MDX, GIUGNO. 510 tere di poste, el parie di Colegio e dii pregadi si ri-duse in sulla dii principe, fono publiete lecte, il stimano di le qual, perchè fono lede la malina lo scriverò poi, e cussi quelle di Padoa di ree!ori, di ozi Imre 1!). A di 5 in Colegio, reduti avanti messa in camera dii principe, per esser vernilo lettere di Roma, qual fono leote e iterimi poi in Colepio. Di Roma, di l’orator, di ultimo mazo. Come fo dal papa, scrive coloquij abuti insieme sopra la morte dii eardinal Roatt dicendo il re di Franza non saperà far quello fazeva Roan, el il reverendo episcopo Curzense, videlicet domino Malhio Lanch, di’ è in Germania vegnirà a bon camin, seguila la morte di Roan dal qual dependeva. Item, parlato di le zenle ispane, soa beatitudine disse iutertegneria, el za sono zonte su le terre di la chiesi», cliome li Ita scripto Alexandro ili Mantoa comissario di soa bea-ti ludi ne con dite zeute, et die dimorerano su quel di Ferara; et à lellere di Bologna il populo di Ferara è nimicho di quel ducila, lauda la Signoria alendi a conservar il suo exercito e lui farà soprastar queste zenle ispane non si movi. Item, die domino Vito orator cesareo è homo da ben, et hanno parlato insieme di più cosse zerchii Franza, el qual volea il papa mandasse da l’imperator a tratar l’acordo per altri dia’ per el signor Constanti!! e il papa non à voluto, el qual signor Constanlin era a Pexaro e fin ■4 zorni si aspeta a Roma. Item, disse le zenle ispane forsi sarà contra Ferara. Item, zcrcha il marebexe di Mantoa, cliome scrisse, mandò Lodovico di Callosa a Mantoa per aver il liol e aspeta la risposta, spera di averlo; soa Santità desidera Carlo Bajom sia mandalo a Rimano e zonto lasserà li zenlhilomeni nostri presoni subito, et lo voi tralar ben. Item, l’orator à parlato con Franco Giberli, qual li à promesso esser con l’orator cesa-e far bon ofido. Dii dito, di due sugna. Cliome eri fo dal papa poi pranso, qual soa Santità prima era stato con li oratori cesarei et domino Alberto di Gir pi, orator francese, e per saper qual cossa esso nostro orator andoe fenzeudo dimandar si era nulla di Manina dii Gmosa andoe; soa Santità rispose non aver nulla e di le zente ispane repliche» ut supra esser zonte su 50* quel di Recanali e Santa Maria di Loreto e starano li sopra quel di Lugo e Bagnacavallo, siebè non veruno di longo a conzonzersc con francesi, potria esser venisseno a» Verona. Item, di' el signor Alberto li ha dito poi è seguila la morte di Roan saria ben soa Santità si strenzesse più col suo re di Franza, e che lì à risposto con questi caldi non è bon strenzersi, ma star largì dicendo voler esser in libertà. Item, à avìso da Bologna francesi erano col Campo a Li-guago, e auto quello lo voleno fortifiebar e Valezo e Peschiera e starano a veder quello farà l’imperador, e soa Santità disse alenile a fortifiebar Padoa. Item, di F acordo con l’impcrator à parlato col suo orator, e voria per altra via Iratar dito acordo, acciò succedesse, e lo voria Inibir s’il potesse lì a Roma, ete., sidiò dito orator cesareo domino Vito è partilo ben satisfato da soa Santità el è homo da ben. Item, scrive l’orator domino Francho (liberti li Ita ditto il papa aver dito al prefato orator eli’ el suo imperador à chiama monsignor di Oliamo» de Dalia et è slà mala cossa, e ch’el dito orator rispose ista fuit una magna fatuitas, el qual orator ozi disna con pre’ Luclia. Item, il papa li disse : domino orator si quella Signoria starà ben con la chiesi:» e con tiui, acciò si posiamo fidar di lei, la vederà il ben l’averà; et che l’orator li rispose la non è per far mai altramente, el il modo è a luor Ferara di’ è potrà scandali tutto starà. Poi ben disse il papa siè in bordine e conservative si farà dii ben assai, e li bu-toe un brazo al colo, spaziando per certo pozuol con gran domesticheza facendoli gran chareze più dia’ quando l’era Cardinal, e fe’ portar certe frute e vin e volse per li caldi si refrescasse insieme con soa Santità ; e solicilò il levar di Vitelli dicendo sapemo è bella zenle, voria li martini dieno vegnir a Pexaro fossino zonti, adeo per la morte di Roan è molto aliegro e non voi Franza vaili avanti ; disse aspclava la galeaza à mandà a far a Zenoa, la qual è bella e ben fornita di arlellarie e dia esser zonla a Civili! vecchia, e zonta la sia voi andarla a veder, la qual I’ ha fata far per andar con quella conira infidelis; ha anni 06 ; e voi lui orator vengi con lui e lo menerà a Civita vechia e li conseguirà una camera su dila galeaza. Item, è nova di Zenoa die galie 3 Itirche-sehe et 16 fusto haveano fato danni, è state in Sardegna, fido preda, poi andate a Marseja, preso uno castello. Itrm, che lì a Zenoa Prejam havia una barza, uno galion el 4 galie el 15 brigantini armati, al qual zenoesi haveano da’ 100 homeni per galia. Item, è seguito a Iloslia che hessendo una l'usta arma’ di homeni per forza quelli homeni hanno ania-zà il fradello dii patron e si hanno liberali. Item, è lettere di Spagna, di Saragosa di Aragona, come in la dieta fata era sta concluso dar ducali 500 milia 251 per la impresa conira mori, la qual si contribuissi per terzo, una parte Aragona, l’altra la Catalogna,