711 MDIX, GENNAJO. 712 Corfú in qua, sier Alvise Coniarmi, quondam sier Piero, sopracomito, a disarmar. E noia, sier Vicenzo Pasqualigo, avanti l’andasse a caxa, l’andò, dicitur discalzo, a fornir certi vodi a la Madona di Treviso ' et di Montarton, poi vene a Veniexia. Da poi disnar fo consejo di X con la zonta. A dì 4. La malina, per la neve, pochi di colegio si reduse. Da poi disnar, reduto il serenissimo e consieri, con li savij e capi di X, in colegio, hessendo sta mandato per il signor Bortolo d’ Alviatio, per consultar de rebus prcesentibus. El qual, venuto, alozato da Raphael Gritli, suo canzelier, a San Martini, fo ozi in colegio, et disse la sua opinion, in caxo todeschi ne venisscno adosso, et quello bisognava. Aricordò certe provisione etc., poi disse: Non dubitate, vi darò ancora stado. A dì 5. D.a poi disnar fo pregad i. Et fo leto le infrascripte lettere, cazado perhò in omnibus, excepto lelere di mar, li papalista. Da Constaniinopoli, dii'signor turcho una bona letera. Come à lassato li presoni, numero..., per amor di la Signoria, e per la bona paxe, la qual lui la voi mantenir; et che l’à lassato di la taja, per amor di la Signoria, ducati 3000 etc. La copia di la qual letera scriverò più avanti. Dii baylo nostro, sier Andrea Foscolo. Zer- • cha questo lassar di presoni. Et il bassa voi li sia paga il suo fomento tolto; et alcuneoccorentie de lì. Da Corfù, di sier Hironimo Contarmi, provedador di V armada. Come manda la galia di sier Alvise Contarmi, con li presoni, a disarmar, e lui resla luora con 7 galie. Camalli è fuora e si proveda. 334 Et come ditto Camalli era, con 13 velie, ut in litteris, stalo a uno castello di rodiani su l’isola di Lango, et quello combatuto, ma nulla ha fallo; el, depredato, è partito. Item, dii prender di la galeaza di fiorentini ; el li è sta scrilo |>er il signor, resti-tuissa, non à voluto, adco si tien si dubiterà andarvi ; et starà fuora a dannizar, questa invernala è fuora, e più farà a tempo novo. Di rcctori, di Corfù. In conformità, sier Antonio Morexini et sier Priamo Contarmi ; et di quelle occorentie. Di Cypro, di sier Lorenzo Justinian, luogotenente, et sier Fiero Baxadona, consier. Nove di Sophì, qual à roto il soldam di Bagade, et fugato lino in Aleppo, roto i lìoli di Allidulli. Et à aviso di questo da Tripoli, e manda el capitolo, qual sarà notado qui avanti. Di sier Bcneto Sañudo, capetanio a Fama■ gosta, di 16. Dii suo zonzer lì ; et come à trovato quella terra, e il bisogno; e le nove di Sophì eie., e le galie zonte e il cargo. Di Alexandria, di sier Marin da Molin, consolo nostro, di 6 novembrio. Come à inteso, non è stà preso di mandar le galie; dice è mala opinion, e saria bori mandarle eie. Et che mori dicono, la causa che non è venute le galie, et che si fazino vegnir etc. Item, dii zonzer lì 3 bar/e francese, carge di panni e ogij. Item, dii zonzer a Bichieri 3 nave rodiane, con li mori presoni, numero . .., et Tan-gavardin, fo oralor dii soldan a rescatarli. Qual conzò lo rescato in ducati 32 milia, et li mandaseno lì, che il patron di la nave aria li danari avanti di-smontaseno, el stesse zorni 23. Et zonte, scrisse al Cajaro questo al signor soldam; qual non volse l’a-cordo, dicendo Tangavardin non havia tanta libertà, solimi in X o ver 15 milia ducati; c lui, per non conlradir al signor, disse 1’ havia fato da lui, perchè mori voleano lhoro pagar questi danari. Le letere andono su e zoso, spirò li zorni, et composeno ancora stesse 5 zorni, e dete al patron ducati 250 dì presente; sì che si conzarà la eossa. Item, che l’arma’ dii soldan, fata a Roseto, prima do gaiioni è in-navegabeli, et le 3 galie ussite vene in Alexandria, per inalborarle et meterle in hordine. Et nel ritorno di Rosselo, da queste barze rodiane fo saludate di bombarde et amazò uno moro; adeo mori, erano suso, si messeno in fuga, et al mejo poteno introno in Rosseto. Item, di le cosse di India, si dice di lì il soldan, zoè la sua armata, à preso certe charavele di portogalesi etc., ut in litteris. Dii Zante, di sier Antonio da Mulla, prò- 334 ’ vedador. Dii bassa di la Morea, eh’ era venuto a Chiarenza; et altre occorentie di li. Et di Camalli, eh’ è fuora etc. Di Napoli, di Lunardo Anseimi, consolo. Coloquij con le raine e vice re ; et altre zanze, 0 da conto. Di Boma, di V orator Badoer, di 25. Come de lì hanno inteso l’acordo dii re di romani e re di Pranza, varij coloquij di cardinali etc. 11 Pixani, suo successor, sta meglio ; el altre cosse non da conto. Di Ferara, di sier Francesco Orio, vicedomino. Come missier Zuan Lucha da Ponlremolo, qual è vescovo di Rezo, è andato a Boma per sla-feta ; et è venuto do corieri, un drio l’altro, che ’1 vadi. Si tien sarà Cardinal, per esser in gratia dii papa etc. El quello si dice a Ferara. Di Milani, di Zuan Jacomo Caroldo, secretano. Come missier Zuan Jacomo Triulzi è lì; e