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MDX, MAGGIO.
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    venivano a la Signoria fono relenuti dal dnclia di Krexvich, dicendo rimanesse fin l’andasse a la corte. Item, la duchessa vene e passò a 'dì 2 per de lì. Itcm, a dì 28 aprii fo mandato uno, mandato per il Carenzati clic li feudatarij dagino danari per cavali 400. Item, vieti uno capitano in Gorieia in locho di questo duclia ctc. E eh’ el conte Micltiel di Frangipani passò eri de lì, vien di corte senza aver auto un soldo, etc.
        Di Gradiscila, di sier Alvise Dolfin, prove-ditor zeneral, di 10. Chome quelli di Monfalcon sono andati al borgo di Duino et hanno sachizato et brusalo. Item, altre particularilà ut in litteris.
       Di Chiosa, di sicr Vctor Foscarini, podestà, di cri. Dii zotizer li fanti <Ji Martin dal Borgo et barche 17 armale di questa terra senza alcun bordine dove le dovesse mandar, et tamen lui l’à redrizate al capilano di Po.
1	[i7 Di Campo, di proveditori, di 13, hore 15, da San Bonifazio. Come non hanno che risponder per non aver auto lettere di la Signoria, solum è stato in consulto con domino conte Bernardino, domino Jannes di Campo Frcgoso, il reverendissimo fra’ Lunardo, domino Zuan conte Brandolim et il magnifico capitano di le fantarie, e parlato quid fiendum atento hanno li inimici tendeuo al Polcsenc, c il ponte lano a Castel nuovo è quasi compito inanella 4 arebij, et hanno termini mandar di la di Po Pelegrin di la Riva con li soi balestrieri per infestar li francesi restati a Goilo, per aver pralicha di passi. Itcm, al bastion e ponte Zerpan e Lignago hanno lassato et posto Silvestro Aleardo con li soi balestrieri, e lui proveditor Griti va da matina a Lignago, et ordinato li contadini stagiuo a le rive di l’Adexe, scrito per villani per tutto Padoa, Vicenza, Schio, Maro-slcga etc. Item, è mal che par uno morbo in Campo il terzo è amalato e non si potrebe al bisogno adoperar. Item, mandano certe lettere aule di Morello explorator mandato a le parte di sopra in Lombardia per saper nuove ut in cis. Item, hanno auto gran contento saper la deliberation di tuor il marchese e spera sarà gran ben et anderà a Lignago, . acciò vaili a ponte Molili li stratioti per el dito liol. Item, hanno nova di Lignago che li polizani, conte Vanis con Andrea Muaresi et Zuan de Trico, capi di cavali di stratioti erano ussiti di Lignago eri, fo doinenega, et inimici liessendo ussiti al saeomano molto grossi da 100 homeni d’ arme et 200 cavali lizieri, unde nostri fono a l’incontro, et per inimici fu preso uno famejo di essi turchi li (piai lo scano-rono, e diti turchi poi rabiati deleno dentro de ini-
mici con gran vigoria et preseno 100 cavalli, 100 morti et presi altri 100, ma in Lignago non è sta conduti vivi 3, over 4, è voce tra inimici erano turchi 3000. Item, di novo in Verona tornorono la scoria malmenala da polizani, la qu;il è di la compagnia di monsignor il gran seudier domino Gaieazo di Sanseverino. Item, e sia porla in Verona pare-cliij cara de homeni morii. Item, scriveno si mandi danari e danari per quelle zente. Hanno scrito al proveditor sul Polesene con il qual se intendono.
   Da Lignago, di sicr Carlo Marin, proveditor. Aricorda si provedi de lì a mandar quello ha richiesto di monilion vini e formenti. Item, nomina
li	4 zenllìilomeni nostri andati de lì. Item, avisa del conte Vanissa tornato a hore 17 lì, e par scontrono zercha 100 homeni d’arme e arzieri 200 de francesi, qualli di Verona erano ussiti per far sacomani, e dilli turchi investiteno dentro, di qualli hanno preso zercha 100 et cavali 70 e più, e a bora sono ritornati in Lignago.
   Di sier Anzolo Guoro eastelan in la rocha 157* di Lignago. Scrive se mandi munilion e alcune cosse da far fuogi artificiali, sichome scrisse el pro-proveditor; et za tutte io eri lo expediti.
   Di sier Andrea Capello, sier Tomà Moro, sier Antonio Marzcllo et sier Hieronimo da Canal, di 13, in Lignago. Che se li proveda di vini, zoo malvasie, le qual sarà un deposito si per esser pochi vini chome perché la Signoria dii tralo si potrà servir per pagar li soldati. Et nota Francesco Duodo, rasonato, atende a mandar malvasie a Ligua-go di sier Anzolo Lolin e sier Piero Contarmi, et ozi etiani lìci luorne da sier Alvise Dolfin, quondam sier Hieronimo, per Padoa.
   Fo balolà mandar a Padoa stera liOOO formenti, in Colegio di le biave, el fo sagra menta tutti.
   Fo terminato che, atento a Traversino Traverso vicentin si voleva balotarli una paga per CO balestrieri a cavalo, justa la parie alias presa di darli al presente, se li à dato 800 fanti boni, li qualli vadi a farli a Vicenza o dove el voi etc.
    Veneno quelli do pisani, vien dii Polesene, vide-licci domino Romeo el Juliano da la Giostra, erano iu Campo nemicho in la compagnia de uno di quelli capitanij, i qualli è slà mandati di qui per il proveditor Gradenigo, e mirali in Colegio, releriteno esser venuti di qua e voi soldo da la Signoria, e disse di preparamenti di inimici e il numero grande utpa-tet, facendo esser più di lanze 2000, li inimici hanno sguizari guasconi, e altri assa’ fanti più di 12 milia, et vieneno sul Polesene, dicono voler venir fin a Liza