597 MDX, GIUGNO. 598 boletini e mandarli in Campo per ilesviar l’inimici hanno ricevuto le lettere nostre dicono non li parer per non dar adito stratioti scrivono a inimici, poi ‘ perchè ne voria venir, ma non hanno il modo di tuorli. Francesco da Maran et Antonazo da Viterbo sono lì, voria'no licentia, poi che non se li da soldo. Item, di Campo nimieho non hanno altro: hanno li soi exploratori fuora, che movendosi lo superano. Di Padoa, di rectori, di eri'. Zereha domino Lucio Malvezo è lì amalato, et è zonto Marco Bernardini Spiron, medico, stava qui e si presentava ogni dì, qual dice à l'ebre, ma mancho mal, e per la luna non li voi dar medesina, etc. Di Moncelese, dii provedador Martello, di 19. Chome inimici fin quella liora non ha parso, è stati in arme. Item, ha esser zereha cavali 800 andati a Noventa e Villabona à fato danni brusando cuxe, etc. Item, à mandato quel Jacomo Manzon per domino Zuam Forte a li rectori di Padoa. Item, al Consejo di X, Ulivier di Bertazi, qualjusta ì mandali fu relenuto, era conzo con il iìol di domino Antonio di Pij. Item, quando fu preso si cambiò il nome, etc. E venuto lì Antonio Testa, vicario di Ar-quà, dicendo aver da do contadini che inimici erano venuti verso la Branchaja et volendo con uno bur-chielo far mesurar l’aqua et dimandava si se poteva guazar. Item, ha che è andato alcuni cari verso il Frassine con zente, etc. e si dice si aspeta le 400 Ian-ze ispane zonzino in Campo ; scrive lui à febre e voria fusse provisto. Et fo mandato, per sier Zuam Foscarini, fo pro-vedador a Pordenon, quondam sier Nicolò, per mfindarlo provedador de lì ; et io li parlai, non volse andar et io aricordai sier Hieronimo Baffo, fo capitano e provedador a Napoli di Romania. Veneno Guielmo Malaspina, venuto di Mantoa con Lodovico da Fermo, sla qui favorito dii marchese, dicendo dito Malaspina vien di Mantoa e la marchesana e il Cardinal manda a dir al signor la resolution fata a domino Lodovico di Canosa nontio dii papa, come è contenta dar e mandar a Bologna il fiol signor Fedrico, tutta via che il papa chata qualche expediente che Mantoa sia conserva da francesi, etc. 11 principe li parlò largamente, et che la marchesana è causa dii mal di suo marito, et che la vuol esser francese et è so danno, etc. Et fo ordinato andasseno a parlar al marchese con Nicolò Aurelio. Dì TJdene, fono lettere dii vice locotenente, di 17. Zereha la Cliiusa. et inimici s’ingrossa, à trovato 1G0 ducali in presiedo, e spazà il cavalier Cau- riana e mandato dal provedador zeneral. Item, inimici hanno 1000 cabali et 800 fanti. Di Gradiscila, dii provedador zeneral, di 293 17. Chòme è intra 400 cavali in Gorieia di novo, et il conte Cristoforo si aspeta, sichè inimici s’ingrossano, e perhò si lazi provisione de fanlarie. Si scusa non poi più, dubita di Monfalcon, e si dice si aspeta il re in persona, etc. Di Monfalcon, di sier Lunardo Foscarini, proveditor. Fono lettere, si mandi fanti, inimici s’ingrossano et non poi più. Et fo terminato ozi expedir Paulo Basilio con 150 fanti et mandarlo in Friul. Di Cividal di Dell uni, dii Balbi podestà et capitanio, di 18. Manda una lettera auta dii capi-pitano fo di Agort, di nove di sopra, buse, zanze non vere, la qual perhò si smentiehò mandarla. Di Treviso, dii provedador Mocenigo, di eri. Chome per non haver auto il modo di pagar Carlo Corso è partito con li soi e venuto qui, etc. Fo tandem, contra la opinion di sier Vido Antonio Trivixan che volea casarli, balotà una paga a stratioti 15 erano a Lio venuti di Cataro senza licentia dìi provedador di lì, di la compagnia di Manoli Giada ; et tandem, io otini e vanno in Friul, et il suo capo si aspeta di dì in dì. Di la Scala, di sier Luca Miani, castelan, di 18. Manda una poliza di nove, e inimici vieneno in Axiago, poi Enego, e lì voria 50 schiopetieri e li danari per la paga mancha 5 zorni a compir, etc., et altre occorenlie. Di Citadella, dii provedador Pizamano. Do lettere di nove, et di inimici voleno venir a quelle bande e alcuni venuti verso la Brenta, e sier Ferigo Contarini, provedador, cavalchò, etc. nulla perhò da conto, solum in Vicenza si ha si leverano e hanno mandato a tuor le artelarie di Verona. Di Chioza, dii provedador Foscarini, di 19. Zereha zonto il quinto maran con cavali 36, è li à manda a Montebaldo, di la compagnia dìi Vitelli, etc. la galia Capella e li è con la Cornerà. Di sier Zuam Moro, quondam sier Antonio, date a Pexaro, a dì li. Di cavali 36, di Vitelli zonti, e di Vitelo medemo, vera il resto. Di sier Marco Antonio Contarini, capitano di Po, date a Cavarzere, a dì 19. Chome di l’An-guilara è venuto lì per punir alcuni disobedienti dii podestà. Item, à nova per uno venuto, nominato Donado da Leze era di la compagnia di Jacoirieto da Novello stato preson di francesi in Lignago, dice è venuto da Ferara via, et à visto artelarie dii dueha e zente che