801 MDX, LUGLIO. che ’1 facesse por esempio ili altri, tamen non fece, et li fo manda a far comandamento non ussisse di caxa di suo zenero dove 1’ era. Vene il piovan di Santa Eufemia di la Zuecha per il qual fo mandato e molto fu rebufato perchè non volse andar a dar 1’ ojo santo l’altra note al capitano di le fantarie; lui si scusò assai, il principe è in colora contra di lui, tamen nulla fu. IH Padoa, di provedadori generali, date eri a hore 24. Chome Vicenzo di Naldo li hanno dito non aver arme ni altro et non sa chome el possi star lì, e voria a saper a che modo. Item, scriveno aver mandato uno trombeta in Campo de inimici per presoni per riscotarli, e mandò e tiara presoni a Ihoro rescatati per contracambio, qual tornato dice li ale-mani è alozati a la Bataja con artellarie, e il Campo francese con il gran maistro esser a Pernumia, el qual principe de Aynalt usò gran parole minatorie, eUi disse che le zente pontificie erano sta rebatute di Zenoa e do galie nostre havia auto sinistro, e che 419* l’imperator vegnirà in Italia e torà Padoa, et non volse che l’andasse di longo dal gran maistro a parlarli. Item, scriveno, che, per uno llioro explorator hanno, qual è sta in Permesana, che a Peschiera el trovò uno secretario dii gran maistro andava in Lombardia per far fanti per francesi e farli venir in Campo, et à questui nominato Grangies secretario dii gran rnaistro, scriveno di la malla contenteza dii Campo, lì in Padoa, come ozi li hanno dito il colateral qual à sentito di stranie parole, adeo se inimici se apresentaseno in questi tumulti saria mal. Item, voriano aver guastatori, perchè non se ne poi haver de lì chi lavorino se non con la ponta dii dinaro, pe-rhò si mandi danari. Item, si fa varij conienti dii Campo, chi a Treviso, chi a Padoa, chi in Lombardia, e tutto il mexe resterà francesi in Campo. Item, è venuto uno trombeta con una lettera di monsignor di Boìsì la qual manda, chi monsignor di la Cleta per sier Mariri Zorzi in contraccambio. Item, hanno auto una lettera di fradelli di sier Luca Mianì per il contracambio con Cristoforo Calapin, aspetano la lettera di la Signoria nostra. Item, di vini non ne sono lì in Padoa, et hanno far cride tutti possino condur vini in Padoa e senza dazio. Item, dìi trombeta dii conte Bernardini scriveno non fo so, ma fo uno trombeta di Jacomo Sachardo che andò in Campo e parlò a 1’ orator fiorentina, lo feno reteñir, non voi dir il vero e deniega dii conte Bernardini, sichè lo voleno o mandarlo de qui o lasarlo. Dii colateral generai, date in Padoa, eri in Campo. Chome à, per exploralorì stali in Lombar- dia, francesi fanno far fanti per tutto et a Saliò, sichè voleno far facende inimici lì ; nostri è mal contenti lì in Campo; missier Zuan Jacomo farà ponta su li soi trafi, voria la Signoria mandasse duellati in Padoa in deposito, et 2000 guastatori a fortifichar la terra. Item, il conte,Bernardini è mal contento di la ele-tion di domino Lùzio governador zeneral, non voi darli ubedientia, e cussi li disse il secretano sarà Zuan Paulo Manfron. Di rectori, di Padoa, di eri. Chome atendeno a fortifichar la terra, et opere lavorano ut in lit-teris. Dii signor Chiapin Vitello, date in Padoa. Ricomanda uno dia aver dal conte Alexandro di Rossi. Di Piero dì Bibiena, date osi qui. Chome eri fo a Liza Fusimi a parlar al signor Renzo di Cere, qual li disse saria capitano di le fantarie si piace a questo Stato, ma voi 50 homeni d’arme over 200 cavali lizieri, e non volendo darli questo voria la compagnia dii quondam capitano zeneral, e scrive assa’ discorsi fati insieme di le cosse di Campo etc. Et fo parlatg in Colegio tra li savij sopra questo signor Renzo da Cere etc. Da poi disnar fo progadi et vene le infrascripte 420 lettere : Di Treviso, diiprovedador Mocenigo, di ogi. Chome havia ordine con alcuni di Castelfruncho di aver quel locho per non vi esser niun lì, e cussi à mandato a tuorlo il-conte Cesaro di Rossi. Item, à visità da parte di la Signoria Zuan Grecho, qual ha la l'ebre. Di Seravalle, di sier Zuan Diedo, provedador. Nulla da conto e non fo lede. Di Padoa, di provedadori generali, di ogi, hore 14. Chome riceyeteno lettere nostre zercha domino Luzio, zercha el sia governador zeneral etc., et perchè erano a cavallo non disseno nulla, ma ozi si redurano dal podestà e li tarano le parole. Item, per molti fanti presi per inimici in Moncelese el venuti lì in Padoa dicono il Campo esser al solilo dove era eri. Item, eri sera inteseno assa’ fanti nostri erano su la riva di la Brenta, sì scusano non pono più e sier Andrea Bondiniier et Michieleto Verzo al Portello con 35 fanti novi ; bisogna far provision a Chio-za, a Liza Fusina, non siano alevati da le barche aciò non si desturbi e ruiui il Campo. Item, li condutìerì li hanno dito non haver più ubedientia da li soi per non esser pagati ; Babom di Naldo esser tornato e dice la Signoria li à risposto che ’1 vengi presto a Padoa, e scriverano a li provedadori il voler suo,