino Luzio Malvezo. Po lelo una lettera, scrive di Padoa a Nicolò da Udene suo canzelier qui: chome li capitani francesi si lieva, e li nomina videlicet monsignor di la Grota, locotenente di Monferà, è levà di Lignago per andar a Zenoa. Nola. In questa matina nui tulli cinque savij a li ordeni publichassemo una sententia che sia tralo di certo conto di cai di butinieri dii bulim di Fiume, i quallì sono sier Hieronimo Capello, sier Antonio Marzello et sier Alvise Contarini, quondam sier Piero, meteano per lhoro 10 per 100 e non diene aver allro cha 2 per ¡100, ut in ea. La nolo Loreu-zon......., scrivali a li auditori nuovi, etc. Di Albona, di sier Filippo Minio, podestà, di 5. Solicila si mandi presidij de lì più volte richiesti, perchè quelli fidelissimi stanno in pericolo, ne il provedador di stratioti ha voluto mandar li cavali de lì a custodia justa le lettere di la Signoria nostra peritoli, ne quelli da Vegia li manda li 30 homeni, deputati a mandar, e quelli confini è continue depredati : per tanto quelli fidelissimi suplicha la Signoria li voi mandar de lì a custodia qualche cavallo di stratioti, el si oferiscono lhcro darli la biava per i Ihor cavali, benché tal angaria sia insuporlabile a la Ihor miseria, nil minus per la sua fede è contenti pagar e darla, etc. Da poi disnar, fo pregadi, non vene il principe, et 367* sier Batista Morexini et sier Alvise Malipiero, cugna-di di sier Zcrzi Corner, procurator, fradelo di la quondam rayna di Cypri vene a invidar la Signoria per l’obito di la raina per venere da matina a di 16, videlicet questa note il corpo sarà sepullo a Santo Apostolo dove è la sua capella de li soi, in deposito e sarà messo una cassa in chiesia di San Cassan, et la Signoria anderà con li piati lì e si larà un ponte a Rialto vadi a Santa Sofia et poi scompagnerà la cassa fino a la ditta chiesia dì Santo Apostolo, et cussi fo ordinato andarvi, et admonìti tulli di pregadi e invidadi a venir a queste exequie, fo mandato a dir al reverendissimo palriarcha e altri episcopi venisseno. Gionse di Padoa domino Jannes di Campo Fre-goso, e fato venir in palazo dal principe, linde an-dono sier Marco Bolani e sier Alvise di Prioli, sono