209 MUX APRILE. 210 Signor e come son per vegnir Ja nui i vostri zenthi- 1(uneni et (piando verneranno ile (pii i zenlhilomeni alhora habino menalo lai lurcho forte legato, et se li liavete trovalo qualche sigimi a le man lo habino a portar con lui insieme; et io molti de girne! homeui Impreso; et ancora habiati cura se prenderete alcuno, perchè me confido in Dio che reposarete da sime! homeui in mia sanità, che se lauderai» la Signoria a l’avenlurato signor dirne, et se liavete qualche nova de mar mi balliate dar notizia da tal signori et Dio vi aiegri. Amen. Da CKioza, di sier Vetor Foscarini, podestà. Chome justa i mandali à mandato a tuor la ganzara era a la torrenova, e ha mandato danari a le barche e a quella custodia, e si provedi di ca-stelan. Item, el ducila di Ferara non lassa vegli ir per Po da le fornaxe, ni barella, ni burchio, e cussi continua, ma ben vien per Po di Volane, tolendo boleta per Ravena e poi se dreza per Cliioza, à mandato explorator per saper. 102* Dii provedador di V armada, date in galla a Cliioza, a dì 26. Chome à manda esploratori a Ferara per saper di novo, e si mandi la sovention tanto desiderala a quelle zurme di la so galia. Di sier Zuan Francesco Polani, sopraco-mito, date in porto Laurana, a dì 19 aprii, hore do di note. Come ricevute le lettere di la Signoria, a di 9 andò a Laurana castello a la marina et lo bave, et fe convocbar li subditi, qualli erano fuziti a li monti, et comparse solum uno suo judice con 8 over 10 altri, e dimandato di la fuga Ihoro, risposeno dubitar esser fati presoni e maltratali, linde li parse, per esser li reduti molli di Fiume i qualli con brigantini non cessano infestar et depredar nostri, di bularli a terra passa 40 di muro da la parie di ditto castello, et aspeta risposta di la Signoria di quanto à a far, e il dì sequenle voi tor l’impresa di Bresez et Moschieniza, lochi a la marina. Dii dito, di 21, hore 7. Chome bave ledere di Damian di Tarsia capitano fortunatorum che ’I lo avisa che ’1 va a Galignana, e perchè è lì homeni 500 dii conta’ oltra li habitanli in dila Galignana, li scrive debbi con la galia venir e mandar più zente el poi in Campo, pef la qual cossa vene al porto di Fianona, et ha numero 350 fidelissimi tolti a le ixole dii Quarnaro, con 300 fidelissimi altri di Albona e Fiariona, li quali subito li spazoe per il Campo, tarnen lui non volSfc partirsi di la galia. Di Cao d’Istria, dii podestà et capitano, di 25. Come à il Campo nostro esser levato di l’impresa di Galignana con vergogna e danno, el il Campo esser tutto disolto, e il-provedador di slratioti à compagna le artelarie a San Lorenzo dove starà qualche zorno per asecurar quelli pochi lochi, spogliali da inimici di tutti li soi animali, dimanda mo-nition etc. Item, manda una lettera aula da Pasqual Ingaldeo, capitano di schiavi; lo avisa de quelli di Castelnovo e a Lolabor esser zonto 200 cavali per andar in soccorso di Pexin, e non li basta lo animo di andarli e sono rimasti al Taber per guardar la fiera, crede habino levato questa voce, tamen è venuti per vardar dita fiera etc. Di Faremo, di sier Alvise Soranzo, podestà, di 25 aprii, drizata a li cai di X. Chome Dìimian di Tarsia è levato di l’impresa di Galignana et è a San Vicenli reduto con 300 fanti con tutte le artelarie, zoè uno canon e certi altri pezi, e a Pa-renzo è rimasto l’altro canon, el cortaldo era lì. E il proveditor di slratioti à ùto lettere di Damian predilo li mandi bombardieri e altre cosse, dicendo voler andar verso Cosliacho et Cusan, e nel cuor dì inimici, tamen non li ha voluto dar nulla, atento in Galignana era 200 fanti, el Campo nostro di 3000 persone non I’ ha potuto haver, unde lui podestà li 103 ha mandato a protestar, da parte di la Signoria nostra che ’1 conduciti l’artelarie a Puola oVer in altro locho a la marina. Dii dito, di 26. Come è zonlo lì el conte Zuan Vanisa con 5 cavali a Ruigno c aspeta il resto, voria el restasse lì col proveditor di slratioti c recupererà l’honor perso per nostri. Di Ruigno, di sier Zuan Batista Moro, podestà, di 25. Dii zonzer lì a dì 9 il conte Vanissa, aspeta la compagnia zonzi etc. Item, Stefano de Pascili, canzelier dii proveditor di Almissa et Poliza, di 25, scrive a la Signoria dii zonzer suo de lì etc. E . scrive il vayvoda Jvanis Nenadich è zonlo nel porlo di Vernila solo Puola e lì aspeta il resto di la compagnia per venir di largo. Item, in la lettera dii podestà avisa tutti li slratioti vanno in preda, et lies-sendo Damian di Tarsia su la vitoria s’è risolto il Campo, F artelarie parte è zonte li a Parenzo, si da la colpa al predito Damian, e questa è la seconda volta à parlurido tal fumo anzi foclio, aricorda la Signoria si mandi de lì uno capo suficiente, e voria il conte Vanissa restasse de lì per qualche zorno etc. Di Dignan, di sier Piero Salamon, vice podestà, di 23. Come quella comunità a dà ducali 50 a Damian di Tarsia per far fanti, e fono a Galignana, erano da 3000 soldati, e fu soccorso dal soracomito