UDX, .MAGGIO. 376 Fu posto, per li savij, corta parte di concieder a Nicolò di la Suoliamola citadin padoan iklelissimo nostro certa hostaria di Tendiamola, qual bave dal signor Pandolfo Malatesta ut patri con 1’ ubliga-tion ric., et fu presa. Fu poslo, per li diti, cerla parte di uno di Ven-zon coneie:lerli certa muda ut in parte, e loto lettere dii locotenente di la patria sopra questo, e fu preso. Et perchè si levò uno tempo terribelissimo di vento et uno sijon sì grande che fé' do stranij augu-rj, prima si rupe una alla di piombo dii San Marco sopra le collone, demun cazete una fenestra di vero granila in salla dove al presente si fa pregadi di’ è in gran Consejo, lilio ajuli questa republica mal governata istis temporibus. lo a questo tempo era a San Zacharia per ordinar la mostra di li fanti ila Matliio ila Zara, et rii am dii campaniel di San Zaearia si levò il piombo di la cuba, sicliè lo gran temporal, ma durò podio, rimesso la mostra a la malina por expedirli et darli danari ric. Fu poslo ancora in questo pregadi una lettera al proveditor Gradenigo zeneral, è a ltuigo, che debbi omnino tajar e inondar il Polesene, acciò inimici non vengino, e fu presa. IJa Treviso, si ave lettere. Come aspetavano Ira’ Jorondo inzegner per fortilìdiar la terra, e presto sia mandato. 138 A dì 7, in Colegio io non fui per star a expedir li 200 fanti di Matliio di Zara, li qualli imbarchai e li mandi via a nona, con commissione andassimo verso il Polesene, al proveditor, etiam spazai Bortolo Peschiera contestabele va a la torre nuova con fanti 25 e do bombardieri, e li cargi in barella; era con mi Francesco Duodo e Sabastian di Paxe. Di Chioza, di sicr Vetor Foscarini, podestà, di eri. Acerta la crida fata in Ravena per il Cardinal Pavia legato, che niun soldato vengi con iiiuii senza licentia dì soa reverendissima Signoria. Item, di barche spazate per Ravena e Cervia jnxta li mandati per levar la compagnia dii signor Vitelli. Item, si provedi a torre nuova. Di Ruigo, di sier Zuan Paulo Gradenigo, proveditor zeneral, di 5. Chome à fato apichar quelli do tristi Zuan da Molili et uno monaro nominali di sopra. Itemi, scrive previsione ordinate di ' far lì iji Ruigo, et sopra queste cosse scrive itcrum 1’ aqua è bassa per poter tajar, ma tornerà a la Badia ric. Item, avisa nove ut in litteris. Di Chioza, di sier fìieronimo Coniar ini, proveditor di V armada, di 6 liore 24. Come è ritornato sier Piero Morexini, savio ai ordeni, qual andò per dar sovenzion a le galie, per aver scontra la barcha con lettere di la Signoria che esso proveditor debbi passar in Primier e subito si lievi, e disse al prefato sier Piero lassasse li danari in man dii podestà, quelli ducati 1200 per la galia Capella, e lui farà il forzo di far die le zurme contentino a tuorli, e lui proveditor voi durati 100 solamente per lui e si leverà ric., ut in litteris. Di Roma, di V orator, di ultimo. Chome ri- 138 cevule le nostre, fo dal papa a Hostia, ma prima trovò il Cardinal San Zorzi a Porlo, e scrive coloquij aulì insieme. In conclusimi il papa non voi spender, e cussi li disse Napoli a Roma, e in consonantia scrive quanto li disse el Cardinal Regino che il papa non voi spender e non se ne avede che non porà esser seguro di Franza. Or zonto a Hostia trovò il papa che liavia parlato assai con il signor Alberto, orator di Franz», qual partito chiamò esso orator nostro, qual li disse la continentia di quanto li havemu scripto, e eh’ el signor Constantino Amiti eh’è a Pe-xaro vadi di lungo al re dì romani a dirli la Signoria nostra li voi dar partidi utelli e honorifici, et il papa disse questo non è bon e che la Signoria fazi da lei far asaper al prefato signor Constantin, acciò possi tramar qual cosso. Zerclia domino Paulo Lechti-stcner disse il papa zonto il sarà in Verona, si potrà far quello ne parerà ric. Item, il papa disse aver di P orator suo episcopo de Grassis, al qual con effecto li liavia sorilo andasse in Boemia e Prussia per adatar certe diferentie. Item, disse di Franz» non ha nulla, ma ben liavia eh’el redi Franza veniva a Lion. Item, l’orator scrive che il Cardinal Regino li ha dito il papa si zercha assicurar con Franza, li cardinali l'ranzesi et oratori lo accertino le zente francese non passerano di qua di Po, el signor Alberto da Carpi par babbi messo in ochio e servieio dii papa questo non vegnir dii re in Italia. Item, die domino Fabrizode Caroto fradello dii Cardinal Final e governador di Brexa li ha dito il re di Franza manda in Italia 4000 fanti guasconi e lanze 400, e si dice col papa non si farà rie. Dii dito, di 2. Come esso orator tornò a Roma, e ricevuto nostre lettere, di 20 con li avisi di Alemagna, andò a Hostia iterimi dal papa qual pasiz.iva a marina e disnò poi con soa Santità et li comunichò tal avisi, il papa disse liavia etiam lui inteso eh’ el ducila di Saxonia doveva venir a Veniexia, ma non j vegnirà, perché el dice el re di romani non slà fermo ! ne manlegnirà quello el promete, c dissi’ poi sa che