4 "2 5 pena di la desgralia di la Signoria non recusase aio-zar lì quelli venivano di Cuora con robe etc. ; mostrò il suo capitolo di la regola, Temine non poi intrar in soi monasteri ; tinde per il principe fo strazà dito boletin et che temone non andasse lì ne altri. Fo parlato /creila Zuan Francesco Daseoleèqui, qual voi licentia, è valente homo, fo casso per nulla, retenuto per il Consejo di X e poi asolto, havia 500 ducati, e bon lenirlo et nihil conclusimi. Et li savij andono a consultar di risponder a Iloma. Da poi disnar lo pregadi, et sopravene queste altre letlere : Di Campo a le Brentelle, di 24, di domino Janncs di Campo Fregoso a Piero di Bibiena. Scrive è sla propostoli far capo a le zente et exereito nostro, et è summamenle necessario, ma aricorda lui saria bon per haver molle parte ut patct, e scrive che in questo si voi adoperar li amici e li parliali. Di sier Andrea Oriti, proveditor zeneral, date a Moncclese, a dì 25, liore 12, venute ozi. Come eri sera bave lettere di rectori di Padoa. Come era zonto al Bassanello do Irombeli di missier Zuan .lacoino Triulzi con una lettera drizata a lui proveditor, la qual non la voleno dar in man di altri, e li scrisse si era per causa dii conlracambio dii Man-fron; et manda la lettera li scrive diio missier Zuan Jacomo, qual essi rectori ge la mandono, e conseja si fazi, perchè prometendo missier Zuan Jacomo si baveri certo il Manfron. Item, scrive che zonse lì li stralioti di Campo, richiesti, avanti le hore t> di note; e per aspelar se inimici voleano far qual cossa è restato lì fin quella malina, tamen niun à parso fin quella bora, et è voce inimici sono andati verso No- 10 ‘ venia per far corer certi cavali, et che il Olimpo de francesi zoè il resto è a Barbaran e quelli confini, et sono venuti alcuni a sachizar tra Arqua, Barbaran e Moncelcse, e si dice vegnirano verso Monselice; et tien non esser Campo di sorta di vegnir a l’assedio di Padoa, benché ’I vegna ditto, lui noi crede; et à mandato cinque exploratori, parte a cavalo e parte a piedi per saper de inimici. Item, scrive struttoli sla mal li in Moncclese per non poder corer, perhò i fa tornar in Campo, et lassa 500 fanti in Moncelcse per custodia dii locho, ma voria tulli fosseno di la sorta di quelli di Piero Gajo venuto da Veniexia, i qual è zonti de lì e andati in castello, e voria arzieri. Item, a la Badia è Jacomo Corso, a Montagnana Bieronimo da Napoli, Martinel Corso e li fanti ila-liaui toehano danari di (pia e di la per esser vicino uno di l’allro. Item, si parte e va in Gunpo e aspela risposta di la lettera dii Triulzi. I Diani di M. Sanuto. — Tom. X. Di missier Zuan Jacopo Trinisi, data in felicibus eastris regijs in Barbaran, a dì 24, al provedador Oriti drizata. Zercha domino Zuan Paulo Manfron, et ha ricevuta la lettera sua, risponde che ’I dito è lì in Campo, e monsignor il gran mai-stro non voi darlo se prima monsignor de Bonvc-xim non vien da lui, el perhò promele dar subito dito Manfron ; e di questo esso missier Zuan Jacomo fe’ dire al signor fa ogni larga promessa a la Signoria nostra ; el di lai cossa dii Manfron à inteso per la venula lì di domino Biaxim Crivello, con molle parole zercha questa materia etc. Fo scrito per Colegio a li proveditori in Campo li rispondino nui senio per mantegnir la fede e volendo mandar il Manfron in Padoa, li manderemo monsignor di Bonvexim alitcr non. Di Treviso, dii proveditor Mozenigo. Zercha quelle forlificalion et oecurentieMÌ in litteris, e quel proveditor di Bassan teme. Fo scrilo, per Colegio, al proveditor Mocenigo provedi a Bassan et etiam ai proveditori in Campo mandino fanti e zente a Bassan etc. El fo commesso a domino Alexandro Bigolin il governo e cura dii loco di Citadella, sichome si oferse voler far, etc. Di sier Anzolo Qucrini, di sier Zanoto, di eri. Cbome è li in Coalonga Padoa, posto con sier Piero Donado di sier Bernardo. Avisa è bon forlili-char e cavar il fosso over teguir il reparo vechio e non lassar cliome l’è per esser in "grill pericolo, et è aperto più di frati Ire di archo etc. Fo mormora- lo, dicendo doveva aricordar a li rectori e più non scriva, ma si drezi a dilli rectori. Item, io liei mandar questo aricordo di Coalonga a Padoa. Di Cadore, di sier Filippo Salamon, capitano, di... Come quelli vicini li ha mandalo a dir voriano ben convicinar et non si ofender, et scrive sopra questa materia e manda certa lettera aula sopra questo di convicini etc. linde per Colegio la malina li fo risposto semo contenti fazino trieve. Di Campo san Piero, di sier Hieronimo Baffo,podestà. Cbome dubita st r lì e dimanda in caso quelli fazesseno mulatione s’il dia venir a Padoa o quello habi a far. Scrito resti de lì. Di Candia, di sier Alvise Arimondo et sier 211 Alvise Trivisan et consieri, do lettere di 17 aprii. Come a di 19 marzo, per le galie di Alexandria, riceveleno ducali 3‘200 per lo armar, e ducati 1800 per ledere de li da uno contesso di sier Antonio Zuslinian dolor e fradelli, acciò con questi si armi C galie, unde armò subito, zoe le’ meter bau-elio sier Nicolò Dandolo, sier Daniel Griego, sier. • 28 MDX, MAGGIO.