627 MDX. GJL'liNO. ' 028 ti, ma 100 al presente, et mandato a Treviso e soto man scrito al provedador Mocenigo li fazi far li 100 fanti e lo interlengi : era con lui Zuam Francesco Manenti che voi condurlo una volta a Treviso. Noto. Questa matina se intese le galie di Baruto, capitano sier Zuam Moro, quondam sier Damimi, patroni sier Vicenzo Polani, sier Piero Antonio Mo-rexini et sier Batista Boldù erano sopra porlo, el cussi col nome di Cristo ozi a mezo dì le introno. El fo terminato ozi non far pregadi, ma redurse il principe con la Signoria in Colegio e i savij, e mandar zenthilomeni a Padoa e a Treviso ; et io fici le polize e le mandai atorno, et tamen pochi o niun vi vene, etc., solum sier Nicolò Zustignam, quondam sier Ferigo, qual aceptò andar con li 10 provisionati et ducati 30 a Padoa e si partirà ozi ; veneno alcuni che recusono andar, come dirò poi. Da poi disnar, vene lettere di Roma, di 17 da Cornoto et 19 da Civita vechia, il sumario scriverò di soto, le qual fo lete in camera dii principe, et una era a li cai di X ; et mandato per sier Luca Trum cao di X fo aperte e lede et è perfectissime lettere, etc. Et reduti in Colegio in salla, vene sier Saba-stian Moro, quondam sier Damian, aceptò andar a Padoa, e datoli li 10 provisionati. Item, sier Vicenzo da Riva, fo provedador a Ruigo, di sier Bernardini, e sier Lunardo Zustignan, fo soracomito, quondam sier Unfrò, e sier Filippo da Molin, fo podestà a Caxal mazor, quondam sier Bieronimo aceptono andar a Treviso, senza perhò danari ; altri veneno et pochi e refudono andar, altri chiamali non volseno coni parer. Dì Campo, vene lettere di ozi, hore 14. Come hanno inimici esser dove erano eri sera, et aten-deano a tuor l’aqua lì a Longara e hanno fato tajar assa’ legnami per far restelli perserar l’aqua vien a Padoa ; et Ihoro provedadori hanno mandato a Padoa da li rectori a far sostegni per tegnir l’aqua. Scrive esser morto Francesco Stefano, inzegner dii capitano di le fantarie, e perhò è bisogno se mandi fra’ .locon-do suso, e si provedi di guastatori, non poleno aver, et è pezo de quelli lavorono l’anno passato, e hanno le so bolete reduti a s. 9 l’uno, par li rectori non ge le voglino pagar, dicendo aver lettere di cai di X non si pagi bolete vecliie. Item, scrivono esser zon-to quella matina Chiapin Vitello in Campo con la compagnia bella, et mostra valenti hoineni: l’hanno 307 mandala di longo a Limone. Item, a più lettere di la Signoria hanno a risponder : prima a li turchi exequirano e sono aquietati star a quello vorà il conle Vannis, al qual olirà quello 1’ ave di la Signoria nostra li hanno dato ducati 300. Item, zercha la cossa di fra’ Lunardo di mandar al ducha di Termini uno, è stati insieme, dice è bon experimentar, ma non crede verrà senza licen-tia dii re eatholico et manderà uno suo a Montagnana fidato, e si hanno pensalo è meglio a dirli mandi in Campo uno suo fidato, che dito fra’ Lunardo ha a dir cosse importante et bone per lui, etc. Item, hanno auto lettere di Citadella che non hanno sfondrà le bote di vini et altre parlicularità, ut in litteris. Di Padoa, di rectori, do lettere. Prima di hore 13: hanno 8 stralioti qualli è stati a la preda di sajoni scampano dii Campo e vanno per la via di Mestre et si provedi, et fo mandalo do barche dii Consejo di X a questo effecto. Item, per l’altra si scusano di retenir le lettere et le mandano subito et reli qua. Di Citadella, di sier Gregorio Pizamano, provedador, di 23, hore 20. Come ha da sier Ferigo Contarini che tutte quelle ville di là di la Brenta vien depredate da inimici, etc. Dì sier Marco Antonio Contarini, capitano di Po, date a V Anguilara, a dì 23. Ha ricevuto nostre lettere zercha saper quello fa il ducha di Fe-rara, qual non partì di Campo e l’aviso fo falso, scrive aver mandato a saper, etc. Per 1’ altra exequirà in dar favor a scuoder le intrade di sier Alvise Pi-xani e fratelli dal banco, luta via senza pericolo di l’armada. Di Caodistria, dii podestà et capitano, do lettere, di 19 et 20. Zercha stralioti disobedienti qualli andono a Muja e nel ritorno fe’ danni su quel di Caodistria per ducati 25, credendo che fosse su quel di Muja, perchè per custion che a Muja danzavano 3 di Ihoro fono feriti da quelli di Muja. Item, inimici sono a Trieste e venuti a Popechio et fato danni di animali, etc. Item, si ha, si aspeta 500 cavali et 3000 fanti, perhò si mandi presidio et il provedador di stratioli eli’ è amato de lì via, et manda una lettera dii podestà di Pinguento, zercha prepa-ration de inimici, etc. Item, per l’altra lettera, di 20, avisa esser venuto uno nontio dii conte Bernardini Frangipani, date a Modrusa a dì... con lettere di credenza, qual li dimandò uno presoli suo homo, foce stratioti, e il provedador Zivran, e questo perchè lui fa bona compagnia a Arbe, Veja, etc. Per I’ altra voria che li chichij venisseno a comprar sai et altro juxta il solilo. Li rispose quanto al primo era contento di darlo, ma era in le man dii provedador di stratioti, di 1’ altro non poteva far senza licentia di la Signoria, e tanto più quanto il nontio eli’ è di Arbe